Qualche sera fa sono incappato nella disgraziata situazione di non uscire. Per colmo di grande sfiga il pc si trovava dal meccanico dei pc (un perfetto idiota, ma questa è un’altra storia).
Ho avuto allora la brillante idea di guardare la televisione. Ed ecco che cosa ne è venuto fuori:
RAI 1 – C’è Vespa. Bene ma non benissimo. Il giovane conduttore sta parlando, udite udite, di monarchia con, nientepocodimenoche, Vittorio sticazzi Emanuele di Savoia. Conato di vomito e sforzo immane per trattenermi dal fuggire urlando. Devo resistere, sono adulto e ho fatto comunicazione, abbeveriamoci anche a questa fonte mefitica di informazione putrida.
Vespa sta facendo un domanda, attenzione: “Ma suo padre voleva fermare Mussolini, è vero Altezza?”
Altezza? Altezza? Ma porca di quella... Il mio pollice destro decide per me cambia canale molto prima che il mio cervello impartisca il comando (diafolo di un pollicen!). Simultaneamente il dito media della sinistra si alza per salutare sua altezza e la corte dei miracoli di Vespa (nani e ballerine compresi).
RAI 2 – Altra tavola rotonda composta da personaggi non meglio identificati. Anzi, per niente identificati considerato che non ho riconosciuto una faccia. Si parla di donne e di quote rosa. Vabbé, magari interessantissimo, per carità, però mi sono permesso di cambiare.
RAI 3 – Primo piano in atto. La giornalista non è male ma l’idea di sorbirmi un’intervista a Cicchitto non mi sorride, mollo il colpo prima ancora di sentire una singola parola.
Rete 4 – Grande innovazione, un quiz condotto da Mike Bongiorno. Complimenti, speriamo non ci tolgano mai questa rete viva e piena di verve.
Canale 5 – Oddio, c’è Mentana. Dice che la stagione di Matrix è finita la settimana scorsa e per questo lo studio è vuoto. Bene, penso, quindi levati dai coglioni.
Eeeee no! C’è il barbatrucco! Mentana ha nuovissime notizie per me e con aria grave mi annuncia che quella è una puntata speciale. I fatti recenti e le importanti rivelazioni in suo possesso non potevano esimerlo da preparare lo speciale in questione.
Ok chicco, ho capito. Che successo? Hai scoperto dove sta Bin Laden? Sai chi ha ucciso Kennedy? No, aspetta, fammi indovinare, hai trovato le armi di distruzione di massa sotto il materasso di Giuliano Ferrara? Parla, ti prego, la tensione mi uccide!!!
“Questa sera parleremo di calcio, di intercettazioni, di Moggi ma non solo. E lo faremo con Paolo Bergamo”
...
Però.
Bravo.
Italia 1 – Ooooooh, la tivvù ggiovane per noi ggiovani! E senti un po’ chi mi racconta la vita? E’ proprio lui, Lucignolo, l’uomo dalla voce più impostata e fastidiosa del mondo, uno che nella vita dovrebbe commentare il wrestling, si spaccia per programma giornalistico e mi parla delle notti dei calciatori. Che se poi fossero effettivamente “i calciatori” mi starebbe pure bene. Invece si parla sempre e comunque di Vieri e Inzaghi. Possibile non ci siano altre immagini a parte quelle di Vieri che dà della lingua alla velina?
Lucignolo, sei gentilmente pregato di andare a fare i grugni.
Riassumendo. Nessun canale offriva un film, nessun canale offriva un telefilm, nessun programma giornalistico (o pseudo tale) trattava un argomento degno di essere ascoltato.
Non mi chiedete mai più perché voglio sempre uscire.
E come direbbe Lucignolo, vivete la notte ragazzi, ma senza esagerare!
io sono completamente d'accordo a metà con il mister. Trovo che la stragrande maggioranza dei programmi tv sia penosa e deprimente e,soprattutto,che stia peggiorando con il tempo. a volte,però,qualche trasmissione interessante o qualche puntata interessante (anche del vespone o di ferarra)la si becca. poi in seconda serata,ad esempio,qualche film buono su rete4 te lo fanno vedere. potrei continuare ma non ne ho più voglia
RispondiEliminafdg, i contatti sono costanti con il classico picco del lunedì che si mantiene.
RispondiEliminadi conseguenza per ora non mi curo della scarsità di commenti.
anche perché, mi rendo conto, a volte si può aver voglia di leggere anche senza avere niente da dire.
ma voglimo spendere degli insulti sul belfagor della televisione?
RispondiEliminama quella Mariadefilippis non è ancora stata uccisa e fatta a pezzi...
ecco, maridefilippi è uno di quei personaggi che fanno male alla tv e ai giovani, e confermano proprio quel senso di disgusto di cui parlavamo.
RispondiEliminanormalmente la tv commerciale trasmette quello che la massa vuole.
RispondiEliminaAttualmente la massa adora maria de filippi.
ho seri dubbi al riguardo.
RispondiEliminaquesto valeva qualche anno fa. da tempo la gente vuole quello che la tv commerciale massicciamente proprina (e lo share ottenuto da uno sport come il curling lo dimostra)
è di parecchio triste,caro cigno di utrecht,ma credo che il diavolo non abbia torto.
RispondiEliminaUUUUUUUUUUUUUUUyyeeeeeeaaaaaaaaaaaaahhh!
"Invece si può anche fare diversamente, non uniformarsi, non entrare in dialogo costruttivo, dire di no, anche se ciò ch eci stà di fronte è o appare infinitamente più potente di noi. Si può anche dissentire, disobbedire, pensare diversamente, comportarsi diversamente. Si può anche essere non organici."antisociali", inattuali, se la "società" in cui siamo immersi ci fa orrore, tenere aperta la nostra ferita, acceso il fuoco, continuare a pensare, a sognare che anche all'interno di questa sodietà e di questo orrore e persino dei singoli che ne fanno parte ci sia in qualche remoto punto della loro persona un' eguale ferita e uno stesso fuoco, che in nessun altro modo noi possiamo sperare o sognare di raggiungere se non mostrando in modo indifeso la nostra stessa e il nostro sogno." Antonio moresco.
RispondiElimina"...la nostra stessa ferita e il nostro sogno."
RispondiEliminascusate...non ho ricontrollato prima di pubblicare...
buona giornata a tutti!!!!!
Alé, ha trovato lavoro è allora si permette di poetare!
RispondiEliminami sono solo permessa di trascrivere un pensiero di Moresco... poteva piacere...ma qualcuno deve fare lo splendido e rovinare la poesia...non volevo rovinarti la piazza sul tuo sporco blog!!!!
RispondiEliminasporco sarà il tuo di blog. il mio è pulitissimo. e non fare l'offesa che non risulti credibile.
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