mercoledì, giugno 28, 2006

Liberté per i motoriné


Ieri sera mi recai in quel di Casalecchio nel Reno con lo scooter.
E fin qui, odo lontani chissenefrega tonanti.
Sono stato a Casalecchio, dicevo, e a un semaforo mi sono trovato affiancato a due classici truzzi in scooter. Avete presente il quattordicenne che ha smaragliato alla morte il suo sr? Li ho guardati e ho notato l'orgoglio tipico di chi pensa di avere creato un capolavoro della tecnica.
Per guadagnare 0,2 km/h sarebbe disposto a sostituire la carena con una in fibra di carbonio che costa 7mila euro. La marmitta è rigorosamente rovesciata, se compie un paio di giri su sé stessa meglio ancora. Adesivi dai colori più improbabili urlano dai fianchi del mezzo avvenieristico nomi che tutti conosciamo: Malossi, Arrow e so on.
I due fanciulli si sono posizionati sulla linea bianca dando colpi decisi al gas. Vrrrrrum, vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrum!!!
Lo scooter avanza di tipo mezzo metro, il mini centauro stringe il freno anteriore e lascia che la motoretta lo costringa a quel tipico saltino in avanti, così, per vedere se gli amortizzatori fanno il loro dovere.
Non stanno più nella pelle, sono carichi come molle. Cazzo, diventi verde o no? Il piede è pronto a dare la spinta da skate, il busto in avanti per diminuire l'atrito, l'integrale (perché a quell'età l'integrale non fa sfigato, fa moto e quindi fa figo) è perfettamente chiuso.
Verde.
Mi aspetto di vederli sfrecciare avanti a tutti.
Macché. Io è un cinquantenne col majestic partiamo, diamo a tutti e due un po' di polvere e passiamo il semaforo dopo con un bel giallo acceso. I due maghi della marmitta si beccano il rosso e ricominciano il loro siparietto sgasante, nel mio specchietto retrovisore.
Mi è venuta un po' di tristezza. Il quattordicenne in scooter, da quando il mondo è mondo, tamarro o fighetto che sia, ha sempre avuto un solo enorme vantaggio rispetto al resto del pianeta motorizzato. Semaforo, partenza, annusate tutti la puzza di benzina e olio bruciato del mio 50cc.
I quattordicenni di oggi invece, possono elaborare quel cazzo che vogliono, quando si trovano a un semaforo, ci sono sempre almeno quattro vecchi merdi con i loro scuteroni che solo con un leggero movimento del polso li asfaltano alla grande. Noi non diamo spinta pelvica, non ci uniamo spirito e corpo al mezzo, non ci spalmiamo sul manubrio e non teniamo nemmeno i piedi a 7 mm dal suolo. Non meritiamo di bruciare questi ragazzi che sudano e lavorano solo per vincere la gara al semaforo.
Le conseguenze di questa ingiustizia sociale sono nefaste e hanno in genere nomi francesi tipo Ligier. Eh sì, perché questi, delusi dalla sconfitta semaforica, si buttano su quelle merde di microcar. Si inscatolano, accendono l'autoradio, fanno il fummafumma. E dalla microcar al geans rich e alla scarpa di gucci con lo strappo, il passo è molto breve. Una generazione rovinata per colpa degli scuteroni. Che tristezza.
Meditate, gente.

p.s.
qualcuno mi ha accennato la volontà di acquistare una microcar (non dirò chi per difendere il suo buon nome). Ecco il risultato di un crash test contro una twingo (immagina contro un cayenne [e a milano ci sono più cayenne che twingo, te lo garantisco])

lunedì, giugno 26, 2006

Steek Huzzie

Post interlocutorio e pensoso dal titolo criptico ma nemmeno troppo.

