lunedì, dicembre 21, 2009

Cul Tura

Dell'inutilità dello studio.

- E quindi te ti sei laureato?
- Già.
- ...
- ...
- Ma perché voi giovani non fate di quei bei lavori, tipo l'idraulico o l'elettricista che si fanno un sacco di soldi? Mica che uno non si deve inculturire! Uno può lavorare e intanto inculturirsi, anche senza andare in quelle università!
- Già.

lunedì, dicembre 14, 2009

E nel frattanto...


Ho provato a buttarmi nella vendita (non quella telefonica, il video è a solo scopo di esempio). E ho scoperto che c'è veramente gente come nei filmi, che si carica prima di uscire per le vendite con applausi, abbracci e musica sparata a tutto volume. E ho imparato che c'è qualcuno che davvero sorride tutto il giorno come un povero ebete, per essere sempre positivo perché "se fossero tutti positivi il mondo sarebbe più bello". E ho visto grafici su presunti guadagni nel giro di pochi anni, presentati con la serietà (sorridente) di uno statistico provetto, che si basano su dati del tutto inventati. E mi sono sentito dire che tutto dipende da me, da quanta voglia ho di lavorare e, naturalmente, da quanto sono positivo. E ho sentito dire che studiare non serve a nulla, che lo sapete quanti laureati senza un lavoro ci sono? E ho visto tanti ragazzi convinti, carichi, speranzosi.

E ho deciso di andarmene.

Ora vendo vino. Guadagno una sega e rigorosamente in nero però capita di tirare il collo a bottiglie simpatiche. Venitemi a trovare, non vi posso fare sconti perché lì dentro conto circa quanto rutelli ma giuro che vi consiglio solo vino che abbia assaggiato e che ritengo valga la pena comprare.

Dopo natale sono a spasso di nuovo e magari mi torna di raccontare qualcosa. Che ne so, magari parliamo di trans. O della neve che è bella ma solo in montagna. O di cosa si potrebbe fare a capodanno.

lunedì, novembre 09, 2009

Senza parole

Non ho più niente da dire.
Per ora.
Statemi benone tutti.

domenica, ottobre 25, 2009

Ma vaffanculo, va! (edizione flash)

La notizia (riportata anche dalla colonna infame di repubblica.it) sarebbe che un tizio cercava di far viaggiare il cane dentro il bagaglio a mano.
La vera notizia è invece che il cane viaggiasse in posizione di punta (scoiattolo! (cit.)).
Dentro un borsone da palestra.
Dritto come un cane da caccia.
Mentre passa dal controllo a raggi x.
Sì vabbè.

venerdì, ottobre 23, 2009

Brevepensierodelvenerdipioggiante

Il 3D esiste da 3 mesi e ha già rotto più di 2 coglioni (almeno 3).

martedì, ottobre 20, 2009

Armageddon

"Gli alieni fra noi - I dossier segreti"

Domenica 25 ottobre Studio Aperto e Mistero presentano in prima serata su Italia 1 lo speciale "Gli alieni fra noi - I dossier segreti" condotto da Enrico Ruggeri.

[Miodddddio! Stiamo parlando del mix più terrificante di sempre, sono riusciti a unire quell'insopportabile menagramo di Enrico Ruggeri al solerte lavoro di lavaggio dei cervelli nel quale da anni è impegnata la redazione di studio aperto. Non so bene cosa la storia abbia mai proposto di più terrificante. Non so, un film diretto da muccino e interpretato da nicola gabbia potrebbe raggiungere vette di vomito simili. Una puntata di porta a porta con feltri e belpietro che intervistano ghedini e bondi. Un'intera giornata con sottofondo dei negroamaro, magari avendo anche un'immagine di quel mona di cantante che si dimena come fosse un figo. Un film su quella merda di cane che è il ciuaua pensavo avesse definitivamente fissato la mia personale classifica dello scabroso. Invece no, italia uno mi regala un sogno con la possibilità di ammirare un'autentica tempesta di cervelli ad unire la scienza degli autori di Mistero (si pronuncia come lo pronuncerebbe ruggeri, MI-STEEE-ROOOO) e la professionalità e il garbo dei giornalai (ahahah) di studio aperto.

Per anni gli ufologi di tutto il mondo si sono interrogati sull'esistenza di dossier tenuti nascosti dai servizi segreti internazionali sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati [anni e anni, senza uno straccio di risposta].
I giornalisti di Studio Aperto sono riusciti ad entrare nel famoso Kew Gardens, l'archivio del governo britannico con sede a Londra e visionare gli X-files del Ministero della Difesa e hanno scoperto alcuni documenti eccezionali, non ancora consultabili in rete, che verranno mostrati, in esclusiva, domenica 25 ottobre, in prima serata su Italia 1 [per anni e anni e anni nessuno è riuscito a sapere nulla e chi ci arriva per primo? la redazione di un telegiornale specializzato in cani ritrovati e rumeni stupratori, mi pare logico. e al primo colpo per giunta, è bastato un colpo di telefono di ruggeri].

Dagli archivi, rimasti segreti per decenni emergono migliaia di casi di avvistamenti di dischi volanti, incontri ravvicinati del primo e terzo tipo [del secondo un cazzo] e un ricco catalogo di tipologie aliene [ce n'è per tutti i gusti].

Nello speciale: video inediti, testimonianze mai ascoltate prima di persone che sostengono di essere state rapite dagli alieni [scommetto una birra che alla fine gli alieni sono rumeni] e, per la prima volta, la documentazione che dimostrerebbe la presenza di extraterrestri sulla Luna, certificata da voci e foto della Nasa [questa non la commento, mi vergogno].

giovedì, ottobre 15, 2009

Stage

REQUISITI RICHIESTI
Laurea

Ottimo inglese scritto e parlato

Ottima conoscenza di Internet, utilizzo costante delle nuove tecnologie e del pacchetto Office o OpenOffice

Padronanza di scrittura e capacità di sintesi

Praticità, pragmatismo e voglia di crescere professionalmente

Disponibilità: Full-time

Durata dello stage: 12 mesi


Dalle vostre parti 12 mesi son sempre un anno, cioè 365 giorni?
Chiedo eh.

martedì, ottobre 06, 2009

Roba da filmi

Raschiando il fondo del barile della mia fantasia, momentaneamente, e speriamo non definitivamete, impegnata a maledire il giorno in cui ha deciso di laurearsi, mi è sovvenuto che nei film capitano delle robe che nella vita vera non capitano mai.
E non mi riferisco ai classici vengo rapito e il rapitore ha un'aiutante stragnocca che si innamora di me, mi libera e io scopro di essere un genio delle arti marziali oltre che battutista di primissimo livello.
Lì si gioca di fantasia, lo capisco.
Però ci sono piccole circostanze fissate ormai nell'immaginario collettivo (era tanto che volevo dirlo, immaginario collettivo) e che io, personalmente, non ho mai vissuto.

Non so, quella cosa dei balli lenti, per dire. Ci sono i due che già si amano ma ancora non lo vogliono dire. In genere dipende dal fatto che lui è un burbero che la vita ha segnato o in alternativa è un timido con la mamma attaccata al culo.
I due finiscono, per le ragioni più disparate, a ballare da qualche parte. Sono in pista che si divertono quando parte il lento. Segue attimo di imbarazzo, sguardo reciproco, sguardo intorno (tutti si sono improvvisamente accoppiati e ballano, la pista conteneva un numero esatto di uomini e donne), via che si balla. Da cui lingua e altro, in base all'epoca del film.
Ma il punto è, avete mai partecipato a una serata/festa durante la quale sia partito un lento ballabile? E soprattutto, mai dovesse capitare, io mi immagino mandrie di personaggi completamente ubriachi che assaltano il dj e gli spaccano meritatamente il mixer sulla schiena.

Un'altra cosa che mi manca è il saluto con il nome di battesimo. Due si incrociano e non si dicono "uè", "com'è?", "bella!", "il budello di tu ma!" o altre espressioni amichevoli. No. Si dicono solo il nome, con tono deciso e la faccia di chi non deve chiedere mai.
"John."
"Richard."
Segue eventuale, vigorosa, stretta di mano e reciproco scambio di complimenti per le dimensioni degli altrui coglioni.
A me, mai successo.

Infine, è giusto ricordare la zittita con dito sulle labbra. In genere lui parla con lei, si sta impastando un po' perché è in imbarazzo ma sta cercando di dire cose molto belle, cose che non si addicono al suo carattere virile e maschio ma lui le vuole dire lo stesso, perché ha capito che l'ama e allora tira fuori il suo lato nascosto di tenerone... ed è allora che lei gli appoggia un dito sulle labbra e sussurra shhhh.
Segue lingua.
Vi è mai capitato? E se vi è mai capitato, l'avete riempita di legnate fino a zittirla allei, e chi si crede di essere questa?

Oh, se avete altre idee...

mercoledì, settembre 23, 2009

Le lampodomande

Ma voi conoscete qualcuno di quelli che commenta i video di youtube? Avete mai provato a leggerli? Ma le loro mamme hanno anche figli normali (cit)?

Ma se due hummer fanno un frontale, possiamo sperare che almeno uno dei due idioti che l'hanno acquistato si faccia male?

Ma c'è qualcuno fra voi cui frega veramente qualcosa di george ed elisabetta, tanto da giustificare il trito di balle cui mi stanno costringendo da un mese a questa parte?

Esiste qualcuno al mondo, secondo voi, che alla notizia che briatore l'ha preso nel calapranzi non abbia pensato "mettile, mettile, mettile nel cuuulo, leeeeee babbucce, mettile nel culo!"?

venerdì, settembre 18, 2009

Ghostwriting

Ponete il caso assurdo in cui ci sia qualcuno che scriva tesi conto terzi.
Voglio di', è una situazione improbabile ma, ipoteticamente, realizzabile.
Immaginatevi poi che l'opera consegnata presenti un problema, e cioè sia troppo breve.

Dice, come breve, in che senso, scusi?
Nel senso che sessanta pagine per due capitoli sono poche.
Ma, gliele ho appena consegnate, gliele, come ha fatto a leggerle?
E chi le ha lette, ho sfogliato l'indice, arriva a pagina 60, sessanta pagine sono poche.


Una valutazione che non si discute. Il metro di giudizio che chiunque spera di incontrare quando sottopone un proprio lavoro all'attenzione altrui.
Certo, e come li vogliamo valutare due capitoli di tesi? A peso, mi pare giusto.

Quindi, che facciamo, 70 pagine?
Nono, ce ne vogliono almeno 80.
Signo', ne son venute 85, che faccio, lascio?
E vabbè, facciamo 85, che cianno proprio una bella faccia.

Dunque ci sono 60 pagine che devono diventare 80.
La dissertazione accademica di livello lo ha dimostrato.

Tocca riscrivere tutto. Rincicciare, rimpolpare, parafrasare, stirare, sinonimare, rimescolare e infine riconsegnare.

