giovedì, novembre 13, 2008
Lacrime nella pioggia
Cielo blade runner qui nella turrita.
E mentre respiro acqua oppresso da 'sto cielo alla ghisa mi vien da pensare a quelle 600/700 donne che l'han puppato a cassano.
E subito dopo due considerazioni. Una, 6-700 è un bel sbagliare. Voglio vedere voi dimenticarvi un centinaio di trombate.
"Oh bimbo, me te quante donne hai avuto?"
"Deh, non ricordo esattamente, tra le 7 e le -93"
Due. Le pagava, vero? Dai, le pagava. Dice che lui è come Michael Douglas. Vabbè, ma finché uno è Michael Douglas gli altri sopportano. Sai, è Michael Douglas. Cassano è meno accettabile, convenite con me.
Fatte queste due considerazioni l'independent mi viene in soccorso con un pezzo meraviglioso (e che un po' dedico alla Ila) dedicato alla genialità degli scienziati. Che a questo giro hanno scoperto che piangere fa bene.
Quindi, se non vi scoccia, vado a farmi un piantino con il mio amico allegrone Rutger Heuer. Poi non so che programmi ci sono, sento da lui che preferisce fare.
venerdì, ottobre 03, 2008
Roberto Cavalli afferma
Alitalia: "Quando penso a Cavalli, mi vergogno di essere italiana"
Varenne: "Quando penso a Cavalli e ad Alitalia, mi vergogno di essere un cavallo italiano"
lunedì, settembre 22, 2008
Domande (che si aspettano risposte)
Quelli dietro ridono con loro o di loro?
Ma voi lo sapevate che tutti quei tizi che puliscono le strade di notte quando voi vi aggirate breschi marci cercando un posto per pisciare sono in realtà piloti dell'aeronautica?
Almeno avranno abbattuto qualche boeing di altre compagnie europee in modo da risollevare le sorti di Alitalia?
martedì, luglio 29, 2008
L'intervista che vorrei leggere
Arrivano nuovi campioni e ogni giornalista locale prepara penna e tacccccuino a si presenta per la prima intervista.
Un film già visto, con risposte preparate dagli addetti stampa (e spesso domande preparate dagli addetti stampa).
L'intervista vera al nuovo straniero cellò io, in esclusiva.

E’ appena sbarcato in Italia è già non vede l’ora di cominciare a lavorare e tuffarsi in questa nuova avventura. Klaus Uros Puppalvsky, per tutti ‘Ngoia, come è stato arrivare qui a Bologna?
“Ma, veramente non fosse stato per il mio agente che mi ha svegliato e trascinato qui, sarei ancora sotto pompa con quella tipa che ieri sera mi ha chiesto l’autografo. Comunque direi che la città fa abbastanza cagare. Ma temevo pure peggio. Ho visto che avete le macchine e non girate a cavallo.”
Tu sei un giocatore che fa della fantasia il suo miglior pregio, qual’è la ricetta di ‘Ngoia per il successo?
“Guarda, a me importa sega di difendere, però pare che faccia gran moda dire che le cose importanti sono la difesa e il gioco di squadra. In linea di massima in campo faccio poi quel cazzo che mi pare, anche perché gli altri mona di ‘sta squadraccia son veramente tristi”.
Insomma, un progetto intrigante, con tanti giovani e tante scommesse?
“Più che intrigante lo definirei una merda. Un sacco di pippe spacciate per possibili campioni.”
Perché hai scelto di ripartire da Bologna?
“Perché nessun’altro mi offriva un contratto, se no col cazzo che mi infognavo in ‘sto postaccio senza un night decente”
Il tuo rapporto con il pubblico? A Bologna il pubblico è molto esigente.
“Ahahahahah, c’han poco da essere esigenti ‘sti quattro straccioni. Comunque vi prometto che mi batterò il petto e dedicherò ogni vittoria al pubblico, così son contenti, ‘sti lobotomizzati. Ahahahah”
Coach Tristavecchi crede in te. Sei pronto a ricambiare la fiducia.