Le recenti vicende blogghistiche hanno aperto scenari interessanti (non positivi, non negativi, interessanti, che meriterebbero ricerca e riflessione, per intenderci).
La colonna alla vostra destra (alla mia sinistra) contiene alcune informazioni interessanti. Ci sono gli ultimi deliri postati, ci sono un paio di link a blog più o meno interessanti, c'è una citazione presa dal libro cui tutta la baracca qui presente si ispira e c'è, in fondo, un avvertimento.
Lo avete letto?
No eh.
Va bé (o vabbé, oppure va beh), pazienza.
Oggi fisso due o tre caratteristiche del bloggaccio che leggete.
Perché il gran ballo di Woland?
Woland è il diavolo ne Il Maestro e Margherita, diavolo che organizza, nella seconda parte del libro, un "Gran ballo" con invitati tutti i dannati più illustri che riemergono dalle fiamme per rendere omaggio, per una sola notte, al loro signore e alla dama che l'accompagna.
Il motivo per cui mi ispiro all'opera di Bulgakov è che amo l'ironia che lo riempie. Il modo surreale che il buon Bulghi (come lo chiamiamo noi amici) adotta per criticare la società moscovita del periodo comunista. La critica è feroce ma nascosta da una serie di invenzioni del tutto irrazionali oltre che dal racconto minuzioso di piccole storie. Il fatto poi che il regime comunista (e baffone in particolare) non ne amassero lo stile e lo abbiano trattato come un traditore, non può che renderlo ancora più simpatico.
Mi rendo conto di non essere stato affatto originale. Prima di me si sono ispirati al vecchio ucraino Salman Rushdie (Versetti satanici), Rolling Stones (Simpathy for the devil), Pearl Jam (Pilate), Franz Ferdinand (Love and Destroy). E mi rendo conto di non poter arrivare allo stile del Bulghi. Perciò risparmiatemi avvertimenti furbi del tipo: "Ueh, guarda che tu non sei mica Bulgakov!".
Comunque, non vorrei mi prendeste troppo sul serio. L'ho chiarito anche nella saidbar, se vi ho offeso, lo si è fatto con ironia, non con cattiveria, dunque non me ne vogliate male. E lo dico non certo per scusarmi con il tizio che ha deciso di ridicolizzare sé stesso pochi giorni fa, quanto per avvertire tutti, amici e nemici. Non facevo una campagna contro i farmacisti. E non ne farò contro gli avvocati (che pure mi stanno sul cazzo tanto quanto quelli che lavorano in banca) perché sono grande a sufficienza da sapere che con le categorie ci si diverte ma non ci si prende. Mi limito a notare quelle che per me sono piccole, buffe, incongruenze del nostro glorioso mondo occidentale. E lo faccio raccontando un po' di fatti (dove il Kaunas, il Nano e lo Zio visti sabato non centrano nulla) e un sacco di pugnette.
Da qui il titolo. Ti senti offeso, preso in mezzo, chiamato in causa? Puoi chiamare il mio amico Steek Huzzie, sarà lieto di aiutarti.
Statemi benone.

mercoledì, giugno 21, 2006

Federazione Farmacisti

Saranno ormai un paio di mesi che sui principali quotidiani nazionali compaiono accorati inviti da parte di Federfarma. I farmacisti sono molto preoccupati dalla recente proposta del codacons che vorrebbe che i farmaci “da banco” fossero acquistabili anche nei supermercati. Non parliamo di trafiletti, parliamo di pagine intere acquistate dalla categoria, che spiegano con dettaglio lo scandalo di un cambiamento di questo tipo. In breve, ci viene ricordato che il farmacista ha grande esperienza e non è lì solo per vendere medicine quanto, piuttosto, per prendersi cura della nostra salute. Il farmacista è uno che ha studiato ed è uno che vende roba preziosa e pericolosa, non frutta e verdura! Il farmacista si interessa a te, è “il tuo farmacista”! Non possiamo lasciare la salute del cittadino tra gli scaffali dell’Esselunga!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Entro in una farmacia. Per prima cosa trovo un eliminacode. Anzi, ne trovo tre perché questa farmacia ha tre ‘banchi’. Il banco farmaci, il banco prodotti per bambini, il banco erboristeria. Ognuno con il suo quadrato numerato che scatta al suono familiare del beeep. “QUARANTAQUATTROOOOO!”
“Salve, avrei un etto di emorroidi e due etti di raffreddore”
“Le ho fatto tre scatole di Zerinol signora, che faccio lascio?”
Strappo il mio numero e mi guardo intorno. In quel momento una ragazza in camice bianco esce dal retro spingendo un carrello pieno di dentifrici, preservativi, creme anticellulite e si mette a riempire uno scaffale. Dietro il bancone quattro esperti farmacisti chiamano numeri, somministrano cure, incassano grano. A macchinetta, non si fermano mai.
Mi fermo io, ad ascoltare il 53. Ha fatto l’errore di chiedere un consiglio all’esperto farmacista. Oddio, è la tua occasione, penso. Finalmente puoi uscire dal guscio, getta la maschera da cassiera e dimostraci che non hai speso 10mila euro in tasse universitarie per l’anima del cazzo. Vai, amico, so che puoi stupire la signora e fare il suo bene.
Macché. Squaderna il flyer di un’azienda farmaceutica e presenta 75 opzioni. La signora insiste, accenna a descrivere i suoi mali. L’altro la guarda come se gli stesse parlando di baseball (schifato, ovviamente, avete mai guardato il baseball?). “Signora, veda lei, io non so che dire”. La signora si arrende e telefona al marito. Io me lo immagino il marito. Magari fa l’idraulico e gli tocca dire alla moglie se sono meglio le compresse del stocazzofen o il cojonexotan in bustine. Il responso arriva da casa. Il farmacista è contento e impacchetta. “Sono 31 euro e 50”. Bravissimo.
E’ il mio turno, se Dio vuole tra poco sarò fuori da questo tempio della sapienza medica. La prova non è finita però. Alzo lo sguardo, ecco un cartello, fantastico: “Sconto del 10% su tutti i medicinali esposti su questo scaffale”. Ma come, perché c’è qualcuno che compra le medicine in base all’offerta?
Guarda cara, c’è in offerta lo Xanax, non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione!
E poi? A novembre cosa facciamo, vendiamo gli antistaminici a metà prezzo perché sono fuori moda?
Ho avuto quello che cercavo, scarto il reparto giochi sani per bambini, supero le creme antiinvecchiamento e il banco frigo (ah sì, c’è anche il banco frigo, pieno di prodotti dietetici surgelati) e finalmente sono fuori.
Bah, cari farmacisti, ho idea che la prossima volta l’aspirina me la compro al supermercato insieme alla ciccia della grigliata.

