venerdì, ottobre 24, 2008

Albakiara?

Apprendo con orrore l'esistenza di un film intitolato Albakiara.
Kiara.
Lo ripeto perché fatico a crederci mentre lo scrivo.
Alba. Kiara.
Protagonista: Davide Rossi. Che credo sia il figlio che Vasco Rossi ha avuto da una notte di sesso sfrenato con Michael Jackson (guardate la foto e ditemi voi)
Ma fin qui sarebbe roba da poco, potrei tranquillamente cassare l'intera storiella augurando al simpatico regista il successo ottenuto da alberto tomba con alex l'ariete.
Il fatto è che poi leggo parole di coraggiosa denunzia da parte dell'autore:
"La mia Albakiara rappresenta una generazione che se da un lato ha molte più opportunità [molte più rispetto a quale altra generazione?], cresciuta con internet, il computer [internet, il computer... sei Berlusconi?], la playstation, non ha gli strumenti per elaborare la quantità di dati che riceve. C'è un vuoto educativo [ora riempito sapientemente da Albakiara] impressionante, dai genitori spesso troppo indulgenti agli insegnanti che si dividono tra figure quasi eroiche [e-ro-i-che!!!] totalmente votate alla causa e individui senza scrupoli che scambiano voti in cambio di favori sessuali [quando si dice avere una visione poco drastica delle cose]. E' lo specchio del mondo in cui viviamo [ma del mondo in cui vivi te!]".
Senti Stefano Salvati, se vuoi far due soldi usando una canzone di vasco, prendendo il figlio a recitare, piazzando delle "cappa" a caso per fare il giovane e piazzando due tette e qualche culo mi sta bene. Ste troiate sociologiche però non si reggono veramente più.
Per questa ragione chiunque andrà a vedere Albakiara e poi entrerà in questo blog, verrà immediatamente punito dal sofisticato sistema di allarme Macumbatron che in men che non si dica (bello, in men che non si dica, voglio farlo tornare di moda) vi svuoterà la visa electron, vi installerà windows vista e un salvaschermo con primo piano di davide rossi e manderà in tilt il vostro Itunes che da quel momento suonerà in loop tutta la discografia di Tiziano Ferro.
Cazzi vostri.

lunedì, ottobre 20, 2008

Kyoto

Io non so un cacchio di niente di quale sia l'accordo sull'ambiente da firmare tra i paesi europei ma leggo i favorevoli e i contrari.
Favorevoli: Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia, Austria, Irlanda, Portogallo, Grecia.
Contrari: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Bulgaria, Italia.

Nove stati, affiatati, per una squadra vincente, mi sento di dire.

