venerdì, maggio 30, 2008

Sniiiiiiiiiifffffffff

La notizia di oggi è “Ragazzo sniffa eroina, in coma. La madre: la polizia non fa nulla”. La storia in pratica è questa: due cinni di 15 e 17 anni si prendono su (espressione dialettale, perdonerete), vanno in piazza verdi, comprano dell’eroina, la sniffano, non contenti tornano in piazza verdi e comprano della ketamina, danno una bella mescolata con l’eroina e sniffano pure quella.
Uno dei due va in coma ma gli va di culo e la madre invece di andare di corsa a san luca decide di lasciare una serie di dichiarazioni semplicemente fantastiche che fotografano cosa è l’italiano (mica la macchietta simpatica delle pubblicità tedesche).
Seguitemi:

“Non ha capito che rischiava di morire [beh, in effetti è praticamente impossibile sapere quali sono gli effetti dell’eroina sull’organismo, manchiamo di informazione su questo punto], come tanti ragazzi della sua età crede di essere onnipotente [ma che stronzata è questa? voi a 15 anni credevate di essere onnipotenti? voglio sapere quanti di voi pippavano sonniferi per cavalli credendosi onnipotenti] e così mi ha detto che ha preso la droga tanto per provare [e certo, un po’ come quella che rimane incinta perché ha incrociato dello sperma maligno in piscina e quella del tipo che chiede una paglia e si ritrova in un fosso senza un rene. signora, sveglia! non ha fatto due cannette o un bonghino, si è sparato nel naso dell’eroina e non contento l’ha mescolata con un allucinogeno per cavalli!]. Con i soldi della paghetta [la paghetta, che tenero] che aveva messo da parte [un ragazzo giudizioso, teneva da parte la paghetta per l’eroina] è andato in una stradina vicino a Piazza Verdi [oplà, eccolo il babau del bolognese medio] e l’ha comprata a metà con un amico. Polizia, magistratura, tutti sanno che i ragazzi lì possono comprare quello che vogliono ma nessuno fa niente [del tipo rinchiudere suo figlio in una gabbia per evitare che faccia delle cagate?].”

“Tempo fa ho capito che fumava l’hashish [sarà stata colpa della polizia] e una volta ho scoperto che aveva assunto il popper [ha fatto bene a non dirgli niente signora, vorrà mica traumatizzarmelo ‘sto ragazzo, faccia così, si incazzi con la polizia. ah, stia serena, il popper lo ha preso solo la volta che l’ha beccato lei]. Allora sono andata in piazza Verdi a dire alla Polizia [non fa una piega. la volta che trova suo marito che incula un trans in via Stalingrado la invito ad andare dai carabinieri a lamentarsi che ci sono dei brasiliani bastardi che vivono sulla pelle dei vostri mariti] che i ragazzini acquistano la droga sotto i loro occhi e ho chiesto agli agenti di fermare chi vive sulla pelle dei nostri figli [fantastico il passaggio alla prima persona plurale. Lo vuole trasformare in un nostro problema. I bambini, qualcuno ha pensato ai bambini! (cit.)]”

“Appena arrivati si sono infilati subito in cameretta [la cameretta... la cameretta... oh signore vomito], davanti al pc. Li ho salutati e sono andata a lavarmi il viso [da attenta osservatrice non si è accorta di avere davanti due strafatti]. Poi ho pensato di dare loro la buona notte [madre amorevole] e quando sono entrata mio figlio era svenuto [oibò] e l’altro ragazzo guardava fisso il computer senza dire nulla [poffarre]. Il medico mi ha detto che avrebbe potuto non farcela [coi medici menegramo non ci incazziamo nemmeno un po’ signò?]. Ora ride e scherza, sta bene [tutto è bene quel che finisce bene, poteva rimanere offeso (cit.), ma riempirlo di sane mazzate invece di ridere e scherzare le pare una cattiva idea? Ha quindici anni mica sei]. Non aveva mai preso droghe pesanti [il suo angioletto? nooooooooooooooo! sniffava popper abitualmente, mi pare impossibile!], ma quello che mi spaventa è che lui, come tanti ragazzi della sua età [signora, ha rotto i coglioni con ‘sta storia di buttar nel mucchio i figli degli altri], può provare quello che vuole senza tanti problemi [sono lieto che non la spaventi nemmeno un po’ la possibilità che suo figlio sia un idiota, è meglio non angustiarsi troppo]. Scriverò alle istituzioni perché le cose devono cambiare [brava, faccia così, già che c’è si compri anche “Mum for dummies” perché a naso ha sbagliato una o due mosse]”.