La Festa è finita (gli amici se ne vanno)

Oggi mi permetto un singolo post sul basket. Non ho intenzione di trasformare il blog in una bar sport. Mi limito ad un pezzo annuale.

Stagione finita.
Si è perso in finale e non è una novità. Siamo a 2 finali vinte su 10.
Dice, male, malissimo.
Personalmente non la sento così. Mi potete credere come no, mi interessa relativamente. I tempi di fasti, lazzi e sprechi è finito da tempo, la F è al momento una società di medio livello europeo (prima fascia in Italia ma insieme ad altre) che costruisce squadre di basket, non corazzate miliardarie.
E potebbe andare molto peggio. E forse, in capo a qualche anno, andrà molto peggio. Perché siamo in perdita economica e perché il basket, al momento, è una affare in perdita per chiunque (mago della finanza o pirla totale che sia, quel che cambia è l'ammontare della perdita).
Alla luce di queste considerazioni mi godo questa bella stagione. Sono contento di essere arrivato a un tiro (brutto, siamo d'accordo) dal giocarci anche questa. Sono contento di avere altri 3 anni di eurolega davanti (divoscion, divoscioooon). Sono contento di avere pescato gente come Diawara e, in generale, di avere visto una squadra che ha sempre giocato insieme, senza scazzi tristi da spogliatoio. Sono arrivati in finale insieme, hanno perso insieme. Bravi loro.
E brava treviso che ha dominato tatticamente la serie, impedendo i nostri giochi per i lunghi (non ho visto nemmeno un alto-basso) e fermando quasi sempre il nostro contropiede. Bravo il mago, che è un fenomeno ed è stato decisivo anche se non riceve un solo pallone normale.
Ho già finito.
Domani torno a scrivere d'altro.

martedì, giugno 20, 2006

Sua Altezza

Dai dai, conta su...ah be, sì be....
- Ho visto un re.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; si`, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella
piangeva tante lacrime, ma tante che
bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; si`, beh.
- è l'imperatore che gli ha portato via
un bel castello...
- Ohi che baloss!
- ...di trentadue che lui ne ha.
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un vesc...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; si`, beh.
- Anche lui, lui, piangeva, faceva
un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- e` il cardinale che gli ha portato via
un'abbazia...
- Oh poer crist!
- ...di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; si`, beh.
- Ho visto un ric...
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S'...Ah, beh; si`, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino
ed ogni go, ed ogni goccia andava...
- Deren't al vin?
- Si`, che tutto l'annacquava!
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, l'imperatore
l'han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce ne ha.
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; si`, beh.
- Ho vist un villan.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Un contadino!
- Ah, beh; si`, beh.
- Il vescovo, il re, il ricco, l'imperatore,
persino il cardinale, l'han mezzo rovinato
gli han portato via:
la casa
il cascinale
la mucca
il violino
la scatola di kaki
la radio a transistor
i dischi di Little Tony
la moglie!
- E po`, cus'e`?
- Un figlio militare
gli hanno ammazzato anche il maiale...
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale...
- Ah, beh; si`, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava!
Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l'e`, matt?
- No!
- Il fatto e` che noi villan...
Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!