“No”
Qui trovi un nuovo capitano, Pipparelli, pensi ci sarà affiatamento.
“Non ho idea di chi sia costui. Capitano una sega, si fa quel che dico io.”
Il tuo primo impatto con la cucina italiana.
"Non saprei, per ora ho sempre e solo mangiato da macdonald. Magari se capita proverò anche questi famosi spaghetti alla bologneisa."
Cosa senti di poter promettere ai tuoi tifosi?
“Tromberò ogni cosa che mi passerà vicino, mi berrò tutto, sputtanerò i soldi dei vostri abbonamenti”
venerdì, giugno 20, 2008
Questa mattina mi son svegliato

Dicevo, mi son svegliato con alcuni interrogativi importantissimi che prestamente vi presento.
- Angelia Jolie che diavolo vuole da noi? Ok, belle poppe, ma che ci frega di quante pistole ha, quanti bambini adotta e che ne pensa di Obama?
- Ma a voi scandalizza così tanto che Asia Argento baci un rotweiller? O siamo tutti semplicemente preoccupati per il rotweiller?
- Perché quando lA miA capA non c'è e il mio responsabile diventa IL sopracapO (praticamente un cappello) tutto quello che faccio va improvvisamente bene al primo colpo?
- Perché oggi il cielo non è azzurro come ieri? Mi piaceva ieri. E ai muri rossi e gialli di bologna dona l'azzurro.
- Ma dite che anche io se mi sposo una troia specializzata in soffioni poi ho tutta 'sta gente che mi fa le foto, vuol venire al mio matrimonio e mi fa i complimenti perché giro in ciabatte?
- Lo sapevate che gli inglesi chiamano i bamboccioni babylosers? I'm a babyloser, so why don't you kill me?
venerdì, giugno 13, 2008
Bimbe in biga

Capisco siano affermazioni un po’ forti, buttate lì il venerdì, senza preavviso.
La conclusione cui sono giunto arriva dopo anni di studio e su un campione vastissimo, naturalmente.
E su prove scientifiche, che vi credete.
Per prima cosa, la donna in biga svetta sulla donna in scooter e su quella in auto. Le guarda dall’alto al basso. Fino a quando non incrocia la donna a cavallo è dominatrice assoluta (certo, c’è la donna in suv, ma quella preferirei dimenticarla, se non vi scoccia).
La donna in biga non ha l’espressione tipica della scooterista (miodiocosacifaccioqui, mioddiocosacifaccioqui, miodddddddiocosacifaccioqui) e nemmeno quella tipica dell’automobilista (vi uccido tutti, meeeeeeeeeerde!).
La donna in biga si muove. E un corpo in movimento è più elegante di uno fermo. In più la pedalata alle donne viene bene. Decisamente più bella da vedere di quella della braga che tende a ingobbirsi sui pedali manco fosse al tour de france. Al contrario la donna in scooter si siede - immobile e rigida come la sfinge - in punta di sella, si attacca col naso al parabrezza, guarda solo ed esclusivamente avanti e dà la netta sensazione di potersi schiantare nei prossimi 4barra5 secondi. La donna in auto non la conto nemmeno, non si può essere eleganti stando seduti ad altezza suolo (per la donna con suv ci sarebbe un capitolo apposito da aprire ma poi dicono che son ripetitivo).
La donna in biga lascia al vento la possibilità di giocare con i suoi capelli. La donna in scooter li infila sotto un enorme casco momo design e male che vada ci piazza due orecchie da maiale sopra. La donna in auto si strappa i capelli a ogni semaforo, incazzata coma una mangusta.
La donna in biga difficilmente può uccidere. La donna in scooter potrebbe farlo inavvertitamente, la donna in auto ci prova deliberatamente ogni giorno.
La bimba in biga è meglio.
Ps
Sì, lo so, è una storiella murata di luoghi comuni.
