martedì, ottobre 31, 2006

Aaattendere


Ancora niente.
Fate mo i bravi ancora un po'.

giovedì, ottobre 26, 2006

Niente da dire


Anzi, ne avrei mille da dire ma non ho tempo.
Tiè!

lunedì, ottobre 23, 2006

Che piano?

E mentre siamo qui che vomitiamo allegramente fango, mentre la Regione Sicilia paga un burocrate di merda amico di Cuffaro 1500 euro al giorno, mentre Putin (avendo letto repubblica) si affretta a dichiarare al mondo che la mafia è roba nostra (anzi, cosa nostra) e non loro, mentre in Iraq muoiono ormai più civili che sotto Saddam (lo ammetto, non mi aspettavo un risultato tanto positivo, bella George).
Dicevo?
Ah sì, mentre insomma il tardo impero va a rotoli, noi abbiamo tempo da perdere, io in particolare, perciò voglio rendervi partecipi di una mia quotidiana paranoia (si fa per dire, non prendetemi alla lettera, vi prego).
L'ascensore, altrimenti detto elevatore.
Non perché mi faccia paura. No. L'ascensore ha due poteri: uno, rovinarti la colazione ricacciandotela in gola, due farti perdere cinque preziosissimi minuti guardando uno stupido display che corre (magari).
In una mattinata tipo arrivi alla pista di decollo. Quattro ascensori fanno su e giù, su e giù scarrozzando gente per il palazzo. Sei quindi costretto a seguire 4 display, spesso ingannevoli e infidi, che ti illudono, ti blandiscono e poi si fermano all'ammezzato o dal quinto ricominciano a salire. Tu vedi 'sti cazzo di numeri, sai, umile, di essere uno 0 e aspetti speranzoso che uno di questi attrezzi decida di fermarsi al tuo livello, magari evitando di saltarti per scendere in garage.
Quando finalmente le porte di uno dei 4 mostri si aprono con il classico dlin dlon, hai finalmente accesso al mezzo che ti eleverà. Tu e altri 8, perchè ci ha messo tanto ad arrivare che l'atrio si è riempito di altri viaggiatori colmi di speranza.
All'interno dell'abitacolo ci si dispone tendenzialmente in cerchio, onde evitare di mostrare le terga a qualcuno e ci si appoggia agli specchi che in questo modo alle ore 7.45 sono già luridi. Tendenzialmente si sorride, per ragioni che al momento non saprei definire con esattezza.
Tutti spingono il loro pulsante e si può stare tranquilli che nessuno andrà oltre il tuo piano. Devi andare al nono? L'ascensore ha 8 passeggeri, tutti rigorosamente diretti ai piani inferiori al tuo. Ti attende un viaggio che è assimilabile alla tratta bologna-vignola in treno, sai di essere salito su uno di quegli espressi che quando il capostazione lo annuncia, il treno fa in tempo a partire e anche ad arrivare alla stazione dopo da quanto è lungo l'elenco delle fermate. Il tutto con l'aggravante per lo stomaco di un movimento costante della colazione. Ad ogni fermata, ad ogni ripartenza, potrai rigustare il cappuccio, i corn flakes o quel che sia. Se devi andare oltre il quindicesimo hai buone possibilità di riassaggiare anche la cena del giorno prima.
Ma non è finita. Perché se hai veramente sfiga, quella mattina arriva lo stronzo di corsa che proprio mentre la voce metallica annuncia "partenza salita" si butta dentro, impedendo alla porta di chiudersi. Il trafelato si scusa sorridendo: "emh, scusate" "si figuri, a che piano?" "l'ammezzato, grazie".
L'ammezzato?
Mi faccia capire, lei, maledetto imbecille, si è buttato dentro un ascensore pieno di gente rischiando di rimanere schiacciato tra le porte per non fare mezza rampa di scale? Nemmeno una rampa intera, mezza, perché capisce anche lei che l'han chiamato ammezzato per un motivo.
"Piano ammezzato" annuncia la voce.
"Buona giornata"
Eh, ottima.

