sabato, gennaio 26, 2008

Napo Orso Capo

Guzzanti profeta:

Alle prossime elezioni voterò Napo Orso Capo (per capire dovete guardare il video).
Questa è una dichiarazione di voto. Spero che nessuno di voi mi sputi, se invece mi date del pezzo di merda mi limiterò a fare specchio riflesso invitandovi a buttarvi nel cesso.
Napo Orso Capo mi pare la soluzione, candidato credibile, persona seria, prenderà sulle spalle i problemi di questo paese (rigorosamente minuscolo).
Non faccio la gag. Prenderò la mia scheda e ci scriverò sopra bello in grande Napo Orso Capo. Rinunciando a un mio diritto ma compiendo un mio dovere. Semplicemente non posso più essere complice di una burattinata che non sento più mia. E anche se puzza di rosicata, vi prego di credermi (vi prego un cazzo, se mi credete bene se no importa sega) quando dico che non è questione di chi cade, chi sale, chi scende, chi salta. E' questione di riconoscersi in una comunità o no.
Nel '91, battiato cantava:
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.


Rinunciando ad attendere la primavera, trasformerei quel "povera patria" in un meno poetico ma pratico "w la figa".
Ora vado, mi han detto che al grande fratello è entrato un trans, non posso perdere questo evento.

lunedì, gennaio 21, 2008

Nottata inquieta

Maremma tremota.
Ho dormito poco e male, ho sognato un sacco di roba poco gradevole e non è la prima volta, nell'ultima settimana.
Che palle.
Il post comincia male, sembra quasi uno di quei blog che mi sono sempre imposto di evitare. Quelli in cui uno racconta la sua vita. Non so se rendo l'idea. Non che ci sia niente di male, solo non lo volevo fare io, che se ho dormito male, in linea di massima, suppongo fregherà poco a tutti.
Questo meraviglioso cappello altro non è che un motivo stupido per mettere su sto pezzo con cui mi sono consolato questa mattina e che, benché sia tutto meno che recente, trovo molto divertente. Soprattutto il testo. E la barba del tizio.

Thou shalt not steal if there is direct victim.
Thou shalt not worship pop idols or follow lost prophets.
Thou shalt not take the names of Johnny Cash, Joe Strummer, Johnny Hartman, Desmond Decker, Jim Morrison, Jimi Hendrix or Syd Barrett in vain.
Thou shalt not think any male over the age of 30 that plays with a child that is not their own is a pedophile - Some people are just nice.
Thou shalt not read NME.
Thou shalt not stop likin' a band just 'cause they’ve 'come popular.
Thou shalt not question Stephen Fry.
Thou shalt not judge a book by its cover.
Thou shalt not judge Lethal Weapon by Danny Glover.
Thou shalt not buy Coca-Cola products, thou shalt not buy Nestle products.
Thou shalt not go into the woods with your boyfriend’s best friend, take drugs and cheat on him.
Thou shalt not fall in love so easily.
Thou shalt not use poetry, art or music to get into girls’ pants - use it to get into their heads.
Thou shalt not watch Hollyoaks.
Thou shalt not attend an open mic and leave as soon as you done your shitty little poem or song, you self-righteous prick.
Thou shalt not return to the same club or bar week in, week out, just ’cause you once saw a girl there that you fancied but you’re never gonna fucking talk to.

Thou shalt not put musicians and recording artists on ridiculous pedestals no matter how great they are or were.
The Beatles - Were just a band.
Led Zepplin - Just a band.
The Beach Boys - Just a band.
The Sex Pistols - Just a band.
The Clash - Just a band.
Crass - Just a band.
Minor Threat - Just a band.
The Cure - Were just a band.
The Smiths - Just a band.
Nirvana - Just a band.
The Pixies - Just a band.
Oasis - Just a band.
Radiohead - They're just a band.
Bloc Party - Just a band.
The Arctic Monkeys - Just a band.
The Next Big Thing - Just a band!

Thou shalt give equal worth to tragedies that occur in non-English speaking countries as to those that occur in English speaking countries.
Thou shalt remember that guns, bitches and bling were never part of the four elements and never will be.
Thou shalt not make repetitive generic music, thou shalt not make repetitive generic music, thou shalt not make repetitive generic music, thou shalt not make repetitive generic music.
Thou shalt not pimp my ride.
Thou shalt not scream if you wanna go faster.
Thou shalt not move to the sound of the wickedness.
Thou shalt not make some noise for Detroit.
When I say “Hey” thou shalt not say “Ho.”
When I say “Hip” thou shalt not say “Hop.”
When I say, he say, she say, we say, make some noise - kill me.

[Ah, forgot where I was, hang on]

Thou shalt not quote Me Happy.
Thou shalt not shake it like a Polaroid picture.
Thou shalt not wish your girlfriend was a freak like me.
Thou shalt spell the word “Phoenix” P-H-E-O-N-I-X, not P-H-O-E-N-I-X, regardless of what the Oxford English Dictionary tells you.
Thou shalt not express your shock at the fact that Sharon got off with Brad at club last night by saying “Is it.”
Thou shalt think for yourselves.