Ppss
La foto è di iannipis. Se non sai chi è iannipis, è questo qui www.flickr.com/photos/davidej
Pppsss
Naturalmente tutte le lettrici di questo blog sono le eccezioni che confermano la regola e in nessun modo si devono sentire chiamate in causa perché non mi rivolgo affatto a loro che so bene essere eleganti splendide meravigliose e corrette alla guida di qualsiasi mezzo fosse esso bici auto suv moto scooter trattore boeing camion dell'autospurghi tutti sappiamo che esse manterrebbero e mantengono stile impeccabile classe innata comportamento esemplare e io non potrei far altro che stupire di fronte a cotanta grazia così meravigliosamente calibrata in corpi tanto ammirevoli e ammirati.
martedì, aprile 17, 2007
Axl

Non so voi, io li ascoltavo. Mi ricordo anche che l'Axl era considerato icona sexy non indifferente, un bello e dannato di quelli idolatrati, del calibro "speriamo che al concerto mi sputi, me ne vanterei con le amiche per anni".
Ora, a distanza di qualche anno, mi capita di rivedere le scene dei loro concerti e per darvi una pallida idea vi ripropongo questo par di foto.
Ma quanto porcamuccaimpestata erano ridicoli 'sti tizi?
Andatevi a riguardare qualche foto di Cobain, non è che faccia ridere. Certo, la camiciona e il maglione sbrindellosi sono passati e morti, però non vi scappa da ridere a guardarlo. Ma questi, li vedete? Come cazzo son vestiti? Ma cosa son quei bulbi orridi? E la mutanda aderente del gran figo? E poi che non vedete come si muoveva.
Il tutto solo per dire, ma che schifo di idoli avevamo da cinni?

martedì, novembre 28, 2006
Vendetta

Ah, la vendetta, regolare un torto subito, in alcuni casi attraverso la legge del taglione (occhio per occhio), molto più spesso attraverso la legge del supersize taglione (una dozzina di occhi per occhio). Kill Bill e Old Boy hanno sublimato (era un bel pezzo che volevo utilizzare questo termine) l'idea di vendetta azzerando tutto il resto dai loro film, ma la realtà è che se togliamo il diritto di vendetta ai protagonisti americani perdiamo la metà dei film sul mercato, da Batman a Sleeper.
Vediamo come funziona di solito.
Due genitori vengono uccisi, oppure un genitore viene ucciso (in questo caso l'altro genitore è morto qualche hanno prima per un incidente imbrobabile, tipo è caduto da un ponte cercando di salvare una comitiva di bambine delle elementari che rischiava di essere colpita da un meteorite).
Il criminale, che è generalmente un attore di 50-60 anni truccato da ventenne con baffi, trucco per gli occhi e altre amenità, fa invariabilmente l'errore gravissimo di lasciare il bambino vivo o, in alternativa, di non controllare sotto il letto (cazzo, guardaci sotto quel letto, se entri in una camera piena di orsacchiotti e non trovi nessuno è improbabile che non ci sia nessuno, dove vuoi che sia andato il cinno di 8 anni, a ballare con gli amici?). Già a questo punto verrebbe da chiedersi come farà il regista a sostenere la presunta genialità malvagia di 'sto tizio che non pensa all'eventualità che il cinno glielo metta, prima o poi, in quel posto.
Questa scena infatti dura in media 2 minuti (8 se il film è di John Woo, perché sarà tutta al rallentatore e girata su moto da corsa che corrono sui bordi del gran canyon). A questo punto viene finalmente svelato perché il Nicholson o il Defoe di turno è stato truccato come una puttana per sembrare giovanissimo (con scarso successo). Perché il film è ambientato 20 anni dopo, quando il giovane criminale esuberante è diventato un boss e lo sbarbo salvatosi per miracolo un aitante biondino incazzato come una pantera e che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
Ma non è solo incazzato come una biscia, ha anche un piano complicatissimo, studiato negli ultimi 20 anni, per vendicare la morte dei genitori. Unica via, uccidere il cattivo. Spontanee sorgono alcune domande:
1) Il bambino si trova solo al mondo, per venti anni non fa altro che preparare sta vendetta, come campa da lì al momento topico? E dove ha trovato i soldi per comprare tutti quegli attrezzi complicatissimi che usa per realizzare il suo piano.