giovedì, ottobre 16, 2008

Ma di quella

Questa mattina ho infamato un tizio sullo scooterone.
Ah
C'hai presente quei tipi incravattati, col completo blu, le hogan e la cravatta al vento?
Mm
Ecco, uno di quelli lì
Quindi?
No, è che non mi aveva fatto gran che. Mi sa che l'ho insultato solo perché ormai io li odio tutti.
Odi tutti quelli con lo scooterone o tutti quelli con le hogan?
Odio tutti quelli che hanno più di 50 anni.
Ah.
No, davvero, sto diventando particolarmente razzista, mi scatta il "vecchio di merda levati dal cazzo mi fai ombra, mi intralci, muori lontano da qui" facilmente.
Non mi sembra una buona cosa, ma potrei sbagliare.
Sì ma non mi riferisco agli anziani, lo hai capito.
...
Parlo dei 50-75enni, quelli che lavorano ancora e mi occupano spazio, mi bloccano, mi intralciano e mi danno consigli.
Mm
Probabilmente la cosa che mi fa più incazzare è che danno consigli. Avrò fatto almeno una decina di colloqui che non erano colloqui, erano confessioni col padre spirituale. Nessuno di questi stronzi aveva la minima intenzione di intrattenere un rapporto professionale con me ma tutti avevano una gran voglia di spiegarmi come si sta al mondo.
Dovresti essere un po' meno negativo, credo.
Ecco! Questo è uno dei consigli che devono mettersi dove dico io! Bravo, hai fatto bene a ricordarmelo. Ora me lo scrivo "mettitelo...dove...dico...io..." Fatto, l'ho segnato in agenda, così non mi scordo.
Bah, io penso sia anche un problema di questa generazione. Oggettivamente la loro era meglio, avevano più fame.
Bella questa storia, puoi farci una puntata di porta a porta se vuoi. La intitolerei "non ci son più i giovani di una volta".
Scusa sai, ma che dovrebbero fare, mettersi da parte?
No ma almeno non farmi ostruzionismo. Parlo per me, non per te, fanno di tutto per bloccare, si mettono in mezzo. E danno consigli. Mi invitano a entrare bloccando la porta, mi sorridono prendendomi a schiaffi, mi chiedono come sta la morosa cercando di fottermela (tanto c'hanno il viagra). O mi dichiari apertamente guerra, e allora guerra sia e fino a quando ho trentanni direi che la butto in rissa, oppure levati dai coglioni.
Bah.
Bah un cazzo.
Per me generalizzi e ti piangi pure un po' addosso.
Per me invece vaffanculo anche tu. Anzi vaffanculo tutti. Vaffanculo i sindacalisti in attesa di diventare politici, non hanno un'idea di come funzioni una qualsiasi forma contrattuale diversa dal tempo indeterminato e mi invitano ancora a manifestare per quattro buoni pasto, vaffanculo alla federazione nazionale stampa e alla loro solidarietà, non me ne faccio niente della tua solidarietà, vaffanculo ai giornalai ma in particolare a quelli che scrivono libri sulle caste stando dentro una casta comodi come facoceri in una pozzanghera, vaffanculo a chi mi racconta ancora la puttanata che "se vali prima o poi vedrai che l'occasione arriva" sottointendendo che forse non valgo una sega, vaffanculo ai consiglieri tutti e alle loro gavette passate e il pane e la cicoria che han dovuto mangiare, vaffanculo alla crisi, alla borsa, alle opa, ai broker, alle banche e ai piani straordinari, vaffanculo a quelli che mi spiegano il mondo reeeeeaaaaaaleeeeee facendo le virgolette con le dita, te le spezzo quelle schifo di dita, idiota.
Finito?
Sì.
Meno male. Stavi diventando noioso. E poi sta scena l'ho già vista, girata molto meglio. Copione.

mercoledì, ottobre 15, 2008

Classi per negri ed ebrei

"Le classi di inserimento sono uno strumento per garantire l'integrazione e servono a prevenire il razzismo". (onorevole, ma nemmeno troppo, Cota, LegaNord).
LegaNord: bene come al solito.
No ma ne valeva la pena votarli eh, in effetti col federalismo fiscale si va una meraviglia.

domenica, ottobre 12, 2008

La cosa che mi mancherà (post fine ma non finissimo)

La cosa che mi mancherà più di questo posto (di lavoro) non è l'ascensore.
Tanto per mettere le cose in chiaro.
E nemmeno le splendide fanciulle che circolano.
La cosa che mi mancherà di più è il cesso.
Non potete capire la sensazione di relax che può dare una pisciata sui tetti di Bologna.
Spiego.
Vado in bagno, sbottono, alzo gli occhi come (credo) faccia ogni braga del pianeta e invece del solito "bolognesi pezziddimmerda" con sotto "torna nella tua terra terrone". O del classico "luana fa i soffoconi impavidi con risucchiamento dell'asse della cappella". O del pur geniale "Chi troppo vuole, vaffanculo!".
Dicevo, invece che questo classico repertorio di perle di saggezza, io vi guardo dall'alto. E un pochino mi sento grande a pisciarvi sulla testa, sentendo solo i suoni ovattati del traffico, diversi piani là sotto. Alla mia altezza vedo solo San Luca e la torre degli Asinelli. E li capisco, sti asinelli e tutti quei nobili bolognoidi che giocavano a chi c'ha la torre più lunga (nota storica di woland, Bologna era piena di torri perché le famiglie facevano a gara a far ognuna una torre più alta e figa. sì, lo stesso gioco che fate voi in spogliatoio, solo che a loro ogni tanto veniva giù la torre a voi invece non capita mai e se capita è colpa sua, diciamolo).
Dicevo, gli asinelli li capisco perché mi immagino che pure loro si sparassero quei 400 e sblisga gradini, arrivassero in cima e poi pisciassero di sotto con gran soddisfazione. Tiè, bene, ci godo, in testa a tutta la marmaglia e ai loro muli!
E vabbè.
E pazienza.
La foto è di Mattepiume.