And thou shalt always, thou shalt always... kill.


Ciò detto, voglio riprendere una discussione a cui ho preso parte (strano) sabato sera.
Si parlava di donne italiane e di come le italiane la darebbero meno delle straniere. Lascio a più esperti di me eventuali argomentazioni (avendola io ricevuta solo da italiane mi sembrerebbe assai poco elegante lamentarmi pure). Mi permetto di insinuare solo un dubbio (suggeritomi). Tipicamente il bolognese parla delle bolognesi come di "fighe di legno" ed esalta le doti di ferraresi o modenesi. Altrettanto tipicamente un mio amico di Modena sostiene convinto che le modenesi sono impossibili da approcciare. Per non parlare di vecchi amico di Verona che si diceva estremamente soddisfatto delle donne di Bologna e schifato dalla pudicizia delle venete (ahahahahah). Allargando il discorso ai paesi stranieri, proprio ieri sera ascoltavo il racconto di una fanciulla anglosassone che da qualche tempo esce con un italiano, pare si piacciano, ma lei vuole aspettare. Crollano miti e leggende. Una rondella non farà mai primavera, direte voi. Però, però. Mah. Boh. Io tutte ste pudiche mica le vedo. Dice, ma non è che ti veda molto sul pezzo di recente (e pure non di recente). Sì, eh, lo so. Ma mica penso sia colpa loro.

giovedì, gennaio 17, 2008

Libreria

Come qualcuno ha notato ho scoperto un sito figata.
Si chiama www.anobii.com e dà in pratica la possibilità di catalogare i propri libri. La figata sta nel fatto che basta inserire il titolo o il codice a barre del libro e lui (o lei, non so se anobii sia fio o fia) lo trova con copertina, numero di altri iscritti che lo posseggono, cazzi e mazzi. Sulla base della libreria puoi trovare gente che ha gusti simili ai tuoi (ti dà il grado di compatibilità su scala percentuale) e stanare nuovi libri da leggere. Simpatico insomma.
Per i fighetti con un blog c'è anche 'sto simpatico finestrello con 5 libri presi a caso dalla mia libreria. Tra un po' cambierò impostazioni e nella finestrella capiteranno solo i libri aggiunti di recente. Il mio indirizzo è www.anobii.com/people/wolando/ e comunque basta cliccare o sul titolo "libreria" nella colonna qui di lato o su "see my bookshelf" (che avrei voluto mettere in italiano ma non ho ancora trovato il modo, maledetti figli di albione).
Non ho intenzione di catalogare tutti i libri che ho letto ma solo quelli che posseggo (quindi mica tanti, farò in fretta). Un po' perché molti di quelli letti da biblioteca non me li ricordo, un po' perché così se qualcuno ne vuole uno in prestito me lo può chiedere (non il ciama). Ah, nella libreria i libri son pure "votati" con stelline da 1 a 4. Prima che qualcuno mi insulti, sì, ho dato 1 stellina siddharta.
Bah, una fotina la mettiamo anche oggi, che già sto post è noioso.

lunedì, gennaio 14, 2008

Wolly penelope

Il tempo passa, le mamme invecchiano e, soprattutto, i metabolismi peggiorano. Prima magnavi come un porco, bevevi come una spugna e poi andavi a giocare al campetto con 38 gradi. Ora meno. Ma fin qui non è che si sia detto molto. Dato di fatto piuttosto noioso, degno di un tg2 costume e società. Le risposte a questo inevitabile cedimento possono essere diverse.
1) Resa incondizionata. Mollo il colpo, prendo peso, spero di trovare una donna che apprezzi particolarmente il mio lato spirituale.
2) Mangio meno e bevo meno. Modello ascetico, di sicuro successo ma che potrebbe spingermi ad un certo grado di nervosismo. Già non sono noto per il mio carattere morbido. Vediamo di non peggiorare ulteriormente le cose.
3) Mangio normale ma smetto di bere. Ahahahahah. Simpatico che sono. La prossima.
4) Continuo a bere ma mangio solo ed esclusivamente cose leggerissime, con massimo mezza caloria. Tipo il polistirolo. Già più fattibile ma poco credibile anche questa, se non altro per la gente con cui giro.
5) Continuo a mangiare e bere normalmente ma mi schianto di attività fisica. Modello Penelope, di giorno ricostruisco la condizione fisica che poi la notte demolisco. In un circolo viziato e vizioso (è il caso di dirlo) senza termine. Un filo avvilente vista in quest'ottica. In pratica un criceto sulla ruota.

ps
letì, l'hai capita la foto stavolta?

martedì, gennaio 08, 2008

Cen-to! Cen-to! Cen-to!