2) Il bambino non piange mai. Quindi è evidente che è un duro che dei genitori se ne frega. Ma perché un bambino cui non frega palesemente nulla dei genitori decide di dedicare la propria vita all'annientamento di uno che manco sa chi cazzo sia?
3) Ma perché 'sto criminale non muore mai prima? Parliamo di uno che vive pericolosamente, giusto? Vi immaginate che spettacolo, il cinno cresciuto prepara il piano, è pronto per il gran momento arriva nella tana del boss e trova solo il classico sgherro nero di 2,10 metri che frigna come un vitello e gli confida che il capo è morto soffocato da una nocciolina americana. Primo piano del giovane eroe deluso, dissolvenza, titoli di coda. Bellissimo.
4) Come è possibile che il cattivo si ricordi sempre (e dico sempre) del bambino? Avrà ucciso 7-800 persone solo nel tempo del film, come cazzo fa a ricordarsi del moccioso?
5) Mi rifiuto di credere che uno che dedica la propria vita ad architettare un piano complicatissimo per uccidere un boss della mala possa trovare anche il tempo di fare della figa. Magari pure la figlia del boss che non è cattiva ma vittima di un padre crudele (lei in genere ha un cuore tenero, un gatto e dipinge(lei, non il gatto)). Mi rifiuto.
6) Il nostro eroe, si è reso conto che per arrivare a vendicare i suoi genitori in media uccide 76 persone a parente, con una media che farebbe impallidire i nazisti? Ok, glielo concedo, in genere riesce sempre a salvare, con sprezzo del pericolo, uno di quei bambini idioti, tipici degli Stati Uniti, che attraversano le strade in triciclo, però il conto non è comunque pari. Eccheccazzo, se ognuno dei cinni lasciati orfani da questi eroi vendicatori decidesse di vendicarsi a sua volta, al mondo rimarrebbero sì e no una decina di persone.
7) Ma se dopo che ti hanno ucciso i genitori vai dallo psicologo, non passa meglio e con meno fatica?
8) E dopo che hai fatto tutto 'sto casino, che cazzo fai per il resto della vita? Non mi vorrai far credere che ti sposi con la gran topa che hai conquistato, fai dei figli e vivi felice e contento? Eh no! Non lo puoi fare! Intanto non sai fare nulla, quindi non vedo che mestiere potresti cominciare (lo dicevo io che era meglio andare a scuola, altro che piano perfetto), poi ti ricordo quel centinaio di orfani che hai lasciato in giro...
sabato, settembre 02, 2006
Lunga vita al riccio

Voci false e tendenziose mi vorrebbero nemico degli animali. Per dimostrare quanto sia falso questo pregiudizio nei miei confronti vi parlerò di un animale che mi sta particolarmente a cuore.
Il riccio.
Il riccio è un animale cazzuto. E soprattutto è un animale nostro. Intendo, un riccio in vita vostra lo avrete visto pure voi, no? Magari spiaccicato per strada, però lo avete visto! E chi si preoccupa del riccio? Nessuno. Tutti dietro a quel ciccione fighetto del panda che vive dall'altra parte del globo. Ci pensi il Wung Wung Effe a quello scoreggione cinese viziato!
Ma torniamo al riccio. Avete mai sentito un riccio lamentarsi perché è finito il suo cibo preferito? Io mai. Lui è il classico tipo che dove lo porti a mangiare mangia. Insetti alla griglia (ma anche crudi), serpentelli, rane, va tutto bene. E si impezza pure la cameriera e la cuoca riempiendole di complimenti per la meravigliosa cucina. E poi le tromba, ovviamente, o non si direbbe "scopare come ricci" (avete mai sentito dire "ho scopato come una panda"? No, mica tromba mai quel pirla).