Morale della favola: è sempre colpa degli zingari, dei maestri di scuola, degli spacciatori, dei vigili urbani, dei poliziotti, degli ebrei, di Cofferati, del governo, di Prodi, degli studenti, delle coop rosse, dei fannulloni, delle tasse, del destino cinico e baro, del riscaldamento del globo, dei mala tempora che currunt, di Dio, di Berlusconi. Basta che non sia mia.

Ps
Il primo (più facile, la prima) che mi risponde "vedremo come educhi tu i tuoi figli" lo (più facile la) banno per sempre (estigrancazzi potrebbe essere una risposta corretta da parte vostra).
Ppss
Mi sa che non sono stato finissimo. Cercate di capire, son le 7.55 del mattino e ho già letto il giornale e scritto 'sta cagata. Questo vi può far capire a che cazzo di ora mi sono (non volontariamente) svegliato.


lunedì, maggio 26, 2008

Breve guida della Friulandia

La friulandia è una zona verde (molto verde, parecchio verde, quasi tropicalmente verde e infatti piove sempre) del friuli venezia giulia che si spande da udine fino a una serie di paesini con nomi improbabili nelle circostanze.
Ci sono stato per visitare le cantine, per l’occasione aperte. Per la precisione ci sono state con tre amiche (i più attenti avranno notato che vado a visitare Parigi con tre uomini e a bere con tre donne. Così, infrango barriere, abbatto luoghi comuni, vedo gente).

La strada per la friulandia
Son quattro faching ore di treno. E tocca pure cambiare a mestre. Socmel unico commento.
Il friulandico di città
E’ un gran fighetto. C’ha il macchinone, fa l’aperitivo, veste elegantino, è attento al design. Ma ho capito perché. Bere non costa un cazzo, con quel che risparmi in alcol puoi permetterti qualsiasi cosa o quasi.
L’autista friulandico/a
Supera la barriera del suono nei centri abitati, la velocità della luce nelle extraurbane e immagino stia appena sotto il limite Penzo (questa non è per tutti) in autostrada. Dico immagino perché non mi pare di esserci mai entrato, in autostrada. Dico mi pare perché non posso del tutto escludere che mentre sbattevo gli occhi la mia cocchiera un passaggio in autostrada me lo abbia fatto fare.
Gli stop non esistono, vengono calcolati come precedenze, le rotonde non esistono, vengono calcolate come curve, c’è un photored in tutta la zona e pur di evitarlo la gente fa dello sterrato. Nessuno suona il clacson ma non pensiate sia per tedesca educazione, dipende dal fatto che i decibel raggiunti dalle bestemmie degli autieri sono molti di più di qualsiasi tromba bitonale possiate montare sulla vostra macchina.
La città friulandica
Come detto, ad abitante fighetto corrisponde città fighetta. Però con stile. Un paio di locali a voi fighetti bolognesi piacerebbero davvero tanto. Prima di andare a pagare. Poi appena scoperto che vi costa meno di 10 euro un aperitivo scappereste schifati al cafè de paris. Cazzo, lì si che è di classe! Cos’era quella roba da barboni pezzenti senza un soldo?
L’uomo friulandico docg
Chi avesse conosciuto una qualche friulandica a caso, potrebbe aver pensato (attingendo a un luogo comune di dubbio gusto) “questa beve e regge come un uomo”. La pensata precisa in realtà dovrebbe essere “questa beve e regge come un uomo non friulandico”. Perché l’uomo friulandico di origine controllata e garantita beve molto di più della donna friulandica e potreste scoprirlo a vostre spese.
Potrebbe per esempio capitarvi che dopo una serata da 2 litri (non due bottiglie, due litri, fighetti!) di vino in 4 e un paio di gin tonic (non in 4, da solo) la squisita ospite suggerisca di accostare al bar del paese per un taglio (bicchiere di vino) alle ore 11.45 am. Vi potrebbe capitare di sorridere pensando a una gag, scoprireste presto che la tipa non scherzava un cazzo, così come non scherzava un cazzo il resto del paese che è riunito praticamente tutto lì. Voi immaginate tamburini alle 19 di un sabato di maggio, ecco più o meno quella calca lì. E non ho visto ordinare caffè.
Al primo prosecco, potrebbe capitarvi di ripetere kassovitzianamente tra voi “fin qui tutto bene, fin qui tutto bene”. Sì, ma poi c’è l’atterraggio. Che si presenta nella persona di due energumeni che vi daranno tregua solo fino a quando non avranno capito che, questa volta, la loro compaesana non ha portato da bologna un gay (anche questa non è per tutti). Da quel momento potrebbe capitarvi di finire sotto la loro ala e potreste correre il rischio di bere tipo 5 spritz prima dell’una, uno dei quali fatto in boccale da birra. E mi raccomando, comprare il vino per il pranzo, che scherziamo?
Mifermoacomprarequalsiasicosa in friulanda
Significa fare un taglio di vino.
L’ho scoperto a mie spese girando con gli energumeni di cui sopra.
Dice, devo comprare le sigarette.
Ok.
Le sigarette non si comprano dal tabaccaio, no, si comprano in un bar e vuoi fermarti senza bere una cosa?
Io, per dire, avevo bisogno del bagnoschiuma ma ho preferito star zitto, sai mai che mi facciano bere uno spritz anche in profumeria. Magari servito in comodo dispenser.
Le cantine della Friulandia
Bene, molto bene.
Il cibo della Friulandia
Roba leggera, che va giù facile. Tipo il frico (non vi dico cosa è, dovete provarlo) o tipo il salame cotto con aceto e cipolla. Se vi capita, andate qua http://www.masarotti.com. Fan tutto loro (ma tutto, non come certi agriturismi...), spendi niente (16 euro, ridi pagliaccio, ridi), e la zdaura (che lì ovviamente non si chiamerà così, ma che ne so io?) in cucina è sinomo di qualità e cortesia.