giovedì, giugno 15, 2006

Non so mica cosa raccontare

Quando non si sa che scrivere la cosa più saggia sarebbe non scrivere nulla.
Ma.
Ma non lo fa nessuno.
Ci sono varie possibilità per scrivere anche quando non si ha nulla da dire. Una, fra le più diffuse, è spacciare per grandi novità fatti e realtà talmente ovvie da risultare ridicole.
Che so, oggi il Corriere presenta una interessantissima ricerca secondo la quale gli antipatici, quelli che non raccontano i fatti loro sul posto di lavoro, quelli che non esternano i loro sentimenti, ecco, costoro hanno maggiore successo nel mondo del lavoro. La giornalista tiene a precisare che nella maggior parte dei casi chi piange in ufficio viene scavalcato da chi non piange.
E’ evidente che sarebbe stato molto più onesto da parte del direttore del quotidiano più importante del nostro ridente (poco) Paese fare una grande 34esima pagina con su scritto: “Oggi, per dire tutto quello che dovevamo dire, ci bastavano 33 pagine. Per questa ragione, su questa pagina, scrivete voi quello che vi pare (e per piacere non disegnate cazzi o il classico ‘juve merda’). Firmato, il direttore”.
Un’altra possibilità è quella di raschiare il fondo delle agenzie. E, vedrete, arriverà quel momento, perché l’estate porta sempre carenza di notizie. Improvvisamente scopriremo bambini nei bidoni della spazzatura, canili pieni di cani denutriti, bambine di 15 anni che battono per comprarsi i jeans con scritto rich sul culo, stupri a fiumi, ratto delle bianche e ratti nelle case. Si moltiplicheranno le gang giovanili. Immagino già la banda dell’ombrellone che nottetempo dà fuoco a file di ombrelloni a Igea Marina. Lo vedete anche voi lo psicologo accigliato? “Bruciano gli ombrelloni che rappresentano chiaramente il pene paterno. Con questo gesto apotropaico cercano di riconquistare la sabbia materna deturpata e blablabla”.
E nessuno che si chieda come mai le madri snaturate abbandonano bambini solo d’estate. E perché aumentano così a dismisura stupri, rapine omicidi. La mia personalissima risposta, che in maniera strafottente si presenta senza un singolo numero a comprovarla, è che tutta ‘sta merda capita sempre. Però di solito non te la raccontano.
Un altro sistema fantastico è quello di chiedere ai lettori di dire la loro. E il bello è che la presentano come una grande possibilità. In pratica compro un prodotto e poi chi lo vende mi chiede di realizzarne una parte. Dei geni. Oggi sei tu il protagonista! Eccoti il mitico sondaggione estivo. Miscuglio insopportabile di domande assurde assemblate senza seguire il minimo filo logico:
Ha fatto bene Totti a spendere 10mila euro per il suo barbiere facendolo arrivare da Roma?
Meglio il culo di Brad Pitt o quello di Clooney?
Faresti mai sesso in ascensore?
L’inganno più grande del diavolo è stato convincere tutti che lui non esiste?
Sei d’accordo con la morte di al zarkawi? (lo faranno, so che lo faranno)

Vabbé, tutto questo per dire che non so che scrivere oggi. E che ho scelto l’opzione c. Questo significa che siete protagonisti anche voi! Votate il mitico sondaggione estivo!

Avvertenza: se sei una donna rispondi per te stessa, se sei un uomo pensa alla tua donna e non alla Casta, se sei un uomo e non hai la donna fa un po’ come cazzo ti pare.


Quest'estate:
Bikini tangato
Bikini non tangato
Topless tangato
Topless non tangato
Intero
Downless (sai mai)
Nuda
Vado a Rekjavjk, non conto di spogliarmi troppo.
  