E l'habitat, vogliamo parlare dell'habitat? Vive in posti che "qui erano tutta campagna" ma adesso col cazzo. Gli hanno demolito chilometri di boschi, hanno costruito fabbriche e strade. Ha mai preteso lui 150mila chilometri quadrati coltivati a bambù? No, infatti qualche giorno fa ne ho trovato uno in cortile (da lì l'ispirazione per questa roba che scrivo. Volevo addomesticarlo e farne un riccio da difesa, poi l'ho lasciato dove era). Lui aveva i suoi percorsi abituali e noi li abbiamo tagliati con le nostre strade percorse da missili terra aria che li stirano con notevole regolarità. Eppure nessuno ha pensato di fare delle strisce pedonali per ricci. E se domani metto sotto un riccio nessuno fa una piega. Se però metto sotto un panda, scommetti che ne viene fuori un casino, io divento un mostro da copertina e Bono Vox scrive una canzone dal titotlo Poor Pure Panda?
Bah, che mondo di merda.
Ma il riccio va avanti per la sua strada. Lunga vita al riccio (fanculo al panda).
mercoledì, giugno 28, 2006
Liberté per i motoriné

Ieri sera mi recai in quel di Casalecchio nel Reno con lo scooter.
E fin qui, odo lontani chissenefrega tonanti.
Sono stato a Casalecchio, dicevo, e a un semaforo mi sono trovato affiancato a due classici truzzi in scooter. Avete presente il quattordicenne che ha smaragliato alla morte il suo sr? Li ho guardati e ho notato l'orgoglio tipico di chi pensa di avere creato un capolavoro della tecnica.
Per guadagnare 0,2 km/h sarebbe disposto a sostituire la carena con una in fibra di carbonio che costa 7mila euro. La marmitta è rigorosamente rovesciata, se compie un paio di giri su sé stessa meglio ancora. Adesivi dai colori più improbabili urlano dai fianchi del mezzo avvenieristico nomi che tutti conosciamo: Malossi, Arrow e so on.
I due fanciulli si sono posizionati sulla linea bianca dando colpi decisi al gas. Vrrrrrum, vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrum!!!
Lo scooter avanza di tipo mezzo metro, il mini centauro stringe il freno anteriore e lascia che la motoretta lo costringa a quel tipico saltino in avanti, così, per vedere se gli amortizzatori fanno il loro dovere.
Non stanno più nella pelle, sono carichi come molle. Cazzo, diventi verde o no? Il piede è pronto a dare la spinta da skate, il busto in avanti per diminuire l'atrito, l'integrale (perché a quell'età l'integrale non fa sfigato, fa moto e quindi fa figo) è perfettamente chiuso.
Verde.
Mi aspetto di vederli sfrecciare avanti a tutti.
Macché. Io è un cinquantenne col majestic partiamo, diamo a tutti e due un po' di polvere e passiamo il semaforo dopo con un bel giallo acceso. I due maghi della marmitta si beccano il rosso e ricominciano il loro siparietto sgasante, nel mio specchietto retrovisore.
Mi è venuta un po' di tristezza. Il quattordicenne in scooter, da quando il mondo è mondo, tamarro o fighetto che sia, ha sempre avuto un solo enorme vantaggio rispetto al resto del pianeta motorizzato. Semaforo, partenza, annusate tutti la puzza di benzina e olio bruciato del mio 50cc.
I quattordicenni di oggi invece, possono elaborare quel cazzo che vogliono, quando si trovano a un semaforo, ci sono sempre almeno quattro vecchi merdi con i loro scuteroni che solo con un leggero movimento del polso li asfaltano alla grande. Noi non diamo spinta pelvica, non ci uniamo spirito e corpo al mezzo, non ci spalmiamo sul manubrio e non teniamo nemmeno i piedi a 7 mm dal suolo. Non meritiamo di bruciare questi ragazzi che sudano e lavorano solo per vincere la gara al semaforo.