mercoledì, ottobre 18, 2006

Habeas Corpus? No, grazie

27 maggio 1679: viene emanato l'Habeas Corpus Act in Inghilterra. In realtà principi similari si trovano sin dal 1300 in varie giurisdizioni. In generale, nel diritto anglosassone, con questa locuzione si fa riferimento all'ordine emesso da un giudice di portare un prigioniero al proprio cospetto.

settembre 2004: in seguito agli attentati dell'11 settembre e alla seguente dichiarazione di stato di emergenza da parte del Presidente degli USA, la Corte Suprema degli Stati Uniti è chiamata a pronunciarsi su tre diverse sentenze di corti distrettuali e di circuito. In sintesi, i provvedimenti adottati dal signor Bush avevano portato alla lesione di alcuni diritti fondamentali (riconosciuti dalla carta di ginevra) di prigionieri in nome dello stato di emergenza sopra citato. La Corte Suprema si pronuncia contro le sentenze precedenti e stabilisce che "uno stato di guerra non costituisce un assegno in bianco per il Presidente quando coinvolge il diritto di un cittadino" riaffermando il ruolo del giudiziario nel valutare la discrezionalità dello stesso per quanto riguarda la restrizione della libertà personale.

17 ottobre 2006: il Presidente degli USA, signor George W. Bush, firma una nuova legge per contrastare il terrorismo. Tra le altre mirabili novità, la negazione del habeas corpus per i prigionieri ai quali viene sostanzialmente impedito di fare ricorso a una corte federale per contestare una detenzione ritenuta ingiusta. Vengono poi convalidati gli interrogatori tramite "procedura alternativa", ovvero viene fornita carta bianca alla CIA per i suoi interrogatori segreti e senza garanzie. La notizia viene dal NY Times ma temo non vedrete l'articolo, serve l'iscrizione al sito. In Italia ho trovato solo il pezzo di repubblica. Ho cercato sul carlino ma stranamente non c'era nulla. Il corriere invece si limita a un trafiletto.

Oh, io di common law non so una cippa, ho scritto quel che ho capito, se sbaglio mi corigerete.

lunedì, ottobre 16, 2006

climax

Per tutti coloro che "sarebbe meglio venisse freddo così almeno saprei come vestirmi" e che si lagnano di un autunno spettacolo che ha visto 3 giorni di pioggia tra settembre e ottobre, questo è quello che vi auguro a breve (così sapete come vestirvi).Qui trovate invece il cognonometro di cui ha parlato con qualcuno.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Non mi somigghia pe'nniente


Se lo dice lei...
Per me le somiglia, voi che dite? (questa è un'attrice neozelandese da poco testimonial ONU)

Parlando d'altro, ieri mi sono imbattuto nell'orrido Vespa e nel suo circo di nani e ballerine. Argomento, le iene e la droga in parlamento. Ospiti in studio Castelli (pota, figa, negri, boia, schifo, vomito, terroni, comunisti), Capezzone (che cazzo avrai da ridere, imbecille?), Bocchino (che mi pare di non aver mai sentito parlare ma ammetto di aver ascoltato 8 minuti massimo), Rizzo, unochenonsochisia della Margherita e la Mussolini.
2 note:
- Il tizio del garante della privacy ha stroncato la trasmissione spiegando, con voce da prete ma con molta chiarezza, che il problema delle iene non è stato il servizio ma il modo in cui hanno rubato informazioni personali riguardanti la salute dell'individuo. Insomma, non ha importanza come usano i dati (se in maniera anonima o no) il punto è che il giornalista delle iene sa che, poniamo, Bocchino si fa di coca. Che non lo dica a nessuno non ha importanza, il grave è che lo sa lui. Sono perfettamente d'accordo col garante, se le iene volevano fare un'inchiesta potevano fare come il giornale crucco che si è messo a raccogliere la polvere nei cessi del parlamento europeo e ha trovato tracce di cocaina che fanno pensare ad un consumo di massa della stessa. Così non rubi dati a nessuno e fai una bella inchiesta sul problema della cocaina.
- Ma la Mussolini che cazzo vuole da noi? Non ha smesso un secondo di parlare. Gli altri nani si sono comportati in maniera piuttosto urbana. Perfino Castelli ha appoggiato la clava per un secondo e ha assunto sembianze vicine a quelle di un sapiens. Solo lei ha continuato ininterrottamente a sfrantumare i maroni tenendo un sottofondo fisso di borbottii incomprensibili. In questo modo, ovviamente, non ha sentito nulla di quello che dicevano gli altri e ha continuato a fare le stesse domande e a proporre le stesse tematiche, quando era già stato chiarito che le iene l'avevano fatta fuori dal vaso. Ma l'esilio? Ma confinarla dentro lo studio di bulli e pupe?