A parte le mie stronzate, grazie alla friulanda bionda che mi ha ospitato e ai friulandi che ci han fatto compagnia.

mercoledì, maggio 21, 2008

NOOOON SEI MAI STATO A PARIGIIIIII??????!!!!!!!!!!

Adesso sì.
Ok?
Temo di arrivare un filo lungo e che non vi serva una guida della città. Mi limiterò a dire che:
ho infine visto lo splendore delle parigine. nulla da dire. non è leggenda.
ho conosciuto un tunisino che mi ha spiegato come e quando una seggiola ti chiama a sé e ti costringe a portarla in giro per le strade.
ho conosciuto un parigino: sosteneva che in questo periodo le parigine si trombano facili. alla mia domanda, "cazzo fai qui a parlare con me allora?" ha risposto che lui a parigi ci vive e il fesso sono io che ci sto quattro giorni. 1-0 per lui.
ho visto il mio locale ideale. vende libri e vino, si chiama "la belle hortense". serve da bere una bimba adorabile, gonna lunga e larga, vita stretta, chioma elaborata. i libri però sono in francese e io non capisco una parola di francese. anche la bimba parla solo francese. intuite dei tre elementi del locale quale sia stato l'unico a capirmi (e che io capissi)? strano.
ho conosciuto un venditore d'arte di bassano del grappa. ha offerto a me e ai compari numero due bottiglie di vino. lui nel frattempo ne scoppiava diverse di champagne con suo fratello. due geni.
ho conosciuto un borseggiatore da metro. ho un messaggio per lui. mi hai preso solo i documenti e io sono riuscito a imbarcarmi con il badge del lavoro. puppami la fava, bastardo, e divertiti con la mia carta d'identità e la mia tessera sanitaria.

ok, solite foto sul fliccherone. son poche perché per mettere quelle del primo maggio ho esaurito i miei 100 mega mensili.