Le conseguenze di questa ingiustizia sociale sono nefaste e hanno in genere nomi francesi tipo Ligier. Eh sì, perché questi, delusi dalla sconfitta semaforica, si buttano su quelle merde di microcar. Si inscatolano, accendono l'autoradio, fanno il fummafumma. E dalla microcar al geans rich e alla scarpa di gucci con lo strappo, il passo è molto breve. Una generazione rovinata per colpa degli scuteroni. Che tristezza.
Meditate, gente.
p.s.
qualcuno mi ha accennato la volontà di acquistare una microcar (non dirò chi per difendere il suo buon nome). Ecco il risultato di un crash test contro una twingo (immagina contro un cayenne [e a milano ci sono più cayenne che twingo, te lo garantisco])

lunedì, maggio 01, 2006
Lega antipanda

Svolgimento: ha rotto il cazzo.
Perché mai, chiederà qualcuno.
Il panda è simbolo del wwf, è uno degli animali più famosi nel mondo (ovunque vada firma autografi, mi dicono), è considerato un affettuoso orsacchiotto, sta simpatico a tutti e tutti sono molto preoccupati che non si estingua.
E a questo punto tocca a me chiedervi: perché?
Inquadriamo in maniera realistica l’animale in questione. Si tratta di un grasso orso pigro che mangia solo bambù. Se sparisce il bambù lui rischia di estinguersi. Si può essere più fighetti?
“Buonaseva, vovvei, pev comincave, un antipasto di gevmogli di bambù pev me e una insalata di bambù pev la mia signova”.
“Mi dispiace mr. Panda, il bambù è finito, se vuole possiamo procurarle dell’eucalipto (tanto del koala importa sega a nessuno, nda.). Le lascerà una piacevole sensazione di alito fresco.”
“Ma è una cosa inammissibile, non mangio evbaccia io, esigo il bambù!”
“Sono desolato mr. Panda, il problema è che il bambù sta finendo in generale, non vedo come potrei procurargliene”
“E allora io mi estinguo!”
Tutti gli altri orsi suoi parenti mi pare non siano tanto rompicoglioni! E infatti sono notoriamente onnivori. Lui no, mangia il bambù e basta. E non ne mangia poco, ne mangia a sbadilate. In più sta fermo tutto il giorno (avete mai visto un panda fare la cyclette o almeno una corsetta nella foresta?) è inevitabile che finisca per pesare 400 chili. E si arriva così al secondo problema. E’ una preda facile. Anche qui, parliamone. Già hai la mobilità di un tricheco, in più come mi giri vestito in una cazzo di foresta? Di bianco e nero! Avete mai visto un grizzly bianco e nero? Perché no? Perché un cazzo di animale della foresta dovrebbe mimetizzarsi, per Diana, non fare il figo con il suo vestitino bicolor ultima moda! (tralascio ogni accostamento sportivo anche se sulla antipatia dei bianconeri nello sport ci sarebbe di che riflettere).
Per concludere, ricordo il motivo principale per cui questo grassone rischia l’estinzione. Non tromba. O meglio, tromberebbe una volta all’anno ma in cattività non si sente a suo agio per cui non tromba proprio. Ora, io capisco che una volta all’anno possa non essere una media tanto disprezzabile in alcuni casi, però, sta stronzata della cattività... C’è tutto l’ambientino figo, ti fanno il ruscelletto, mettono la musichetta tibetana, cosa vuoi ancora? Non ti piace la panda? Anche io preferirei una BMW, ma ciccio, tu sei nato panda con la panda devi andare! O mi vuoi dire che trombare nella foresta è meglio? Guarda, non mi freghi, c’ho provato e si sta decisamente più comodi in cattività.
Insomma, vaffanculo al panda, occupiamoci di qualche altra bestia che meriti la nostra tutela e attenzione.