Oppure fare come in una qualsiasi delle tesi che potete trovare nel dipartimento più vicino a voi. Con picchi di questo tipo:



Lasciate stare i margini e lo spazio smisuratamente allargato tra un carattere e l'altro. Voi avevate mai immaginato che uno potesse avere un colpo di genio del genere per guadagnare pagine?

Per fessi come me, abituati all'interlinea singola, questi sono capolavori d'arte moderna.

martedì, settembre 15, 2009

Qui si esagera

Corriere.it (che, ricordiamolo, sarebbe ancora la versione on line del quotidiano più importante d'Italia (come dite? finché gareggia con feltri e belpietro può pubblicare anche la biografia di fabrizio frizzi e rimanere il più importante? touché)) mi conquista oggi con una meravigliosa notizia.




Vi riassumo la storia.
C'è una tizia che viaggia con il figlio di due anni dall'India a Londra. La tizia ha una trentina d'anni ed è l'erede del signor Guinnes, quello della birra.
Annoiandosi a morte, che ti fa? Beve, mi pare anche ovvio per un'erede della Guinnes.
Non contenta decide di brindare in compagnia, con un tizio seduto dietro di lei che però ha una fidanzata al suo fianco.
La fidanzata in questione dorme della grossa ma, attenzione, non è una fidanzata qualsiasi, è una modella.
Ricapitoliamo: volo india-inghilterra, in un seggiolino la signorina guinnes in persona, dietro un tizio che si accompagna ad una modella addormentata.
Sì.
Fin qui, mi è capitato un sacco di volte.
I due svegli continuano a bere fino a che la signorina Guinnes non decide di "giocare con il suo seno" davanti a tutti. Non so che giochi facesse, il corriere non lo precisa. Gioca col seno qui, gioca col seno là, pare che il tizio si sia poi spostato davanti per giocare un po' anche lui.
Il tutto con la modella che ronfa, ricordiamolo.
E il figlio di due anni della birraia che corre per il corridoio (e ora capisco perché si chiama "corridoio"!) "senza pannolino" tiene a precisare il corrierone. Un particolare inquietante, ne converrete.
Ricaricapitoliamo: volo indialondra, signoraguinnes tromba con perfetto sconosciuto mentre fidanzamodella di lui se la gubbia e figlio duenne di lei corre nudo per il corridoio dell'aereo.
Sì.
A questo punto, colpo di scemo, la modella si sveglia e, mostrando pochissimo senso dell'umorismo, si incazza come una biscia, invece di mettersi a giocare anche lei con il suo seno o a correre per il corridoio senza pannolino. Sarebbe stato molto più sportivo, da parte sua.
Fine della storia con aereo che atterra, polizia che interviene per sedare la rissa in un tripudio di tette e culi di bambino.
Sì.
...
Vabbè.
Ah corriere.it, ma vaffanculo, va!

ps
ma gli altri passeggeri, all'atterraggio, avranno fatto l'applauso come quegli idioti degli italiani?

domenica, settembre 13, 2009

Cose che vi sconsiglio

Dovesse mai capitarvi accidentalmente di perdere e/o cedere mezzo litro di sangue, non beveteci dietro una bottiglia di vino in due all'aperitivo (e dunque a stomaco vuoto).

martedì, settembre 08, 2009

In caccia di segnali positivi

In tempi cupi, come gli attuali per chi scrive (ma mica solo per lui, è che vi stan lobotmizzando a furia di cani ritrovati, vecchie investite da rumeni e superenalotti, di gente messa come me e molto peggio siamo murati), di motivi per incazzarsi se ne trovano quotidianamente.
Ogni minima disavventura si somma all'enorme bidone di rusco (rusco = spazzatura) che sembra la propria vita ma, esiste un ma. Nella ricerca disperata di un segnale, di una luce che mi guidi, che mi porti, ecco, nella notte, giungere una speranza.

E' crollato un armadio nel mio garage.

E, incredibilmente, io mi ero dimenticato di mettere lo scooter dentro.

lunedì, settembre 07, 2009

In tempi di magra...

Magari lo avete già visto tutti, pazienza.
Tanto per dimostrare che ci sono ancora.



Questa la fonte

sabato, agosto 29, 2009

Scazzo e fastidio

Interrompo biecamente il mio prolungato silenzio con un bel post lagnoso di quelli che fan tanto blog.
La Repubblica di oggi propone un'inchiesta sui laureati disoccupati. Ne calcola 29mila in più nel 2009 (che non è mica finito).
Solo che il pezzo non è un articolo di denuncia.
Non racconta né prova a spiegare quanto sia grave che una nazione rinunci ai lavoratori qualificati. Quanto sia grave che un ministro (che spero abbia una vita lunga e prospera, possibilmente in iran) inviti i laureati ad accettare lavori umili.
No, il pezzo è di costume.
Uguale, nella struttura, a quello dedicato al vincitore del superenalotto, con gli idioti che festeggiano davanti al bar (sai che goduria se il vincitore è un turista tedesco passato di lì per caso?), il pissicologo che ci consola spiegando a un'intera nazione verde d'invidia, che tanto tutti quelli che vincono poi non capiscono più un cazzo e si rovinano, e l'esperto che spiega come investire la cifra (50% in titoli, di quelli sicuri però, 40% in immobili e il 10% se lo goda, un genio, nulla da dire).
Ecco, qui invece si racconta di come i laureati finiscano a fare i camerieri. Ma la fan passare come una cosa simpatica, con tanto di intervista a due teste di cazzo di scrittori che da giovani han fatto i baristi mentre scrivevano romanzi e lo trovavano un piacevole diversivo.
Il messaggio è chiaro, 'sti laureati fancazzisti, facciano un po' i baristi a ibiza che alla fine se la spassano pure. Sempre lì a lagnarsi, è che non han voglia di lavorare.
Non un cenno all'endemica piaga dell'immobilismo sociale che blocca i meccanici in officina e spalanca le porte dello studio i figli di dentisti.
Non una parola sulla miopia di un governo che continua a giocare alla scimmietta, chiudendo gli occhi "non c'è la crisi, è la sinistra che si lagna, è colpa di negri, zingari, slavi (tranne delle ucraine, che da giovani ci servono sui viali e da meno giovani a pulir la bava dei nostri vecchi), è colpa dei banchieri, è colpa di chiunque (oggi siamo arrivati a é colpa degli economisti, meraviglioso)".
Non un singolo verbo sull'età media dei lavoratori laureati e, soprattutto, sull'età media dei laureati con uno stipendio serio.
Niente nemmeno sulla percentuale di laureati in Italia, che è in calo e già siamo i meno laureati d'Europa (ma vulgata vuole che "ormai laureati ce ne sono troppi").
Niente.
Una bella foto gigante di un barista felice, qualche frase fatta sull'esperienza di vita che serve a chi è sempre rimasto solo sui libri.

Ma che cazzo gliene frega a Repubblica, loro fanno le mitiche 10 domande e sono a posto. "Abbiamo fatto 10 domande!" E sticazzi, siete un giornale, avete fatto 10 domande (per lo più inutili) in 10 anni e vi bullate pure.
Paolo Griseri è l'autore di questo schifo di inchiesta. Ed è pregato di venire a ritirare il mio più caloroso vattelo a pigliar... vabbè.

mercoledì, agosto 19, 2009

Burkini Faso


In tutta questa meravigliosa storia del burkini io credo non sia stato evidenziato a sufficienza il fatto più grave.
Le mamme veronesi si sarebbero lamentate non per scontro di civiltà, non per igiene, non perché, cribbio, tutta questa pelle coperta, che schifo, mostrateci le tette come le persone normali.
No no.
Si son lamentate perché i bambini avevano paura.
Che bambini idioti. I li brucerei tutti vivi prima che crescano dei bambini che si prendon paura per così poco. Altro che lamentarsi col bagnino.

martedì, agosto 11, 2009

Comunicazione personale

Perché tu lo sappia, era il mio cellulare.
E tu lo hai rubato.
Credendoti furbo.
Ma era il mio cellulare. Con la mia gigantesca rubrica e i miei innumerevoli appuntamenti in agenda. E soprattutto era mio il cellulare.

Ora, perché tu lo sappia, una serie di maledizioni sono state lanciate sul quel telefono.
Che, non l'avessi capito, era mio.

Da oggi quel telefono suonerà tutte le notti, nel cuore della notte, ma sempre a un orario diverso e sempre con una suoneria diversa, scelta random tra le discografie di Nek, Povia, Tiziano Ferro, Giusy Ferreri, i Pooh, quell'idiota figlio di un pooh che faceva il pirata e non mi ricordo come si chiama. Ah, dimenticavo, ci sono anche tutte le suonerie con gattini miagolanti, scimmie scoreggianti, cani abbaianti e filastrocche su zidane varie.

Da ora quel telefono sarà in grado di cuocere un uovo e quindi figurati la tua testa di cazzo (pardon).

A breve, ti prometto avrai l'occasione della vita con la donna dei tuoi sogni. La incontrerai al mare, mentre ti starai bullando con gli amici del tuo nuovo bellissimo telefono cellulare. Lei comparirà all'improvviso, luminosa come un'eclissi di sole a shanghai e tu saprai che un'occasione così capita solo una volta nella vita. Lei ti darà il suo numero e ti saluterà, ammiccante come un cammello morto di sete nella foresta ammazzonica.
Non sto nemmeno a dirti che appena lei se ne sarà andata il telefono avrà sostituito il numero da te salvato con quello di un idraulico di agrigento di nome Antunello. Solo allora comincerai a cercare la tua amata, vagando per strade sconosciute, gridando il suo nome ad ogni incrocio. L'effetto cuoci uova e la cuocente (ahah) delusione ti porteranno alla pazzia e senza sapere come ti ritroverai in un luogo desertico e isolato.
Dove?
E che ne so, ci sei arrivato causa pazzia. Qui proverai a chiamare aiuto ma il telefono ti avrà esaurito il credito installandoti autonomamente 75 sfondi del gattino che miagola. Proverai allora a chiamare i numeri di emergenza ma al loro posto il telefono avrà inserito il numero di un gommista di Santarcangelo di Romagna chiamato Nerio. Proverai allora a digitare 113 sulla tastiera che, tu non lo sai, ma altro non è che il codice di trasmissione a un satellite orbitante sopra il senegal, per il lancio di un missile intelligente che ti colpirà ponendo fine alla tua inutile, anzi dannosa, esistenza.


ps
sì, lo so, ho copiato alex drastico

venerdì, luglio 24, 2009

Si parla di topo (con la o finale)

Non sono esattamente sparito.
Bazzico sempre qui intorno ma ho l'incubo da apertura del portatile, per questo mi capita di rado di aver voglia di scrivere le cagate che mi capitano (per chi ancora non lo avesse capito, sto rispondendo a la fe, che chiedeva di me).