Free polls from Pollhost.com


Ho trovato anche un sito che aiuta a scegliere che costume mettere

sabato, giugno 10, 2006

Proprio una bella seratina

Qualche sera fa sono incappato nella disgraziata situazione di non uscire. Per colmo di grande sfiga il pc si trovava dal meccanico dei pc (un perfetto idiota, ma questa è un’altra storia).
Ho avuto allora la brillante idea di guardare la televisione. Ed ecco che cosa ne è venuto fuori:

RAI 1 – C’è Vespa. Bene ma non benissimo. Il giovane conduttore sta parlando, udite udite, di monarchia con, nientepocodimenoche, Vittorio sticazzi Emanuele di Savoia. Conato di vomito e sforzo immane per trattenermi dal fuggire urlando. Devo resistere, sono adulto e ho fatto comunicazione, abbeveriamoci anche a questa fonte mefitica di informazione putrida.
Vespa sta facendo un domanda, attenzione: “Ma suo padre voleva fermare Mussolini, è vero Altezza?”
Altezza? Altezza? Ma porca di quella... Il mio pollice destro decide per me cambia canale molto prima che il mio cervello impartisca il comando (diafolo di un pollicen!). Simultaneamente il dito media della sinistra si alza per salutare sua altezza e la corte dei miracoli di Vespa (nani e ballerine compresi).
RAI 2 – Altra tavola rotonda composta da personaggi non meglio identificati. Anzi, per niente identificati considerato che non ho riconosciuto una faccia. Si parla di donne e di quote rosa. Vabbé, magari interessantissimo, per carità, però mi sono permesso di cambiare.
RAI 3 – Primo piano in atto. La giornalista non è male ma l’idea di sorbirmi un’intervista a Cicchitto non mi sorride, mollo il colpo prima ancora di sentire una singola parola.
Rete 4 – Grande innovazione, un quiz condotto da Mike Bongiorno. Complimenti, speriamo non ci tolgano mai questa rete viva e piena di verve.
Canale 5 – Oddio, c’è Mentana. Dice che la stagione di Matrix è finita la settimana scorsa e per questo lo studio è vuoto. Bene, penso, quindi levati dai coglioni.
Eeeee no! C’è il barbatrucco! Mentana ha nuovissime notizie per me e con aria grave mi annuncia che quella è una puntata speciale. I fatti recenti e le importanti rivelazioni in suo possesso non potevano esimerlo da preparare lo speciale in questione.
Ok chicco, ho capito. Che successo? Hai scoperto dove sta Bin Laden? Sai chi ha ucciso Kennedy? No, aspetta, fammi indovinare, hai trovato le armi di distruzione di massa sotto il materasso di Giuliano Ferrara? Parla, ti prego, la tensione mi uccide!!!
“Questa sera parleremo di calcio, di intercettazioni, di Moggi ma non solo. E lo faremo con Paolo Bergamo”
...
Però.
Bravo.
Italia 1 – Ooooooh, la tivvù ggiovane per noi ggiovani! E senti un po’ chi mi racconta la vita? E’ proprio lui, Lucignolo, l’uomo dalla voce più impostata e fastidiosa del mondo, uno che nella vita dovrebbe commentare il wrestling, si spaccia per programma giornalistico e mi parla delle notti dei calciatori. Che se poi fossero effettivamente “i calciatori” mi starebbe pure bene. Invece si parla sempre e comunque di Vieri e Inzaghi. Possibile non ci siano altre immagini a parte quelle di Vieri che dà della lingua alla velina?
Lucignolo, sei gentilmente pregato di andare a fare i grugni.

Riassumendo. Nessun canale offriva un film, nessun canale offriva un telefilm, nessun programma giornalistico (o pseudo tale) trattava un argomento degno di essere ascoltato.
Non mi chiedete mai più perché voglio sempre uscire.
E come direbbe Lucignolo, vivete la notte ragazzi, ma senza esagerare!

giovedì, giugno 08, 2006

Edizione straordinaria!

Papppapaaaaa!
Parapaaaaaaa!
Pappaparapapaaaaa!
Paaaaaaaaaaa!