Oh, per diana, la fate st'interivsta o vi devo venire a prendere uno per uno?

parole, parole, parole

Ci sono termini, parole ed espressioni che danno un fastidio fisico. A volte suonano male, a volte vengono usate a pisello di labrador, altre ancora vengono ripetute fino a renderle vomitevoli.
Queste sono le mie parole odiate:
- Gentilmente. "Mi può fare un caffè, gentilmente". No, glielo faccio in maniera scortese, che dice? Ma soprattutto, come diavolo si fa un caffè gentilmente? Accarezzando la tazzina? Parlando alla Gaggia e raccontandole di un posto migliore in cui le macchine da caffè sono libere? Sei al bar, sono il barista, perché devi insinuare, con il tuo invito ad essere gentile, che io non sarei gentile se non opportunamente redarguito?
- Sgrillettare, scopicchiare, fare un limone e fioccare. Li metto insieme perché sono termini che mi hanno sempre tolto la voglia di fare quello che descrivono. Li trovo volgari, al limite dell'impronunciabile.
- Sa cosa le dico?. Per un motivo molto semplice. Se cominci così, stai per dirmi una stronzata.
- Genio e sregolatezza. Già sregolatezza suona male di suo. Se ci pensate, buttando lì parole a caso in modo dadaista (bella parola questa, invece) otterreste un risultato simile per durezza e scomodità di dizione (che so, garsgolluaz). Non contenti lo associamo a genio, creando un luogo comune falso e noioso quanto bulli e pupe.- Nella misura in cui. Vabbé, fa schifo, che c'è da spiegare?
- Attimino e in generale tutti i diminuitivi, accrescitivi e superlativi usati ad minchiam.
- Pseudo-quello che vi pare. Pseudointellettuale, pseudoletterato, pseudopsicologo, pseudoopinionista, pseudogenio, pseudoingegnere, pseudoartistoide (questo è uno pseudoaggravato). Viene dal greco mentire e viene utilizzato dalla scienza quando si trova davanti a un fenomeno che sembra una cosa, ma non lo è (pseudozampa, pseudomembrana). Comunemente viene utilizzato, in senso dispregiativo, da chi pensa di essere una cosa e vuole dimostrarlo negando che un altro lo sia (e bilbo baggins mi fa un soffione!). Non è chiaro eh? Voglio dire, per dare della testa di cazzo a uno, c'è bisogno di dimostrare che conosci il suffisso pseudo e che sai adattarlo a un termine a tuo piacimento? No. Lo fai solo se speri che l'ascoltatore ti reputi, a quel punto, una persona in grado di distinguere un vero pittore da uno pseudopittore (esempio).
- Onorevole e tutti i titoli. Guardare una tolc sciò è come osservare una cena del rotary. Onorevole Bocchino, Presidente Berlusconi (perché poi quando uno è stato presidente di qualcosa lo resta a vita?), Dottor Vespa, Cavalier Steek Huzzie. Ma che è? Da questo punto di vista onore agli anglossassoni che danno del mister a tutti e pace. Poi onorevoli, suvvia, onorevoli di cosa? Dipendenti, citando Beppe Grillo, mi pare più consono.
Bien. Ne avrei altre ma per ora possono bastare. A chi pensa che questa lista sia snob rispondo che non ha provato a valutare se ci siano parole che anche a lui danno fastidio. Magari non sono queste, sono altre. Magari odiano la parola "bebè", oppure la parola "giovani", cosa ne so. So per certo che anche voi odiate espressioni, termini o modi di dire.
Lo spazio qui sotto è fatto apposta.
State bene.