Però, proprio oggi, mi torna comodo per raccontare dell'ultima mirabolante avventura con i vicini (dopo il grandissimo successo del precedente post, credo e temo più grazie a stefano e alla ila che a me, ma pazienza).

L'antefatto narra del ritrovamento di un topo.
Ritrovamento non credo sia la definizione esatta, sa di cosa ferma. Il topo era vivo e vegeto e vegetava nella mia cucina. Anzi, non vegetava, che sarebbe stato facile catturarlo, correva proprio. Straordinario, non trovate? Questo scemo non si è manco fatto prendere ed è scappato fuori. Vaffanculo.
Tanto per aggiungere qualche informazione sparsa, il roditore non aveva l'aspetto del ratto, sembrava più uno di quei topolini dei film americani, quelli che un vecchio idiota o un bambino idiota allevano in una tasca, salvo creare lo scompiglio tra le signore bene stupidamente spaventate (a margine, non si è mai capito perché i film americani vogliano far passare per stronze e snob le signore e non del tutto deficienti questi bambini barra vecchi che portano a spasso un animale il quale, oltre a rendersi vettore di una serie di malattie, fa anche invariabilmente schifo).

Ciò detto, in casa mi compare questo simpatico roditore, urgono provvedimenti. Anche solo per evitare che tutti voi pensiate io abiti in una specie di fogna. Che è poi la mia preoccupazione primaria. A me, del topo, importa sega ma se qui si mette in giro la voce che in casa mia ci sono i topi, che figura ci faccio all'aperitivo? Eccheccazzo.

Mi appresto dunque ad acquistare qualche arma per combattere l'invasore.
Prima compro una simpatica colla che dovrebbe catturare la bestia per le zampe. Cosa farei una volta trovato il topo incollato a un pezzo di carta, lì che si divincola e squittisce, non chiedetemelo che non lo so proprio.
Poi compro le trappole a scatto. E qui scopro una cosa bruttissima. Io ero già sicuro di mettere un bel pezzo di formaggio come nei migliori tom e jerry a far da esca, non ti scopro che ai topi del formaggio importa un tubo? Ma pensa te che mondo di merda!
Vabbè, comunque alla fine, per tagliare la testa al topo, ho comprato un bel sacchetto di esche velenose, che uccidono in modo crudele i topi, mi spiace, ma alla fine sticazzi, non è che posso tenermi la casa piena di animaletti pelosi che squittiscono e cagarmi sotto ogni volta che vado apro il frigo di notte.

Giunto a casa, preparo della splendide casette per le esche velenose onde evitare che altri animali si suicidino mangiando 'sta merda e avverto pure i vicini possessori di cani e gatti (a quelli possessore di gatti ho anche detto che i loro animali sono degli inutili, obesi, sacchi di merda (non è vero, non l'ho detto)).

Ed è qui che si scopre, anzi che si conferma, l'idiozia del mio vicinato.
I topi non sono arrivati da soli. Nono. E' che uno di questi geni ha pensato bene di salvare alcune cavie da laboratorio da morte certa e liberarle in cantina. Ripeto, liberarle in cantina. Lui le ha salvate (non chiedetemi cosa significa, non è facile discutere con questa gente) e poi non se le tiene in casa (ultimo piano) o in una gabbia nella SUA cantina. No, le libera. Nella cantina del palazzo. Da lì, stupore, i topi si sono sentiti liberi di andare un po' dove cazzo pareva loro. Lo avreste mai detto? Strano eh?

Riassumendo, 'sti topi son stati salvati dal laboratorio per finire avvelenati nella cantina di un idiota. Una bazzona. Un po' come per un soldato che ha fatto il vietnam morire per aver acceso una paglia dietro al culo di una mucca.

giovedì, luglio 09, 2009

Solite figure di merda



Se ho ben capito, le figlie di Obama sono uscite per prendere un gelato e son finite a fare gelati. Viste due nere extracomunitari abbiamo trovato subito il modo di farle lavorare e poi tra quache tempo dichiararle clandestine e cacciarle a pedate.
Bravi, facciamoci sempre riconoscere eh.

mercoledì, luglio 08, 2009

Il consiglio definitivo

E fu così che nel bel mezzo dell'ennesima manfrina piena di saggezza su quel che potrei o dovrei fare per uscire da questo drammatico periodo di crisi, proprio quando mi stavo addormentando, obnubilato da sostantivi, verbi, aggettivi ma - soprattutto - avverbi, fu proprio allora, dicevo, che il consiglio definitivo arrivò.

Implacabile e inaspettato, improvviso e insperato.

Ma perché non fai... un MASTER?




(la foto l'ho presa da fried gold)

venerdì, luglio 03, 2009

Fila

In genere quando ho anche solo il vago sospetto di dover aspettare mi munisco di intrattenimenti vari.
Posso presentarmi dal medico con il portatile e tre film scaricati appositamente per l'occasione. O due libri, tre quotidiani e i compiti di inglese. Una volta ho pure scritto una di queste perle preziose che colleziono all'indirizzo www.wolandest.blogspot.com.
Il tutto viene chiuso da un elemento imprescindibile e cioè la totale chiusura rispetto al mondo esterno tramite coppia di auricolari. Cosa trasmettano è del tutto indifferente, conta che mi impediscano di sentire ogni tipo di commento fatto dai filanti (coloro che fanno la fila, mi pare chiaro. se ne deduce che bono vox, johnny deep e michael jordan che aspettano il proprio turno dal medico altro non siano che stelle filanti. ahahahah.)

Bene, all'ultima fila della mia vita sono arrivato bello carico, quel drogato di Iggy pop cantava biuuuutiful biuuuuutiful gherl from de norz, iu gheiv mi lov for friiiii, quotidiano fresco, e pure romanzetto nuovo nuovo in canna, dovesse prolungarsi l'attesa.
Prendo il numerillo.
Poteva andare peggio.
Mi siedo.
Spiego con gesto teatrale lo schermo inchiostrato che mi riserverà completa privacy fino a quando io deciderò di staccare gli occhi dalle pagine.
Tempo due minuti una vecchia - ma vecchiaaaaa - signora sorridente si avvicina.
La scorgo con la coda dell'occhio (maledetti tabloid, col sole 24 ore non mi sarebbe mai successo. mi sarei rotto imensamente i maroni a leggerlo ma questa è un'altra storia).
Parla proprio con me, sempre sorridente.
Stacco l'isolante dalle orecchie.

- Mi scusi, posso sedermi qui?
- Certo, prego, si accomodi.


Riisolo.
Niente da fare, la signora mi sta parlando, lo percepisco.

- Diceva?
- No, niente, dicevo solo che fai proprio bene a leggere repubblica e non il carlino.
- Mh, grazie [grazie? si ringrazia in un caso come questo? era un complimento?]
- Mario me lo diceva sempre che il carlino dice solo delle fatte corbellerie. [Mario ne sapeva a pacchi, signora] Lui non diceva corbellerie, usava un'altra parola ma non sta bene (ridacchia) [Mario diceva "cagate", me lo sento e lo approvo due volte].
- ...
- Che poi io lo leggevo lo stesso il carlino perché se sei di bologna leggi il carlino. Poi però lui è andato... (guarda in alto) E allora io ho smesso di leggerlo che a lui non piaceva mica [ho in mente pochi altri modi per portare rispetto ad un morto altrettanto azzeccati].
- Beh, ha fatto bene. Credo.
- Ma leggi pure sai, non voglio distrarti. Sei proprio un bravo ragazzo.

Benedetto e contento me ne vado per la mia strada. E mi è bastato non leggere il carlino. Tiè

giovedì, giugno 25, 2009

Let's talk about sex*

Il problema è che io gli credo.
Quando dice che lui a Villa Certosa non le trombava mica, quando si incazza col suo avvocato che lo ha definito "utilizzatore finale" (cioè prima le faceva girare, tipo canna?), io gli credo.
Non me lo immagino con la smorfia da attore porno a far numeri a tre in piscina.
Per dire, mi immagino Billone Clinton che si fa fare un mugolone. Quello sì.
Lui me lo immagino di più in un'ambientazione tardo imperiale, satiro compiaciuto tra ninfette nude che cacciano urletti di gioia e si rincorrono spruzzandosi d'acqua.
Il tutto a beneficio dei suoi ospiti.



Io credo sia andata che un giorno il nostro invita il primo ministro ceco a casa sua.
Carissimo te, mi sa che sei l'unico qui che non ha ancora visto il bidet della mia villa in sardegna, vieni a farti un giro?
Ed è qui che Topolanek si dimostra genio, con la classica domanda "Sì ma, figa ce n'è?"

Ma che? Stai scherzando? Figa? C'è più figa a casa mia che tristezza a casa di Fassino! Come le vuoi? Gialle, nere, bionde, a pecorona? Ne abbiamo per tutti i gusti!

Segue velocissimo giro di telefonate a tutti i collaboratori. Non mi fate fare figure di merda coi cechi che poi questo va a raccontare a putin che sono gay. Per errore pare abbia telefonato anche a Borghezio, il quale per tradizione tromba solo con membri stretti della sua famiglia, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Ecco spiegato il circo di gnocca immortalato dal fotografo fedifrago. Era solo per farci fare bella figura con topolanek. Un massaggio al pippo, due nasate di pluta, qualche smanacciata di papera. Che sarà mai?

In tutto questo mi resta un dubbio. Che cacchio ci faceva lì in mezzo quel roito di Angela del grande fratello? Ste robe qui per me sono incomprensibili. Un po' come scoprire che Hugh Grant va a troie o che Lapo Elkan si fa il più brutto travestito del globo. L'unica spiegazione è che per sta gente è sempre stato troppo facile. 0 problemi a trovare da far del bene, finisce che ti annoi. Va là che se sei di bologna, sei partito dal maxibon e du gust is megl che uan, ti mancano pure diversi capelli e ti ritrovi una mattina a svegliarti di fianco a Letitia Casta, il giorno dopo non vai né a troie né a travestiti. Prendi, incarti e stai pure attento. E infatti vi risultano tradimenti di du gust is megl che uan? A tal deg!

*ma che elegantone erano le salt'n'pepa?

martedì, giugno 23, 2009

Le elezioni in breve

La destra è contenta.
La sinistra è contenta.
Chi ha vinto a trionfato.
Chi ha perso ha strappato un risultato insperato.
Chi ha votato ha dato un chiaro segnale della volontà degli italiani.
Chi non ha votato ha dato un chiaro segnale della volontà degli italiani.
Tutti i vincitori, di destra o sinistra, hanno brindato usando merdosissimi bicchieri di carta.

Soccia, che ignoranti.

giovedì, giugno 18, 2009

Tito Boeri è il mio idolo

e per questa ragione, contro ogni logica bloggistica (o bloggosa, che ne so), copio e incollo un intero pezzo uscito un paio di giorni fa.