Buonasera, interrompiamo le trasmissioni per darvi una notizia che, se confermata, è destinata a cambiare la vita di tutti noi.
Pare che un noto esponente della malavita bolognese trasferitosi nel barcellonese, abbia di recente avuto rapporti sessuali con una donna dall’aspetto più che accettabile e senza sborsare nemmeno un euro. La cosa deve naturalmente ancora essere provata, gli inquirenti si trovano sul posto e raccolgono prove. A breve si ritiene potremo avere un responso definitivo.
Per il momento possiamo basarci sulla testimonianza del signor Checco Castellazzo, detto Checcazzo (il nome è di fantazia, per proteggere l’incolumità del testimone). Il Castellazzo assicura di averlo visto uscire da una camera bullandosi e autoproclamandosi “matadero 2”. Appellativo che ci sentiamo di deridere (tutti insieme: ahahahahahaahahahah) di gusto.
<< Nei giorni successivi il fattaccio – prosegue il Checcazzo – il [nome inventato a vostro gusto] si aggirava per la casa ripetendo in maniera ossessiva sempre le stesse parole: “Innamorato, innamorato, innamorato. Perché? Non si può?”>>
Numerosi i commenti e le congratulazioni delle più importanti personalità politiche e della cultura. Silvio Berlusconi pare abbia assicurato che è tutto falso, in realtà se l’è trombata lui e chiede si ricontino gli spermatozoi. Bill Cinton ha spedito un telegramma di congratulazioni vivissime mentre dall’Italia, l’erede della famiglia Agnelli Lapo Elkan si è detto dispiaciuto: “Ci recavamo spesso insieme dalla Patrizia, non vorrei avesse cambiato gusti improvvisamente”.
Resta il dubbio che la vittima sia stata drogata o addormentata prima dell’atto. Uno psicologo di fama mondiale non meglio identificato ha sussurrato che “non si esclude che la vittima sia semplicemente impazzita”. Gli inquirenti escludono, al momento, si possa essere trattato di un rapporto tra persone consenzienti e nel pieno possesso delle proprie capacità mentali.
Per ora è tutto, buonanotte.
Papppapaaaa!
Parapaaaaaaa!
Pappaparapapaaaaa!
Paaaaaaaaaaa!

sabato, giugno 03, 2006

Lettera aperta - 2 giugno

Caro Fusto,
è tempo di diventare grandi.
Davvero, guarda, noi non se ne può più. E’ tempo di crescere, rendersi conto che si è diventati un’alta carica istituzionale e finirla con queste manfrine e piagnistei. E non voglio il carro armato, i soldatini no, io voglio giocare con le bambole e gli arcobaleni!
Fusto, basta capricci!
Da quando esistono gli stati nazione, ma che dico, da quando esiste l’uomo, per mettere insieme della gente e governare ci vogliono le forze armate. Lo so pure io che sarebbe molto bello farne a meno. So anche che in linea di massima i rappresentanti delle citate Forze non rappresentano il massimo della simpatia e del buonumore, però, Fusto, non è che se ne possa fare a meno! E non è nemmeno che le parate militari siano ‘sta gran novità! Si festeggia la Repubblica, coloro che di questa Repubblica rappresentano la difesa armata sfilano. Mi pare lineare, non c’è molto da protestare.
Poi c’è una cosa che non capisco. Ma tu non sei comunista? No, lo chiedo perché quei genialoidi dei no global potrebbero anche essere contro le armi. Anche i verdi potrebbero avere delle ragioni per essere contro le armi. Persino io potrei avere delle ragioni per essere contro le armi (sai, ho fatto obiezione di coscienza [capirai!]). Ma tu? Tu, cazzo (e perdona il termine), sei comunista!!! Hai presente? Che Guevara, la Russia, la Cina, Fidel, la resistenza, i partigiani, Tito, la guerra civile spagnola, la Corea e chi più ne ha più ne metta? No, dico, non so se hai capito che intendo. Tu non sei un ciellino o un figlio dei fiori. Vuoi rifondare il comunismo e non ricordo un solo comunista che abbia disdegnato le armi (e nemmeno le parate militari, per la verità).
Come dici? Berlusconi cosa? No, senti, questa storia che Berlusconi ha fatto di peggio, che Bossi dice le parolacce e che le tue cravatte sono più belle non vale più. Quello era un buon sistema per guadagnare voti però questa storia che il letame puzza meno della merda di cane non vale più. E’ tempo che tu e i tuoi amici diventiate grandi e smettiate di vivere delle vaccate che ha fatto o che fa il portatore nano di democrazia.
Fusto, che non capiti più! Torna a giocare adesso.
Una coppa affettuosa,
Woland

Postilla
Cari disobbedienti,
voi non meritate nemmeno una goccia del mio rispetto. Gente che lancia pomodori agli anziani partigiani che sfilano al grido di “assassini” e “mercenari” non merita nemmeno la pietà che riservo a Buttiglione. Basti ricordare che nessun movimento estremista di destra era mai arrivato a fare uno schifo del genere. Spero che un attacco di emorroidi fulminante vi colga, ora!
Distinti sputi,
Woland