Questo è il centesimo post del blog. Lo si festeggia in un buon momento di forma, con un aumento notevole di contatti dopo i periodi bui del 2007. Il tutto cominciava raccontando il viaggio a Barcellona. E cominciava con un tentativo discutibile di buttarla su uno stile mezzo narrativo mezzo ironico. Per fortuna è durata poco e l'ho buttata in vacca presto.
Per celebrare il centesimo anniversario abdicherò a una mia antica battaglia. La lotta all'esterofilia tipica italiana e la difesa dei pochi pregi rimasti. Mi son rotto il cazzo. Pur considerando ancora la spagna un'italia senza mafia (e quindi non così figa come me la raccontano), devo ammettere che l'Italia mi ha veramente rotto i coglioni. Anzi, mi han rotto i coglioni gli italiani. Basta, gliela dò su, muoia l'italiano nella sua immondizia.
Ecchettitrovo nel giorno dell'abiura?
L'autorevole The Times pubblica un articolo dal titolo inequivocabile, Mamma's boys. Un pezzo che vi invito a leggere, soprattutto nella sua parte conclusiva, quella che presenta uno splendido test rivolto alle donne inglesi per capire "quanto sia italiano" il loro uomo. L'aggettivo italiano è scherzosamente usato come un insulto, in pratica.
Chiariamo un punto, un anno fa avrei usato questo pezzo imbarazzante (pubblicato da una testata tra le più seriose al mondo) per dimostrare che se non siamo messi male, non è che altrove siano messi meglio. L'intera "inchiesta" si basa su una serie di luoghi comuni ridicoli, con annessa teoria secondo la quale l'uomo italiano si sentirebbe un essere superiore, nato per vincere, solo perché glielo ha detto la mamma. Uno dei pezzi più brillanti è quello in cui si cerca di dimostrare che il modello dell'uomo italiano è ancora Mastroianni. Interessante, vorrei chiedere a un centinaio di nati dopo l'82 per vedere se sanno chi cazzo è Mastroianni. A condire il tutto, vi prego di notare la chicca conclusiva, con un commento di tale Billy Bisjak da Trieste, il quale spiega che Capello (presentato come unico esempio positivo di uomo italiano dall'articolo, e tanto basterebbe a liquidare il tutto come balla ecocompatibile non riciclabile) non è italiano perché di Gorizia, quindi nato al confine (il ragionamento non fa una piega, bravo Billy di Trieste).
Bene, alla luce della mia nuova religione, mi sento di appoggiare in toto l'ottimo Richard Owen. Pagliacci siamo, pagliacci ci meritiamo di essere considerati. Persino da quelle merde (simpaticamente parlando) degli inglesi. Anzi, se mi leggi e sei italiano, fai una bella cosa, vattene affanculo (se sei italiana ti do ancora un minimo di margine, sono troppo sensibile al lato estetico della vita).

venerdì, gennaio 04, 2008

duemilaeotto


Puntuale come un volo Alitalia, eccomi qui.
Prima del post vero e proprio, due cose.
Primo, grazie alla complimentosa dall'India. Tanta roba non me l'aveva detta mai nessuno. Solo, per carità, non mi investire di tante "responsabilità" primo obiettivo di questo spazio è il cazzeggio. A costo di deludere l'ennesima donna, non sono davvero quel divulgatore che descrivi.
Secondo, piccolo chiarimento sul post precedente (lo so, non avete letto lamentele di sorta, ma io so che qualcosa non si era capito). Il riferimento alla cena di merda, posto di merda, gente di merda era alla lumiera. Per diana, mi pareva chiaro, la frase era "siamo disposti a eccetera eccetera", un'ipotetica, nel senso che si era pronti a. Che poi non si sia fatto non cambia il concetto. Più in generale, trattavasi di piccola riflessione sulle priorità diverse che ognuno di noi ha nella vita. Per me è pazzo un tizio che spende 200 euro per dormire una sera venezia, per lui sono pazzo io che ne spendo 30 per comprare una bottiglia di vino. Nessun giudizio, avevo preso esempi a cazzo di vita vissuta. La riflessione (me cojons) non era sulla quantità di denaro a disposizione, era sul modo diverso con cui ognuno tende a usare quello che ha.
Chiarito ciò, è tempo di propositi per il nuovo anno (grazie al buon gregorio che ha inventato sto calendario, ogni 365 giorni tocca. lo avesse fatto di 4763 giorni non sarebbe stato meglio?). I miei:
- Trovare un centro di gravità permanente (se è gnocca, meglio)
- Bere di meno o di più (mi lascio la possibilità di decidere in seguito)
- Non prendere mai più il raffreddore
- Trovarmi un lavoro vero che non mi lasci il tempo di scrivere minchiate sul blog
- Finire "Underworld" di De Lillo che staziona sulla scrivamia (suzi, non è un errore, è voluto) da alcuni mesi, calpestato da altre letture meno pallose
- Dormire di più
- Visitare Istanbul
- Trovare il modo di farvi scrivere in quei maledetti commenti invece di dirmi a voce quello che pensate.

Ah, il mio capodanno è stato molto divertente, ringrazio molto le mie ospiti (per chi non lo sapesse mi sono autoinvitato a una cena e ai seguenti festeggiamenti) e mi scuso con quelli che non ho visto, salutato o augurato.
ps
la foto possono capirla solo bolognesi e trapiantati da almeno 5 anni