In Italia esistono migliaia di "giovani di". Ogni associazione di categoria ha i suoi giovani di. Ci sono i giovani di Confartigianato, dell´Api e di Confcommercio.
Mancano solo nel sindacato, speriamo non perché ce ne sono pochi di giovani tra le sue fila. Anche i partiti hanno i loro "giovani di". Ad esempio, sono da pochi giorni nati "I Giovani di Valore" dell´Italia dei Valori, cui non possiamo che formulare i migliori auguri di meritarsi denominazione tanto impegnativa. Nonostante questo pullulare di associazioni definite in quanto di giovani e per i giovani, non ci risulta che alcuno di questi "giovani di" abbia lanciato un campanello d´allarme sulla redistribuzione silenziosa che si sta operando in questo difficile 2009. È certificata dalla Relazione Unificata sull´Economia e la Finanza depositata più di un mese e mezzo fa in Parlamento dal ministro dell´Economia. Prevede che in un anno in cui il prodotto interno lordo scenderà di più del 4%, la spesa pensionistica aumenterà del 4%, portando la quota di risorse del nostro paese destinate alla previdenza al di sopra del 15 per cento. Già prima della crisi spendevamo più di tutti i paesi Ocse per le pensioni. Ora lo faremo ancora di più. Se il prodotto interno dovesse poi calare del 6%, come nei dati tendenziali resi pubblici in questi giorni dall´Istat, la quota salirebbe al 15,5 per cento. E se la recessione dovesse continuare fino al 2011 come paventato al G8 dei ministri economici, ci avvieremmo a superare il 20% nel rapporto fra spesa pensionistica e pil: a quel punto, un euro su ogni 5 prodotti in Italia andrebbe a pagare le pensioni. In altri paesi, come la Germania, la spesa previdenziale si adegua automaticamente all´andamento dell´economia. Quando le cose vanno bene, si possono pagare pensioni più alte. Quando, invece, reddito e occupazione si riducono, dunque diminuisce il monte salari che paga i contributi previdenziali, anche i pensionati sono chiamati a fare un piccolo sacrificio per evitare di fare aumentare le tasse di chi lavora o il debito pubblico (abbiamo ieri saputo che in aprile ha toccato il nuovo record di 1750 miliardi, il 115 per cento del prodotto interno lordo previsto dal Governo per il 2009). Da noi, invece, le pensioni sono l´unica vera "variabile indipendente". Per evitare che assorbano sempre più risorse dobbiamo crescere almeno dell´1,8 per cento all´anno. Un lontano miraggio per un paese che, anche prima della recessione, cresceva a tassi medi annui dello zero virgola.
I "giovani di" non sembrano neanche preoccuparsi dei continui pressanti inviti rivolti dal nostro ministro del Lavoro alle imprese a non licenziare. Un blocco dei licenziamenti in una congiuntura così difficile significa solo due cose: primo, che a perdere il lavoro saranno i lavoratori con contratti temporanei, mandati a casa alla scadenza del loro contratto senza alcun licenziamento formale; secondo, che non ci saranno assunzioni, perché gli organici verranno ridotti (ieri Eurostat ha stimato che l´occupazione in Italia si sia già ridotta dello 0,3 per cento nel primo trimestre 2009, vuol dire 70.000 posti di lavoro in meno) congelando le assunzioni. Eppure i giovani di Confindustria hanno tributato un lungo applauso al ministro del Lavoro che ha aggiunto al danno la beffa di invitare i giovani ad andare a lavorare! Hanno anche ascoltato in silenzio il loro presidente elogiare i nostri ammortizzatori sociali. "Questo sistema mentre ancora garantisce, da un lato, a spese dello Stato un salario ad una massa crescente di lavoratori in cassa integrazione, rischia, dall´altro, di mettere sulla strada un numero crescente di disoccupati, meno protetti, soprattutto giovani e provenienti da piccole unità produttive". Lo scriveva su queste colonne, più di 25 anni fa Ezio Tarantelli. Oggi siamo ancora a quel punto nonostante tutti i nostri "giovani di".
I "giovani di" non sembrano prestare alcuna attenzione al fatto che gli unici risparmi di spesa corrente contemplati nei prossimi anni si concentrino nel comparto della scuola, forse l´unica istituzione che "toglie ai vecchi per dare ai giovani". Certo, risparmiare nella spesa pubblica è una buona cosa. Se lo si riesce a fare migliorando la qualità dell´istruzione, come si propone la riforma dei licei varata in questi giorni dal Consiglio dei ministri (su cui torneremo con maggiore dettaglio), tanto di cappello. Ma non bisogna dimenticarsi che le nostre scuole non stanno materialmente in piedi. I "giovani di" dovrebbero chiedere che ogni euro risparmiato in queste riforme vada a un fondo nazionale cui gli enti locali possano attingere per interventi a sostegno dell´edilizia scolastica. È da paese del Terzo Mondo rischiare di morire nelle aule di scuola perché ti cade un soffitto in testa. E´ da paese condannato al declino non avere aule specializzate per le materie scientifiche. In altri paesi sono gli studenti che cambiano le aule di lezione, a seconda delle materie. Da noi sono gli insegnanti perché tanto le classi sono tutte uguali. In ogni caso, proporsi di investire di più nell´insegnamento delle materie scientifiche senza avere aule specializzate è come chiedere a un ciclista di scattare con la gomma a terra.
I giovani, quelli senza di, forse torneranno a contare nel nostro paese quando si libereranno di tutti questi "giovani di". Non sono anticamera della classe dirigente, sono solo stanze di cooptazione per gli amici degli amici. I giovani di Confindustria sono da sempre guidati da figli d´arte. Invece di "giovani di" dovrebbero chiamarsi "i figli di". E un ministero della gioventù che organizza campi estivi mentre in Consiglio dei ministri si confeziona per i giovani un futuro di più tasse per tutti è uno specchietto per allodole. Oggi però i giovani hanno un´arma in più: si chiama Internet. Fenomeni come il fiume di preferenze accordate a candidati sconosciuti fuori dal web come Debora Serracchiani ci danno una misura delle enormi potenzialità di questo strumento nel cambiare la nostra classe dirigente. La democrazia su Internet è fatta a misura per i giovani. Bene che imparino presto ad usarla.

venerdì, giugno 12, 2009

Post che si lamenta dei vicini

Non siamo al massimo dell'originalità ma tanto è venerdì pomeriggio e gli italiani son già tutti in fila per il mare.
A pensarci fa molto vecchio in fila dal medico.
Però io penso di essere pure un filo sfigato.
Boh.
Giudicate un po' voi.

Negli ultimi 3 anni ho avuto sulla testa 4 diversi inquilini.
Il primo era un giovane uomo, pugliese, alto come Tom Cruise. E qui finiscono le analogie con Tom Cruise. Il gentile vicino sarà stato, dico io, 90 chili. E fin qui sono affari suoi. Il problema è che aveva in canna il colpo di camminare avanti e indietro per la casa con gli zoccoli di legno, non quelli bianchi da farmacista, quelli con la fascetta. Che, sa, fan tanto bene ai piedi!
Il problema sorge quando il nostro decide di passeggiare per la casa parlando al telefono col classico tono di voce di chi sta chiamando in Australia e spera così di farsi sentire meglio. E forse lui chiamava davvero in Australia perché il momento preferito è sempre stato tra le 2 e le 3.

E vabbè.

Il secondo erano due. Due sbirri con l'hobby della playstation che alle 3 del mattino ti svegliano a furia di bestemmie e di "ERAFALLOFIGLIODIPUTTANA!", "GIOCODIMMMERDA!", "RIGORECAZZOQUESTOE'RIGOREDAIOOOOHNONESISTE!".

E rivabbè.

Il terzo era una coppia. Lui un disadattato, lei mai vista sorridere. Così, per descriverli sinteticamente. Per tutto il giorno l'abitazione è una tomba. Non li senti al mattino presto, non li senti la sera, non li senti nemmeno a mezzanotte. Il loro orario preferito sono le due. Alle due, finalmente, interagiscono. Sostanzialmente in due modi. a, trombano; b, litigano furiosamente. Tenete però conto che, per fare un paragone attuale, b ha le stesse percentuali di pdl e lega messi insieme mentre a guadagna più o meno i voti raccolti da rifondazione.

E trivabbè.

Per ultimi arrivano questi. Che sono un'allegra e giovane famigliola. Mamma, papà e bimba di due anni.
Uuuuuuh, che carini.
La bambina gioca dall'una alle 2.30 del mattino.
Ve lo giuro. Sono andato a suonare. Si perché si sentiva palleggiare, mi sono chiesto che cazzo stesse succedendo. Ho pensato, magari i genitori sono morti e lei sta giocando ignara in mezzo a una pozza di sangue (passo un periodo blu, molto blu).
Invece no, mi ha aperto il babbo, sorridente che si è scusato tantissimo, non immaginava che la piccola potesse dare fastidio.
Io ero talmente sorpreso (e un po' deluso, niente pozza di sangue) da farfugliare un "ma no, si figuri, è solo che è un po' tardi..."
E già mi sentivo una merda, le bambine di due anni fan più tardi di me, sono veramente invecchiato. Chissà a che ora la mettono a giocare con la sua palla da bowling (dal rumore credo di questo tipo di palla si tratti). Non so, smetterà di giocare alle 6 del mattino.

Boh.

mercoledì, giugno 10, 2009

Qualcuno ha fatto il mio stesso sogno!

Solo che era quello che le dava.
Son quelli della Guardia Nazionale Italiana, un gruppo di eroici difensori delle libertà dei cittadini, gente che ha preso alla lettera l'ottimo Maroni e ha deciso di andarsene in giro vestiti in questo modo:



Bellini eh?

Dicono di sé stessi: "La Guardia Nazionale Italiana nasce anche in risposta ad un preciso disegno di legge, voluto dall'attuale Governo, per potenziare la sicurezza dei centri urbani viste le sostanziali carenze di organico e di mezzi da parte delle Forze di Polizia"

Brava gente insomma.

Che tra le altre cose si pongono anche obiettivi di tipo culturale: promozione e divulgazione della storia, delle lingue e delle tradizioni Italiane; con particolare riferimento all'Impero Romano.

Che dire? Chiamo i Blues Brothers:

lunedì, giugno 08, 2009

I had a dream (e faceva male)

Questa notte ho fatto un sogno.
Un po' come quello di M.L. King.
C'ero io e poi c'era un partito che l'aveva buttata sul dagli al negro ed era diventato prima forza del Paese.
All'inizio gli elettori lo avevano scelto come "rottura" (credo nel senso che si stavano rompendo i coglioni), poi però una cosa tira l'altra, una panchina tolta qui, una puttana disinfettata lì, due ronde qui e qualche libro bruciato lì.
Insomma, nel sogno andava a finire che pigliavo un sacco di botte. Non perché nel sogno fossi nero, no. E' un po' confuso ma per quel che mi ricordo (avendo preso una sporta di noci fatico a ricordare con esattezza i fatti, tipo Lapo Elkann) dai neri si passava agli zingari, dagli zingari agli ebrei e non so come si arrivava a perseguitare pure gli alcolizzati. Ed è qui che casca l'asino (l'asino sarei io, lo dico per i lettori meno attenti).
Ecco, quasi come quello di M.L. King.