venerdì, ottobre 10, 2008

Schieramento

Sia chiaro che se per caso si candida Delbono a sindaco di Bologna importo una di queste macchine anche da noi.

E sia chiaro che questo blog si schiera nettamente: Flavione Delbono sindaco.

ps
se si candida caronna piuttosto che votare uno tra caronna e sgozzaloca vado a bere.
se si candida simpatia cevenini mi ubriaco. sì, però a biella, perché mi devo trasferire per forza a quel punto (ho già visto larghi consensi sul web per quest'uomo che avrebbe come presunto pregio quello di essere simpatico. di solito si dice, mi ha sposato e ha pure letto una poesia
(Ora diche uno poesie:
Più forte dell'odio
è l'amore.
Più forte dell'amore
è Mike Tyson
per esempio.))
(evviva la parentesi e chi la castighentesi)

voglio chiudere con le parole della lega (nella persona di nonmiricordochi, chissenefrega), che mi piace sempre citare perché è la dimostrazione di quanto idioti si possa essere senza ritirare le ventimilalire: "Il pd avrebbe straperso, anche se perderà lo stesso". Ha dimenticato tiè tiè tiè, cento volte più di me e la sfiga viene a te, specchio riflesso buttati nel cesso. Ma pazienza, ha reso comunque l'idea.

mercoledì, ottobre 08, 2008

Mmmgmmgmmmgmhhhh

Arrivo presto apposta.
La sveglia mezz'ora prima è una roba che mi uccide.
Lavaggio faccia.
Caffè.
Indossaggio camicia.
Latte.
Torta della mamma (sì, rosicate!).
Micsaggio di caffè e latte. Sorbimento della miscela.
Denti (nel senso di lavaggio).
Giacca.
Cazzo, le chiavi sono nell'altra giacca.
Torna indietro, prendi chiavi, già che ci sei prendi paglie e ipod (che avevi dimenticati pure).
Scooter.
Bruuuuum (strokes di sottofondo).
Repubblica e Corriere, grazie (e pure oggi 2 euro buttati nel cesso).
Ascensore.
Quarto piano, dumaron, sesto piano, dumaron, nono piano, dumaron. Finito? Meno male.
Avvio, password, pigiatastipigiatastipigiatasti e prepara lavoro.
Presto, che è tardi. Presto, prima che arrivi.
Intorno è il deserto, una palla di erba rotolante mi passa vicinissimo, sorridente.
Ho finito in tempo, tiè.
"Buongiorno, è già pronto, è solo da pubblicare!" (garrulo)
"Ah, molto bene" (condiscendente)
...
attesa
...
attesa
...
attesa
eccoci, è pubblicato.
porcadiquella.
lo sapevo, ha cambiato tre cose. tutte le volte. immagino sia un po' come segnare il territorio. ma quanto mi fa incacchiare. mi rovina la giornata, quasi.

Poi per fortuna c'è corriere.it con la sua foto del giorno, oggi particolarmente apprezzabile.

Per la rubrica "parole scolpite nella pietra":

Hilary: "Così ho cambiato Totti"
Commento di Spalletti: "beata te, io non so chi cazzo mettere al suo posto"

Guazzaloca: "Lo scontro bis con Cofferati lo chiedono i cittadini bolognesi"
Commento dei cittadini bolognesi: "Nonderbegestl"
Controrisposta di Guazzaloca: "Eh?"
Cittadini bolognesi, in coro: "Puppaaaaaa!"