domenica, maggio 11, 2008

Sogni


Vi annuncio che dopo avere sognato nell'ordine:
di fare sesso con Sarah Jessica Parker (non esattamente nella mia top ten. Per carità, si può fare eh, ma in sogno...)
che mio padre cadeva da un palazzo di 14 piani (per chi fosse preoccupato, non è morto. non stava benissimo ma non è morto)
di trovarmi un alligatore (o un coccodrillo, boh) in casa al mio risveglio, coccodrillo che dopo poco spariva lasciando il posto a un tizio vestito da motociclista con cui ingaggiavo una lotta all'ultimo sangue (coccodrilli e motociclisti non rientrano nel novero delle mie fobie, sappiatelo)
di giocare a tennis con tal Monella, antica compagna di classe delle elemntari (sì, si chiama Monella anche nel mondo vero e no, negli spogliatoi non abbiamo poi fatto niente anche perché se la è prima mangiata un lupo (giuro))
di litigare furiosamente con Lucia (è un'amica) senza sapere esattamente perché e svegliarmi con un senso di colpa vero

dopo questa sequenza e considerato che almeno il doppio non li ricordo più, ho deciso che al mattino mi segno cosa ho sognato.
Vi saprò dire.
Ah, per una volta il video ha una connessione con il testo.
Ah2, se avete notato il ritorno di un elenco (non ricchissimo) di blog nella colonna di sinistra, la causa scatenante è questa. Non potevo esimermi dal linkare il blog che posta certe perle.
Ah3, tutte le psicologhe all'ascolto sono libere di dare un'interpretazione (che non sia "sei gay").

venerdì, maggio 09, 2008

La vita è sempre più ironica

Giurin giurello non è un post politico.
O meglio, di politica tratta ma non di steccati (di qua, di là, trallallà).
Ci sono due nuovi ministri che mi fan scompisciar dalle risate per l’ironia profonda della loro nomina. E questo mi fa pensare che davvero Berlusca sia più furbo di quel che sembra, tanta arguzia non era facile.
Il primo è quello di Calderoli. Ministro della Semplificazione. Non è nemmeno da spiegare. Se la spiego non fa ridere. Basta guardare una foto e associare la nomina. Cosa fa questo? E’ il ministro della semplificazione. Uh!*
Il secondo è la Carfagna alle Pari opportunità. Qui è evidente la presa per il culo per le donne da parte di chi assegna un posto del genere a una gran gnocca (o almeno, a me pare una presa per il culo per le donne, ma non lo sono per cui chiedo a voi). Non discuto le capacità della Mara, sia chiaro. Magari è bravissima. Dico solo, ti pare adatta a difendere le pari opportunità? Questa è nata già quattro passi avanti le altre, come cazzo fa a essere rappresentativa delle donne che vorrebbero pari opportunità rispetto agli uomini? Potevano darle la cultura? Scusa, invece che a Bondi, le davi la cultura e alle pari opportunità ci mettevi, cazzo ne so, Iva Zanicchi. Anche da un punto di vista culturale, rispetto a una poesia di Bondi, il culo della Carfagna è arte.

*Ringraziamo tutti insieme quel gran coglione del figlio di Gheddafi che ci ha praticamente obbligato a fare ministro questo troglodita. Caro Gheddi (lo chiamo così, non si può?), lo avrei fatto ministro pure io dopo la tua uscita. Cazzo vuoi? Decidi te i nostri ministri? Piano un passo che i nostri mali ce li troviamo da soli!

martedì, maggio 06, 2008

sicurezzarezzasicurezzasicusicurezzarezzasicurezza

Bologna: Questa notte partono le prime ronde di An in zona universitaria. Una dritta: se vi chiedono un sigaretta, vi prego, dategliela. Non che voglia fare paralleli eh, per carità, ma sapete come sono queste cose, meglio prevenire.

Torino: La sinistra boicotta la fiera del libro e brucia bandiere di israele in piazza. Israele, ebrei, libri, bruciare. Potevano direttamente bruciare i libri in piazza. Questa storia devo averla già letta da qualche parte. Non che voglia fare paralleli eh, lungi da me, ma sapete come sono queste cose, parti bruciando bandiere e finisci bruciando altro.

psdw: oh, mentre ci preoccupiamo di boicottare fiere del libro e fare ronde siamo sempre quelli con gli stipendi più bassi d'Europa, la popolazione più anziana, l'economia ferma. ssssssssshhhhhhhh, non ditelo a nessuno.

venerdì, maggio 02, 2008

1 maggio



Qualche foto della giornata. A tempo (sono in formato originale, quindi gli interessati se le possono scaricare).