Ma non parliamo di sogni, parliamo di realtà e di grandi scoop. Un libro che corriere.it osa definire "scandalo" - non senza discreta dose di faccia da culo, per come la vedo io - rivela che Paris Hilton, in passato, si sarebbe prostituita.
Sì, sì, avete capito bene.
Quella Paris Hilton.
L'irreprensibile Paris Hilton.
La casta Paris Hilton.
La pudica Paris Hilton.
Pare in passato abbia venduto il proprio, solitamente così attentamente preservato, corpo.
Insomma, e so di stupirvi, Paris è una zoccola.
Ma per maggiori dettagli vi invito all'acquisto di questo libro scandalo (no, lo scandalo non sta nel tempo passato usato per il verbo "prostituirsi"), ricco, pare di molti altri dettagli piccanti.
Vi regalo solo qualche chicca che mi ha passato un cugino del marito della stagista che fa i soffioni all'editore:
Pare che Kurt Cobain in passato abbia fatto uso di stupefacenti ma che negli ultimi anni abbia smesso.
Sembra che Pamela Anderson abbia subito alcuni interventi chirurgia plastica.
Si dice che Monica Bellucci non sappia recitare.
Che Marion Jones sia dopata.
Che Bondi difficilmente vincerà il Nobel per la letteratura con le sue poesie.
E che più forte dell'odio è l'amore ma più forte dell'amore è, per esempio, Mike Tyson (cit.).

Infine, come la Gabanelli, good news.
Quel grandissimo di Emanuele Filiberto, Conte del Sottaceto, figlio del Principe dei Fucili da Yacht, creatura di Fabio Fazio (che per questo andrà all'inferno, spero lo sappia) e pretendente a un posto da europarlamentare con i voti del popolo che, sbagliando, non seppe usare la ghigliottina come si addice ai reali, non è stato eletto e rimarrà a casa a pettinare bambole di Del Piero.

mercoledì, giugno 03, 2009

Vediamo se ho capito

Io non sono mai stato forte in matematica. D'altra parte il mio profio del liceo si distingueva unicamente per la cattiveria con cui masticava gomme alla nicotina.
Era una bravissima persona, sia chiaro, tanto che all'esame di maturità si aggirava per i banchi dispensando ottimi consigli a tutti i sudati e nervosissimi maturandi. Peccato che non avesse capito nulla dell'esercizio con conseguenze facili da intuire per i poveracci che si erano fidati.
Bella storia questa, ma è di altro che volevo parlare.
Dicevo.
Io non sono mai stato forte in matematica.
Ma una vaga idea di cosa sia la media cellò ancora. Per sicurezza mi sparo un giro su kiwipedia et voilà:
La media aritmetica semplice è la media così come viene intesa comunemente. Viene usata per riassumere con un solo numero un insieme di dati su un fenomeno misurabile (per esempio, l'altezza media di una popolazione). Si chiama media aritmetica di più dati statistici tra la media e i dati stessi.
Viene calcolata sommando i diversi valori a disposizione, i quali vengono divisi con il numero complessivo di valori.






Questa premessa è importante.
Perché se la nozione sopra esposta venisse trasmessa anche alla gran parte dei telespettatori da tg, in un secondo crollerebbe l'impalcatura tutta del 90% dei programmi di informazione. Sì perché al momento il grosso di un telegiornale si occupa del dramma delle medie stagionali.
Temperature al di sopra della media stagionale.
Temperature al di sotto della media del periodo.
Caldo afoso fuori stagione.
Piogge e freddo sorprendono l'Italia.
Lo stivale si sveglia in autunno.

E via così, ma il punto chiave, il dato scientifico su cui poggia tutta la lagnanza e il dramma sta in quella media stagionale non rispettata.
Come dire, cazzo, ci dovevano essere 25,4 gradi centigradi e invece siamo già a 31. Segue terrore e spavento per le temperature che si potranno raggiungere in luglio, secondo la logica inattaccabile che se luglio è più caldo di maggio e a maggio un giorno fan 30 gradi, a luglio ce ne toccano almeno 40, non si scappa eh!
In alternativa, cazzo, ci dovevano essere 25,4 gradi centigradi e invece siamo solo a 18. Segue terrore e scontento per l'estate che non arriva e preoccupazioni per i poveri albergatori e gli ancor più disgraziati bagnini della riviera.

Ora io dico, se è una media, maremma puttana, che probabilità ci sono guardando oggi stesso il termometro che la temperatura sia sopra o sotto il valore medio? Altine direi, o no? Non mi pare difficile da capire.

Parlando di clima, io vorrei che le previsioni evoluissero con uno stile di questo tipo:
"La mattina dopo il tempo era così brutto che non meritava nemmeno di essere chiamato tempo, per cui Dirk decise di chiamarlo Stanley.
Stanley non era un bell'acquazzone. Non c'è niente di male in un bell'acquazzone che ripulisce l'aria. Stanley era il tipo di cosa per ripulire l'aria dalla quale ci vuole un bell'acquazzone. Stanley era afoso, opprimente e soffocante come un ciccione sudato che ci premesse contro in metropolitana. Stanley non pioveva, ma ogni tanto ti gocciolava addosso.
Dirk era fuori nello Stanley"
(Douglas Adams)

domenica, maggio 31, 2009

mercoledì, maggio 27, 2009

Cara Giulia



Cara Giulia,
tu non sei ottimista perché ami le cose semplici, sei ottimista perché sei idiota.

Preferisci andare in bici perché hai tipo 12 anni e la macchina non la puoi guidare.
Preferisci andare dalla nonna perché evidentemente abita in sardegna, vedrai che se la nonna tua abitasse a Malalbergo in provincia di Ferrara, col cazzo che ti piacerebbe andarla a trovare (ma poi, che alternativa è il resort? anzi, che parola è resort? voi l'avete mai usata in vita vostra?)
Preferisci stare a casa a mangiare il ragù della mamma perché a te alle feste non ti ci invitano, perché sei pisana!
Infine, passi che ti piace la pizza, passi che schifi il caviale, passi pure che ti fai fare il ragù da una pisana, ma se ci bevi dietro la 'oco'ola (con la 'annuccia scommetto) sei veramente stupida. Il vino cazzo, devi bere il vino!

Tra l'altro, Giulia, mentre te stavi qui a raccontarci quanto sei ottimista, tuo padre, che è meno ottimista, discuteva di crisi con tu' ma'.
Non so se l'hai presa.

Vatti a fidare



Il mio programma per la serata era di spostarmi sui colli con una boccia di comtesse de france gran cru 1998.

Ho cancellato il programma causa immagine soprastante ma al momento qui non si vede una singola nuvola in cielo e il mio termometro personale dice 29 gradi all'ombra.

Quindi?

aggiornamento delle 16.48:
ecco, ora si ragiona.

aggiornamento delle 17.45:
nuvolo, 25° ma non piove. meteo del menga.

aggiornamento delle 18.45:
ok, avevano ragione loro, 17° e pioggia battente.

lunedì, maggio 25, 2009

Il blogger del fare

Poiché non sono un quaquaraqua, vi dimostro con i fatti e non solo con le parole (che tornano attuali a 11 mesi di distanza) che questa leggenda secondo la quale farebbe caldo è una stronzata. Fa caldo solo nelle vostre teste.
Dopo essere stato a corre sabato alle ore 12, oggi replico alle ore 15, dopo aver mangiato. Tiè.
Pusillanimi lamentosi che non siete altro.

mercoledì, maggio 20, 2009

Uao, che news

Il prossimo che mi dice che lui non compra i giornali perché "tanto c'è tutto on line" lo spedisco a questa splendida notizia confezionata dai maestri di repubblicapuntoit.

Il titolo dice "Il sex symbol Hugh Jackman, bello ma anche civile".

Il contenuto della notizia altro non è che una fotosequenza di ben 10 scatti che riprendono secondo dopo secondo wolverine mentre raccoglie della merda di cane con le mani.

Ma la notizia quale sarebbe? L'avesse mangiata, capirei anche. L'avesse lanciata fortissimo in faccia al fotografo, va bene. La vicenda è, cane caga per terra, proprietario del cane - accidentalmente noto per girare con degli artigli in una lega resistente a qualsiasi cosa che spuntano dalle nocche - raccoglie la suddetta merda.
Sticazzi mi pare l'unica reazione accettabile.

Si diceva un tempo che cane che morde uomo non fa notizia ma uomo che morde cane sì.
Per questa ragione mi rifiuto di leggere spacciata come notizia una roba del genere e attendo con ansia un bel reportage di hugh jackman vestito che caga per terra mentre il cucciolo si arma di sacchetto e si occupa di dare una pulita.

Dimenticavo, l'inserto che contiene la preziosa nuova si intitola "Sei di Moda". Ne deduco vada di moda gingillarsi con la merda di cane.

giovedì, maggio 14, 2009

E' un gran bel mondo

Ieri mi è arrivata questa email (che ho modificato unicamente per quanto riguarda il nome dell'azienda)

A superamento di ogni precedente comunicazione e con il fine di poter far integralmente fronte agli impegni assunti nei Suoi confronti ed ai relativi scaduti La informiamo che LadriMaledettiSpa, intende proporLe la rinuncia del 50% del Suo credito per il 2007, qualora vantato, e l'intero dovuto di competenza 2008, mediante l'emissione, a Suo favore, di due tratte dirette, di pari importo, il cui ammontare totale e' del 50% delle competenza del 2007, se spettanti, e il saldo di quanto a dovutoLe per il 2008.
Le due tratte avranno scadenza 30 giugno e 31 agosto 2009. Le stesse Le saranno immediatamente spedite, non appena riceveremo la Sua adesione alla suddetta proposta, all'indirizzo che vorra' comunicarci,. Per poter procedere come sopra e' necessario che, facendo esplicito riferimento a questa comunicazione, Lei accetti espressamente tale modalita' e la rinuncia al restante 50% del Suo credito per il 2007.
Per accellerare i tempi di invio delle tratte , Le chiediamo di voler far pervenire La Sua adesione, via mail, al seguente indirizzo: ufficiodelpersonale@LadriMaledettiSpa
Cordiali Saluti
LadriMaledetti Spa

Non so se mi spiego.
Non vi fa ridere?
Dai, un po' fa ridere.
Questa gente non ha ancora pagato il lavoro effettuato nel 2007 e propone ora di liquidare il 50% del dovuto in una botta.
Badate bene, si parla di cifre ridicole, già in origine è uno stipendio da fame che la stragrande maggioranza dei cingalesi in Italia oggi schiferebbe.
E badate ancora meglio, saran due anni che inoltrano email idiote di questo tipo.