Un genetista inglese: "La specie umana non cambierà più. Ho seri dubbi che tra un milione di anni saremo identici o come siamo ora"
Commmento del resto della specie umana: "Non credo prenderemo sonno questa notte dalla preoccupazione"

lunedì, ottobre 06, 2008

Grafomania portami via

So' grafomane.
Da sempre.
Io scrivo tutto.
Non fraitendiamo, parlo anche tanto.
Ma forse scrivo pure di più.
Solo che non sono un amante della scrittura solitaria, un praticante dello sfogo su carta. Non tengo diari personali, non riempio faldoni che poi rileggerò o che non rileggerò mai. Scrivo sempre pensando che qualcuno mi leggerà. Comunicazione io a tizio, comunicazione io a tizia, comunicazione io a tanti tizi, comunicazione io a pubblico non meglio identificato.
Se un giorno devo dirti qualcosa di importante, facile te la scriva. Sui motivi, illate (neowolandismo, fate illazioni, però transitivo) pure quel che vi pare. Perché così non vengo interrotto, perché così non sbotto, divento cattivo e comincio a offendere, perché così posso giocare al giornalista, perché mi piace il rumore dei tasti, perché quando scrivo non ho la erre moscia. Insomma, come vi pare.
Il problema sorge quando non ho modo di raggiungere una determinata persona via scripta. Se non ho nessun tipo di indirizzo, vado in crisi. Ma sono serio. Ho mandato un sms lungo quanto un temino di quinta perché avevo delle robe da dire e non avevo ne l'email, nè il contatto faccialibro, nè quello msn, né quello skype, ne l'indirizzo di casa (perché nulla mi impedisce di spedire una bella lettera in cartaceo). Solo il cellulare. Chiama, potrebbe essere un suggerimento ovvio. No. odio il telefono. Chiama, prendi un appuntamento e dì quel che devi dire faccia a faccia. Nnnnni. Nel senso che sì, va benissimo, lo faccio, ma alcune cose le devo dire nel momento in cui le penso. Tra due giorni o tra tre ore potrebbe essere tardi.
Enormi difetti della grafomania:
1) C'è gente che potrebbe (prego ogni giorno perché non sia così) aver conservato miei scritti talmente ignobili e dementi che, se diffusi (e prego ogni giorno perché ciò non accada mai) mi trasformerebbero in una specie di barzelletta umana.
2) Se quel che dici viene frainteso, l'espressione del tuo interlocutore ti permette di dare una corretta, frenare i cavalli o spiegarti. Se prendi una buca nello scritto quello (quella) che legge prosegue sempre più incazzato e quando poi lo risenti, se lo/la risenti, potresti scoprire di non esser quella sagace penna che credevi.

ps
oggi un'indagine (corriere mi pare) rivela che il 20% delle donne ammette di aver pagato almeno una volta nella vita per fare sesso. attendo a breve la nascita di un gruppo su feisbuc intitolato "facciamo risparmiare il 20% delle donne".

venerdì, ottobre 03, 2008

Roberto Cavalli afferma

Cavalli: "Quando penso ad Alitalia, mi vergogno di essere italiano"
Alitalia: "Quando penso a Cavalli, mi vergogno di essere italiana"
Varenne: "Quando penso a Cavalli e ad Alitalia, mi vergogno di essere un cavallo italiano"

giovedì, ottobre 02, 2008

Parenti

Quando i tuoi fratelli più piccoli ti regalano questo (vedi foto a fianco e non pensare mi abbiano regalato uno scooter) i casi sono due:
a) sono veramente due stronzi e prendono per il culo
b) sono veramente vecchio, loro l'hanno capito e conoscendo il mio insensato orgoglio hanno pensato di farmi un piacere perché così ora lo posso usare e giustificarmi dicendo "sai, me l'hanno regalato i miei fratelli, non possono non usarlo si offenderebbero"
c) l'una e l'altra cosa


ps
farei notare che in onore mio, di sting, di romina power, di primoz brezec e in memoria di ghandi, hieronymus bosch, nino bixio e baldo degli ubaldi, vi farei notare che, almeno nella rossa e grassa bologna è tornata l'estate.
credo sia più che altro merito mio e di baldo.