lunedì, ottobre 09, 2006

Tempo di elmetti

Ho raccolto un po' di notizie recenti.
Anna Politkovskaia è stata uccisa. Era una giornalista russa che scriveva su Novaya Gaseta, un quotidiano moscovita che, naturalmente, manco sapevo esistesse prima di questo episodio. Episodio significativo perché questa signora era una convinta oppositrice di Putin e della sua politica. Era rimasta una delle poche, pare, a raccontare quello che accade in Cecenia (dove i russi fanno un po' quel cazzo che pare loro) e ad accusare Putin per le politiche economiche folli messe in atto dal "judoca".
Questa storia è triste per varie ragioni. Perché dimostra che la democrazia non è arrivata nemmeno un po' in russia, perché dimostra che la democrazia puzza molto anche da noi (se è vero che i capi di stato europei fanno a gara per mostrarsi grandi amici di Putin e mai una volta che ne condannino le politiche da Zar) e poi perché ci rammenta che il secondo "blocco" di armi più importante, per dimensioni e potenziale distruttivo, del mondo è in mano a un ex spia del KGB che mi pare si possa definire, con un complimento, un criminale.
Per consolarci, possiamo riflettere sul fatto che il primo Paese al mondo per le armi (con tipo il 60% delle armi esistenti) è invece guidato da una scimmia antropomorfa che ha rischiato di morire mangiando arachidi durante una partita di football.
Nel frattempo si sta armando anche la Corea del Nord, che ha portato a termine i suoi primi test nucleari e si va ad affiancare a Cina, India e Iran. La scimmia di cui sopra ha definito questi test inaccettabili. Premesso che preferirei che i nord coreani non avessero proprio nessuna cazzo di bomba, qualcuno mi spiega in base a quale principio un nord coreano deve trovare accettabile che gli americani tengano un potenziale in armi utile a demolire giove e invece noi ci incazziamo subito e gridiamo al non rispetto delle regole del giochino se questi provano a far scoppiare anche loro qualche atollo?
La domanda che mi pongo, considerati i vari frammenti raccolti in giornata, è: quali probabilità abbiamo di non vedere prima di morire (subito prima, nel caso) un bel fungone che si alza vicino a casa?
State benone.

p.s.
c'è sempre l'intervistona, non dimenticate.

lunedì, ottobre 02, 2006

Eppi dei! Oh eppi dei!

Grazie alla momi. Che ventotto anni fa ha fatto la sua bella fatica. Mi ha portato a spasso per quei nove mesi e poi mi ha sparato su questa palla. Oggi auguri e complimenti andrebbero fatti più a lei che a me. Io non ho fatto grandi sforzi o almeno non lo ricordo.
Grazie al papone perché sì.
Grazie agli amici bolognoidi di sempre, perché se non ci si è ancora stancati qualcosa vorrà pure dire.
Grazie alle amiche di ovunque, che sono una meraviglia.
Grazie alle donne che mi hanno più o meno sopportato, anche a quelle che poi non mi hanno sopportato più.
Grazie a chi mi fa gli auguri, a chi me li ha fatti per prima nella notte con la canzoncina e tutto, a chi li ha fatti appena sveglio, a chi me li farà tardissimo e a chi non me li farà perché, come faccio sempre io, si è dimenticato.
Grazie a Dio che ha fatto bene ogni cosa.

Avvisi ai naviganti:
Ho aggiunto la sezione obbligatoria per tutti "prove per i blogganti" (nella sidebar, qui a destra) che comincia con la promessa Intervistona. Prendetevi pure tempo, è lunga, ma fatela, maledetti.