Ora so che siete preoccupati per me perché mi volete bene a manciate.
Sereni, questi continuano a spedirmi email come agli altri collaboratori ma io già da tempo ho avuto quel che mi spettava. E di questo ringrazio la mia avvocata (anzi, le due avvocate).
E al mio capo che sosteneva giocassi al sindacalista, che ero un disfattista e che bastava aspettare per il bene dell'azienda: ciccio, se passi di qui, sappi che ti mando a fare in culo di cuore.

E' un bel mondo, quello in cui ho scelto di lavorare. Sì sì.
Maledetto me e quando non ho scelto di fare lo spalatore di merda di elefanti al circo.

Di seguito, alcune immagini di alcuni collaboratori della LadriMaledetti Spa durante un brainstorming con il capo

martedì, maggio 12, 2009

Beato me

Allora, mettiamo in chiaro un punto, non è che posso pensare ai bambini del Mozambico ogni volta che la pasta è scotta! Se è scotta fa schifo. Certo, meglio che l'acqua delle pozzanghere, thanks to the dick.
Il messaggio è rivolto a coloro che quotidianamente mi invitano a pensare a chi sta peggio di me. Anche perché il più delle volte gli invitanti non stanno pensando ai bambini affamati ma a loro stessi. Sono quegli interlocutori che in qualsiasi situazione trovano qualcosa in cui sono stati più sfortunati.
So che avete in mente anche voi il tipo.

Che ne so (l'interlocutore è donna):
"Come è andato il colloquio?"
"Lascia stare"
"Male? Dai racconta"
"Guarda, ste merde manco mi rispondono"
"Vabbè dai, almeno te hai la morosa, io nemmeno quello"
"Come nemmeno? Te un lavoro ce l'hai"
"Vuoi mettere un lavoro con l'amore?!?" [indignata]
"Noooooo, certo, però..."
"Guarda che un lavoro si trova sempre, io invece trovo sempre dei figli di puttana, ti pare giusto? Va là che sei un gran busone te, altro che lamentarsi sempre"

Ecco.
Ma io l'avevo detto "lascia stare".

mercoledì, maggio 06, 2009

Un paio di domande

Mentre la mia temporanea (ahahah) mancanza di occupazione toglie carburante al mio blog, privandomi di parecchi aneddoti e, perché no, di un po' di sana cazzonaggine, mi pongo alcune domande sparse:

Perché la femmina del pancabbestia (homo erectus quasi sapiens cum canis lupus familiaris sine sigarette) è sempre nana? Io non ho mai visto una pancabbestia alta. E perché, a differenza del maschio di pancabbestia, non ha mai addestrato il suo cane e se lo trascina dietro con il collare come fosse un sacco?

Perché se il trailer originale di un film è così:


Noi ce lo becchiamo così:


Il sindacato delle voci idiote è il più forte d'Italia? Che cazzo è, perdono il lavoro tutti tranne loro?

martedì, aprile 21, 2009

Estote parati! (poi la pianto di fare l'idiota e mi rimetto a fare titoli in italiano)


Mi hanno insegnato che si parte sempre con le cinque dabbol iù.
Where: piscina, vasca corta.
When: 20 aprile 2009.
Who: io e una bagnina.
What: la bagnina esclama alla vista di Woland che si prepara all'ingresso in acqua con l'aria del bullo di periferia orgoglioso del proprio muscolo corrugatore del sopracciglio: "Ti vedo un po' bianchetto, è ora di prendere un po' di sole".
Why: ecco, why?

Devo avere reagito con una smorfia di sofferenza. Forse ha intravisto anche una lacrima, bloccata appena in tempo. Lo so perché si è affrettata a precisare, pietosa, che anche lei non è che "sia questo colore meraviglioso, sembro una morta".

Non hai mica capito il motivo della mia sofferenza, cara la mia addetta al salvamento. Io non piango per il mio colore. Piango perché mi hai appena inaugurato la stagione dell'abbronzatura. E con largo anticipo, cazzo!
No, scusa, è colpa mia, hai ragione. Dovevo accorgermi dell'inizio della stagione.
E' che non fa altro che piovere, non me ne ero reso conto.
Ti giuro, non è colpa mia. Ci fosse stato un po' di sole lo avrei preso, lo posso assicurare! Ero rimasto senza benzina, avevo una gomma a terra, non avevo i soldi per prendere il taxi, la tintoria non mi aveva portato il tight, c'era il funerale di mia madre, era crollata la casa, c'è stato un terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio! (questa forse l'avete già sentita. mi piace, si è intuito?)

Senti, facciamo così, sabato prossimo vado al mare, te lo prometto. Anche se piove, vado lo stesso. Magari un raggio o due li becco. E poi per tutta l'estate farò il garello con amici e parenti. Argomento ufficiale del periodo marzo-novembre, l'abbronzatura sarà il mio unico dio.
Fingerò anche di andare a marina di ravenna per bere. In realtà ci andrò solo per te e per tutti quelli che incontrerò durante la settimana. "Uao quanto sei nero" Yep, lo so, grazie, mi faccio un culo così tutti i fine settimana per poterne discutere i restanti cinque giorni, sarà il caso che lo noti, per giove (ma soprattutto per apollo)!

ps
devo aver già scritto qualche cazzata sull'argomento in passato. fate finta di niente come coi vecchi, grazie.

martedì, aprile 14, 2009

ηὕρηκα

Da anni mi chiedo come sia possibile che i cessi degli uomini siano regolarmente ridotti a paludi putride, patogene e puzzolenti (per plutone, che pletora di p).
Mi sono spesso chiesto se la natura mi avesse favorito con un attrezzo particolarmente preciso.
Ho anche pensato possa essere responsabilità di baristi incapaci. Il cliente incazzato come un'iguana al polo piscia a spregio sul muro, magari scrivendo, come sulla neve,
imparaafareungintonic
canediunbarista

Certo, non è molto carino da parte nostra, soprattutto nei confronti delle fanciulle che poi usufruiscono degli stessi bagni. E ne usufruiscono nei modi più svariati.


Ma sto divagando.
Oggi ho scoperto, come un fatto tanto spiacevole possa accadere e dunque mi spiego finalmente le ragioni di tanta incuria nelle toilet.
Può capitare che un uomo decida di andare a fare la pipì.
Può anche capitare che gli venga in mente di essere un disoccupato in costante attesa di una telefonata e quindi decida di portare con sè il cellulare.
Può capitare, anzi capita, che quel telefono squilli effettivamente, proprio mentre questi minge (un grande verbo non sufficientemente onorato).
Numero sconosciuto.
Oh cazzo (perdonate il termine, era il primo che mi passava per le mani).
Già è clamoroso che all'uomo si venuto in mente di portarsi al cesso il telefono. Che poi squilli veramente, ha del miracoloso.
Il telefono viene appoggiato tra spalla e guancia, testa reclinata.
E' tempo di mettere alla prova le capacità di multitasking dell'uomo moderno.
Buongiorno, Woland?
'giorno, sì sono io
E' ancora in cerca di occupazione o ha trovato il lavoro della sua vita?
Ahah, niente che non si possa riconsiderare, mi dica pure.
Beh, potremmo vederci domani...

Ecco, è qui che, il grande bardo direbbe, c'è l'intoppo.
Il telefono abbandona la spalla e scivola giù (gravità puttana, esclamerebbe il grande bardo). La mano destra, solo relativamente impegnata, tenta il salvataggio ma riesce solo a deviare la traiettoria e rallentare la caduta. Urge intervento della compagna (eh, la mano sinistra che altro può essere?) - ultimo baluardo per sostenere quell'attività che la telefonata ha interrotto - la quale, felina, ghermisce il finlandese prima che si inabissi insieme all'orario del colloquio.

L'uomo riprende la conversazione. Tutto bene quel che finisce bene. O quasi.

Ecco, la prossima volta che trovate un cesso che è uno schifo siate magnanimi. Magari quel poveraccio rischiava di perdere un lavoro.

Voglio dire, son cose.

mercoledì, aprile 08, 2009

Rischiosa riflessione sulle conseguenze della tragedia in Italia

L'italiano nella tragedia ha un comportamento curioso.
Sente profondamente il dramma vicino a casa.
Che è una buona cosa, sia chiaro.
O meglio, mi piacerebbe sentire lo stesso dolore per un terremoto un po' più lontano, ma è nella natura delle cose sentire maggiore empatia per chi ci sta vicino.
Poi però tende a passare a una rabbia scomposta che personalmente trovo un filo ipocrita.
Spero di non offendere nessuno ma sento che lo farò, per cui preventivamente mi scuso.
Prendo fuckbook come esempio.
Si moltiplicano gli appelli sul dissocial network più celebre.
E le richieste sono le più bizzarre. Chiediamo ai politici di rinunciare al loro stipendio, togliamo al grande fratello i loro premi, prendiamo il montepremi del superenalotto e usiamolo.
Immagino le buone intenzioni di chi diffonde messaggi simili.
Però.
Però mi resta un dubbio. Che sia la solita mossa di scaricare su altri responsabilità e costi. Voglio dire, allo stipendio di aprile potrebbero rinunciare mica solo i politici. Perché invece di chiedere, al solito, che gli odiati politici paghino, uno non piglia, va in banca e dona mezzo stipendio? Poi va a casa e scrive su fuckbook "oh, regaz, sto mese all'aperitivo non ci vediamo. perché? donate mezzo stipendio alle vittime del terremoto e poi lo scoprite da soli". In fondo gli onorevoli mona guadagnano bene, sì, ma mica cifre così clamorose. Quel migliaio scarso di stipendioni, cosa volete che cambi? (Capirei si chiedesse la stessa cosa agli ad delle prime 1.000 aziende italiane... Scherzo eh)
E il grande fratello? Ma che cacchio sposta il montepremi del grande fratello? Cos'è st'ondata moralizzatrice che accompagna le tragedie? Sia chiaro che se chiudono il grande fratello la mia vita cambia meno di zero, non ho mai visto un minuto. Ma perché improvvisamente ci scandalizza il premio del grande fratello? Voglio dire, perché prima no? Perché non ci scandalizzava quando costruivano l'ospedale? Perché nessuno chiede che lo stipendio dei calciatori venga dimezzato per costruire una scuola antisismica, cazzo ne so, in Molise per esempio, PRIMA che un terremoto arrivi?
E tra quelli che sputano bestemmie contro politici e amministratori ladri che hanno permesso la costruzione di casette di marzapane, quanti avevano già bello e pronto il progettino fatto dall'ingegnere a basso costo per aggiungere una stanzina grazie al nuovo piano casa (che prima del dramma abruzzese aveva un articolo, il 6, intitolato «Semplificazioni in materia antisismica» ma nessun appello si diffondeva su fuckbook)? E quanti hanno sfruttato un condono edilizio o hanno preferito risparmiare qualche migliaio di euro pagando in nero la ditta che la sua casetta la tirava su?

Io vorrei vederci incazzati non solo ora ma tra un anno, quanto il governo, la regione o la provincia presenterà un altro progetto di legge demenziale teso a rendere più snelle le procedure per la costruzione, l'ammodernamento e la ristrutturazione di palazzi, case, chiese, ospedali, scuole, ospizi, case al mare, case in montagna, terze case, garage, soppalchi. O magari vorrei vederci incazzati quando il nostro amico comune ci dice, tutto infastidito, che per rifare un muro ti rompooooono il caaaaaaazzo, guarda te non hai un'idea di quanto ti rompoooooono il caaaaaazzo!

ps
immagino che molti tra coloro che diffondono messaggi simili a quello da me citato su facebook avranno anche donato personalmente somme sostanziose. spero si sia capito che il mio discorso è piuttosto generico.

martedì, marzo 31, 2009

Il traffico di Verona (altro che Palermo)

Copio e incollo dal sito della fiera di Verona:

Raggiungere la Stazione di Porta Nuova dalla Fiera:
  • Taxi: tempo di percorrenza circa 10 min. Costo indicativo: € 8,00.
  • Autobus: tempo di percorrenza circa 8/9 minuti. Costo indicativo del biglietto: € 0,90
  • Percorso pedonale: dalla fiera è possibile arrivare a piedi alla stazione ferroviaria di Porta Nuova, in circa 15', con un percorso pedonale "protetto" (all'interno degli spazi ferroviari), che ha inizio da via Fiera.


In pratica, per coprire un percorso di 3 km (dicansi 3 chilometri) spendo 8 euro per arrivare in 10 minuti, 0,90 euro per arrivare in 8 minuti, 0 euro per arrivare in 15 minuti.
Ne deduco che il traffico di Verona sia qualcosa di infernale.

ps
avrei da ridire anche sul costo indicativo del biglietto dell'autobus (indicativo? cioè cambia in base al clima? alla statura? al colore dei capelli? se si è tutti uomini si paga di più, se invece ci sono anche delle donne loro sono omaggio?) ma non vorrei sembrare fiscale.

venerdì, marzo 27, 2009

Woland took the quiz Ha dda passà a nuttata? and the result is...

Ma chi cazzo l'ha detta sta stronzata?!?!

Lo chiedo perché ormai è diventato uno dei cavalli di battaglia dei miei suggeritori barra consolatori (non richiesti, per lo più).
Ormai ho una hit parade di luoghi comuni che parte dal classico "è stato così per tutti" (sempre meno di moda, anche perché in genere uccido all'istante chi mi propini questa conclamata falsità), via "stai tranquillo che chi vale un lavoro alla fine lo trova", chiudendo con il sempre di moda "c'è da dire che i giovani d'oggi hanno un sacco di fichi" (questi prima di ucciderli in genere li torturo un po').

I più empatici invece mi propongono spesso questa teoria della nottata che avrebbe da passare. Amichevole e pregiato suggeritore di verità, mi dovresti spiegare ora due cose:

Uno, chi lo dice? Chi dice che passerà la crisi? Quali segnali vedi che ti facciano pensare che domani sarà meglio di oggi? Ti dico la verità, dando un'occhiata ai libri di storia mi pare piuttosto probabile il contrario. Tu invece dici che ha dda passà a nuttata. E vabbè, portami due prove, due testimoni, almeno una dichiarazione scritta della tua maga di fiducia. In alternativa vattene e in fretta prima che mi venga la voglia di organizzare con qualche anno di anticipo una festa davanti al tuo ospizio schifido.

Due (e molto più importante), perché in napoletano? Perché tutti mi sussurrate questa verità della nottata che deve passare in napoletano? Siete napoletani? No. Allora perché Ha dda passà a nuttata? Deve passare la notte. Suona pure meglio.


Lo so, avete visto ritorni più brillanti. Anche io.

mercoledì, marzo 18, 2009

mercoledì, marzo 04, 2009

Viva la vida (ma anche no)

E capita che io stia lì a frullare il mio bicchiere, attentissimo alle spiegazioni della sommelier professionista che cerca di convincermi che quel biancaccio senz'anima emani profumi di idrocarburi, mele renette e nocciole.
E nel mentre eccoti un vibrare insistito dalla tasca anteriore sinistra (aggettivi inutili a dimostrare che non ho carenze di lessico).

bzzzzzz - bzzzzzzz
E chi sarà mai a rompere i coglioni? (è quello che penso quando mi telefonate e ora lo sapete)
Numero sconosciuto, un cellulare.

Socmel.

E' la volta buona, me lo sento, mi cercano per un qualsiasi lavoro.
Appena ho finito di frullare ti richiamo amico che hai ricevuto il mio ricco e variegato curriculum vitae.

Sentori minerali, freschezza bla e parecchio altro bla

bzzzzzzz - bzzzzzzzz

E perlaputtana (sono un tipo che pensa fine come un duca, questo si era capito), ancora?
Ancora. Stesso numero. Questo tizio non sta più nella pelle, ha bisogno di me.
Dai, muoviamoci a ingurgitar 'sto schifo, sì va bene è giovane e beverino (come dire che fa schifo al cazzo). Con cosa lo berrei? Guardi a me fa vomitare il petto di pollo alla piastra per cui direi che, tanto per farmi del male fino in fondo, l'abbinamento sarebbe perfetto con dell'ottimo pollo merdo. C'ho preso? Lo sapevo, grande, ne so a pacchi! Possiamo andare ora, dai che devo richiamare il mio futuro datore di lavoro, cazzo!

Tu-tu-tu-tu

Occupato. Il tipo è uno pieno di impegni. Ma se stai chiamando un altro candidato ti brucio la casa. Così, in simpatia.

Tuuuuuuuu - tuuuuuuuuu
"Pronto?" (voce di vecchio, bene, i capi son tutti vecchi, non esistono capi giovani nel paese per vecchi merdi in cui vivo)
"Buonasera, sono Woland, ho ricevuto una chiamata da questo numero..."
...
"Pronto? Mi sente?"
"Da questo numero dice?"
"Sì, due chiamate per essere esatti, stavo facendo un colloquio di lavoro e non mi è stato possibile rispondere..."
"Guardi, mi deve essere partita una chiamata per errore, io non volevo chiamarla, mi scusi"
"Ah"
"Mi dispiace, buona serata"
"Niente, si figuri, buona impotenza"

venerdì, febbraio 27, 2009

I bambini non sono tutti buoni


Sapete chi è questo?
No? Questo perché siete degli antiquati schifi. E soprattutto perché né Daria Bignardi né Maurizio Costronzo si sono ancora accorti di lui*.

Codesto pirlotto che gira in infradito ha scritto un libro che ha in copertina questa immagine (e solo per questo andrebbe consegnato a quel simpaticone di Gobbels per una delle sue grigliate).

Titolo del libro "Come parlare alle ragazze". Non "Come picchiare le mocciose". E nemmeno "Come incendiare scorregge".
No, questa faccia di cazzo stile mamma ho perso l'aereo sarebbe un enfant prodige e sarebbe dunque in grado di spiegare a coetanei, e non solo, come avvicinarsi all'altro sesso.

Io, che non sono affatto prevenuto e apprezzo quasi tutti i BEST SELLER!!!!!!!, accetto la possibilità che questo bamboccio sia un genio e abbia davvero qualcosa di interessante da raccontare. Leggo per esempio che quelli del mostriciattolo con la maglia della salute sotto la polo sono Consigli utili, semplici e diretti che, forse proprio per queste ragioni, hanno conquistato una grande fetta di pubblico.

E vediamone qualcuno allora:
"Devi sapere che le ragazze in genere l'hanno vinta quasi su tutto e sono più toste. Ricordatelo sempre e saprai come prenderle. Inoltre, se cerchi di avere troppe ragazze, scatenerai gelosie e potresti restare a mani vuote. E' senz'altro meglio puntare su una sola alla volta".

Uao

'Spe, che non è finita:
"Trovati amici fidati che non tentino di fregarti l'innamorata che, comunque, andrà conquistata solo ai tempi delle medie per evitare fidanzamenti troppo lunghi ed inevitabilmente faticosi".

Ora vado a comprarmi il libro di Cassano. Almeno lui ne ha trombate 6-700, due dritte migliori me le saprà dare.

*scommetto con voi che quando un qualsiasi geppo televisivo italiano presenterà questo ridicolo mostro del marketing userà le parole "altra metà del cielo" e "l'amore è un gioco da ragazzi".

martedì, febbraio 17, 2009

O uomo peloso col codino

O uomo peloso col codino (mica quello di baggio che già faceva vomitare i licaoni con la scabbia, mi riferisco a quella striscia di capelli tanto di moda nei peggiori bar di tirana una trentina di anni fa) e la catenina al collo,
come fu che ti venne la brillante idea?
Come ti passò per la brillante cervice, una volta appropinquatoti (si dirà? naaaa) alla celeste vasca piena di liquido trasparente dai più volgari definita "piscina"?

O uomo peloso col codino e la catenina, questo il quadro che ti si presentava, queste le possibilità a tua disposizione.

In acqua uno naviga placida una signora sulla quarantina, lente bracciate e la gran parte del lavoro lasciato all'abbondante apparato mammario, sufficiente se non al movimento, quanto meno a stare a galla.
In acqua due l'ex agonista in costume olimpionico, occhialini a specchio e cuffia con bandiera tedesca. Fisico affilato, spalle larghe, nuota lenta, poche bracciate che tagliano l'acqua senza sollevare uno schizzo bastano e avanzano.
In acqua quattro il tizio dei Right said Fred (quelli che cantavano I'm too sexy for my love). Indossa uno slippino rosa con una enorme scritta GA e tra una vasca e l'altra lancia occhiate al bagnino. In breve, dubito sia un fan della gnocca.
In acqua cinque sguazza una russa in bikini triangolato all'apparenza poco saldo. Niente occhialini, più sorrisi al bagnino (in una lotta con right said fred) che vasche, ogni tanto una controllata ai lacci che, malandrini, non fanno mica bene il loro dovere.
In acqua sei la super sportiva. Nuotatrice orribile, utilizza maschera, pinne, palette, tavoletta, pull boy e qualsiasi attrezzo esistente, fa più onde di un acquascooter. Però è capace di stare in acqua 3 ore e non si ferma mai.

Chi fosse in acqua tre lo immaginate facilmente.

Ora, o uomo peloso col codino e la catenina, tra tutte le possibilità che avevi, come stracazzo ti venne in mente?
Io dico, o uomo peloso col codino e la catenina, ce n'era per tutti i gusti, mi pare. O sbaglio?
Perché devi venire a piantarti con la tua stupida tavoletta e tutto quel pelo nella mia corsia?

Vabbè, l'ho cambiata poi io la corsia.
Però non lamentarti se non trombi, o uomo peloso col codino e la catenina.

sabato, febbraio 07, 2009

U uoooooonts tu biiiiii de majooooooor

Alè, c'abbiamo più candidati sindaco noi che scimmie un programma di maria la filippa.
Vogliono tutti fare il sindaco.
C'abbiamo due prof universitari, l'ex commerciante (ed ex sindaco, rimasto celebre per colazioni importanti in piazza maggiore e per aver battuto ogni record di mangime per piccioni consumato), il pasticcere, il communista, quello ancora più commmunista (ma si può presentare una lista che si potrebbe leggere come "noi siamo più comunisti di loro"?), il fascista (perché se c'è il comunista, ci serve il fascista), un tizio che non ho ancora capito in nome di chi si presenta ma credo voglia prendere dei voti moderati (grande idea, innovativa soprattutto).
E poi c'abbiamo il grande imprenditore, l'uomo che non sbaglia un colpo, il vincente per eccellenza ma anche ex per eccellenza (ex presidente virtus, ex presidente bologna fc, ex mister motor show, viene il sospetto non abbia più una minchia da fare).
Il Cazzo, o il Cazzolone, come viene chiamato da queste bande Alfredo Cazzola, si è infine presentato.
Lui mira a tutti i voti. E' opposto al centrosinistra ma non vuole l'appoggio del centrodestra, è culo e camicia con le coop rosse ma lo stesso culo è stato lambito da berlusconiani e finiani.
Vabbè, fondamentalmente è uno che sa il fatto suo. Nel senso che sa esattamente quali sono i suoi interessi e come raggiungerli. La speranza, in caso di elezione del Cazzo, è che i nostri interessi coincidano con i suoi. Io, per star dalla parte dei bottoni, fossi in voi, comprerei qualche terreno dalle parte di Romilia, quella è tutta roba che torna buona tra qualche anno.

Il post nasce però da una splendida intervista che il Cazzo ha rilasciato oggi al Resto del Corriere di Bologna. Il Cazzo ci annuncia che quando vincerà (il giornalista è generoso, ha piazzato un "se" ma voi non ci credete, il Cazzo nell'intervista ha sicuramente detto "quando") rinuncerà al suo stipendio.
Non è mica finita.
Lo darà in beneficienza.
...
E a questo punto una persona normale porcona (voce del verbo porconare, non aggettivo accrescitivo grandemente porca), dà il giornale alle fiamme e richiede seduta stante la residenza a Calderara di Reno (ridente sobborgo alle spalle di Bologna) pur di non essere responsabile dell'eventuale elezione di cotanto ruffiano.
Io invece ormai mi sono abituato quasi a tutto, anche a leggere gli editoriali di Scalfari, perciò proseguo nella lettura.
Il Cazzo ci tiene a precisare che la sua non è demagogia (hai fatto bene a precisarlo, se me lo dici tu mi fido), è solo che ha guadagnato tanto in passato da non aver bisogno di quei soldi che saranno utili a qualche bisognoso.

Ti giunga sonoro e sentito il mio incessante "mavaffardeigrugni".

Non vi stancherò con ulteriori commenti sulla grettezza di un uomo che si bulla della sua ricchezza (tutta da dimostrare tra l'altro, questo ha venduto tutto e non esattamente a gente raccomandabile) e chiama un giornalista per annunciargli che farà beneficienza per 9mila euro al mese (i ricchi veri che fan beneficienza con quei soldi ci accendono i sigari, per la precisione).
Dico solo che piuttosto che questo individuo io voto anche il fascista o l'ex sindaco. Almeno so dove trovarlo (piazza maggiore, al bar).

mercoledì, febbraio 04, 2009

Il meraviglioso mondo di quack (puntata due)

Ci sono grandi novità nel mondo delle iene.
Le alleanze non esistono.
Eh, lo so che vi avevo detto che si creano gruppi contrapposti.
Continuano a crearsi ma sono gruppi estremamente liquidi. Cambiano posizione, gli elementi si spostano e anche le coppie che si pensava fossero fisse si scoprono fragili. Non ci sono punti in comune che tengano, la pugnalata può arrivare da qualsiasi direzione.
Il tutto ovviamente non significa che ci siano litigi. Perché la cosa snervante è che le iene non litigano mai. Il grado di astio per un'avversaria si riconosce solo per il numero di vocali ultilizzate.
"Ciao, come stai oggi bellissima? Tutto ok?"
Significa solo che l'altra è una puttana.
"Ciaaaaaaaaaaooooooo, stai benissimooo oooooooggi!"
Significa probabilmente che l'altra sta rischiando la vita. Per esempio i due baci che seguono, (smaaaaack, smaaaaaack), potrebbero contenere un veleno potentissimo che la prima iena si è abituata a portare sulle labbra in anni di addestramento, partendo da piccole dosi. Era certa prima o poi le sarebbe stato utile quel trucco e a te potrebbe improvvisamente apparire più chiaro dove diavolo era finita quella stagista gnocca, scomparsa all'improvviso.

In tutto questo il maschio senza potere (lo ripeto, senza potere) ha più o meno il ruolo dell'ippopotamo. E' lì che bruca schifezze sul fondo di uno stagno merdo. Nessuno lo vede come una minaccia, nessuno lo disturba.

lunedì, febbraio 02, 2009

Torno subito

All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy.
All work and no wine makes woland a dull boy. All work and no wine makes woland a dull boy.

giovedì, gennaio 22, 2009

Un dubbio può assalire

Che lavorassi in un ufficio occupato da sole donne, direttore a parte, credo di averlo già detto.
Dove lavoro ora è tutto diverso.
Sono tutte donne a parte l'amministratore delegato.
C'è il vantaggio non indifferente che queste sono giovani.
Il vantaggio è che sono nettamente più interessanti, lo svantaggio è che sono parecchio più sveglie.

Per farvi capire dovete immaginare un branco di iene (per piacere non fate polemica sulla scelta dell'animale. Ne avrei potuto scegliere un altro, l'esempio funziona con qualsiasi bestia). Delle vecchie iene tendono ad avere sporadici e poco convinti scazzi. Non brillando per iniziativa, tenderanno a limitarsi all'invettiva (mezzacit).
Un branco di iene giovani invece crea una specie di universo parallelo fatto di piccole fazioni contrapposte, in genere guidate da una femmina dominante che usa altre femmine per sopraffare ulteriori femmine che potrebbero essere dominanti quanto loro. I motivi di lotta sono i più vari, determinante è il tono dei ruggiti, pardon di voce, adottato.

Una stessa cosa la si può chiedere con molti toni di voce diversi, sfumature che solo l'orecchio femminile percepisce. La femmina sa che quella, chiedendo quella cosa in quel modo, sta significando qualcosa di preciso e dettagliato. "E' arrivato il corriere, qualcuno può scendere a dare una mano" significa ad esempio "Maledette puttane, la piantate di non fare un cazzo tutto il giorno, vi ho viste tanto che ci provate con l'ad e ieri a pranzo avete anche tentato si scaricarmi in un angolo del tavolo e poi con quel commerciale carino ci dovevo parlare io e almeno andate da un parrucchiere decente che siete conciate da fare vomitare e per carità quel rossetto al mattino dove credi di essere sui viali tanto nessuno la prenderà mai a te che fai schifo e mi odi ma io più di te e non sai con chi stai facendo la furba".

Più o meno.

La comunicazione tra femmine alleate avviene per lo più tramite mezzi non verbali. Occhiate, movimento delle sopracciglia, porte sbattute, rumore di tacchi, colpi di tosse, risate. Tutto è codificato ma non comprensibile all'esterno. Oggi ho contato le volte in cui ho chiesto "eh?". 27. Pensavo parlassero con me, cazzo! O almeno, anche con me. Macchè.
C'è una guerra in atto e io non ho parte. Divento, saltuariamente, uno strumento. Che ne so "vieni con noi a fumare una sigaretta?"
Seguono atti di panico. Vorranno fumare o è una prova? Se vado a fumare faccio un torto gravissimo a qualcuno che non va a fumare? E, soprattutto, stanno parlando con me?

Per il resto tutto bene, grazie.

Ah, dimenticavo il dubbio del titolo. Ma farò mica un lavoro da fià?

ps
si scherza eh, sono adorabili

sabato, gennaio 17, 2009

L’82 per cento dei professori ordinari, nell'Università italiana hanno più di 50 anni.
Il 45 per cento ha più di 60 anni.
Il 24 per cento ne ha oltre 65.
Il decreto legge 503/1992 permette ai docenti di rimanere in servizio sino a 72 anni.
Un lavoratore normale va in pensione a 65 anni.
Un docente universitario di 65 anni costa in media 120mila euro l'anno.
Per 7 anni siamo sugli 840mila euro.
Con questa cifra si potrebbero pagare 28 ricercatori per un anno o, se si preferisce, un ricercatore per 28 anni.

(Fonte: lavoce.info)

(Video)commento mio: Dovete leggere la bibbia profii


Saltando di palma in frasca come un lemure, mi chiedevo, ma Will Smith, quanto è pirla?
Gli attori americani han sto colpo di cercare di fare film d'autore con registi fighi, quasi gratis. Che ne so, alcuni scelgono Soderbergh, altri pescano burton, altri ancora jarmush, i più fessi la salma rincoglionita di woody allen. Il meccanismo sarebbe, faccio un sacco di cagate con cui guadagno millemilamilioni di dollari, poi ogni tanto dimostro a tutti che sono anche un attore coi controcazzi.
Ecco, secondo voi a lui come sarà venuto in mente di affidarsi a Muccino? No davvero, guarda che se sei uno dei due o tre più pagati del mondo, devi proprio sforzarti per non trovare niente di meglio di Muccino.
E' un po' come se si fosse messo con Britney Spears.
O come se avesse scelto Susanna Tamaro per scrivere la propria autobiografia.

Ultimo salto, tornando sulla palma.
Ho capito bene, il nuovissssssssimo disco di Luca Carboni, il prodotto di qualcosa come 23 anni di lavoro, è una raccolta di cover?
Ahahahahah.

mercoledì, gennaio 14, 2009

Più calma ancora, non c'ho tempo

C'ho il blog in caduta libera.
Ma non c'ho nemmeno tempo, che mi fanno uscire dal lavoro nuovo tardi.
Quindi calma.
Tanto il 2 febbraio son di nuovo a piedi.
Buffo eh?
Lavori spot e non ti annoi mai.
Provare per credere.

Una cosa però la voglio dire. Io qui son sprecato. Oggi ho scoperto che chi ha l'anulare più lungo dell'indice è rimasto immerso nel testosterone più a lungo degli altri quando se la gubbiava alla grande per quei 9 mesi nella panza della signora mamma.
Secondo la stessa teoria, con tutto il testosterone a mia disposizione io dovrei giocare in borsa. Perché chi testosterona guadagna di più, è dimostrato eh. Sarei una magata di broker, per capirci. E invece sto qui, a perdere tempo con voialtri. Non so se l'hai presa.

E un'altra cosa.


Ah, c'è Amelie in tivi. Mi sa che son vecchio, mmi affeziono ai film come mio padre.