martedì, maggio 16, 2006

Barcellona - Appendice

Oilalà, amico lettore! Sono ancora qui. Ti avevo riconosciuto doti di pazienza e sopportazione. Credo ne abuserò ancora una volta.


Per giudicare i sei viaggiatori devo approfondire prima un concetto appena accennato nei ringraziamenti dell’epilogo. Non è che, luogo di nascita a parte, i pellegrini avessero grandi cose in comune. Per capirci meglio, sei donne con interessi tanto diversi, non sarebbero nemmeno arrivate all’aeroporto di Venezia senza essersi mandate una dozzina di maledizioni a testa (incrociate, sparlando di ognuna con le altre cinque, a rotazione). [sarà la volta che riesco a creare un bel flame nei commenti?]
Insomma, un bel voto andrebbe a tutta la balotta che si è sopportata e, nel complesso, adattata alle esigenze e ai gusti altrui. Ma, come tu ben sai (e per rispondere anche a quel Buttiglione di merda), quando tutto va bene la storia non è interessante. Perciò mi inventerò molto. Se sei uno dei protagonisti, non offenderti. Terminata l’ora dei reciproci pompini, passiamo alle cose serie:

Il presidente: Eeeeeeeeeh, gran brutta prova del pres di noartri. Parte malissimo, prima si droga (doping, arbitro! Questo è doping!) poi finge l’infortunio e chiede il cambio. Correggere una gara cominciata tanto male è dura davvero. Ci prova con la consueta eleganza (il più bolognese di tutti i bolognesi in vacanza: polo, braghino corto, airmax bianca) e con spunti di classe. Resta un giocatore di fioretto, poco adatto alla lunga bevuta (lo vedremo mai ribaltato sul serio?). Denilson.

Da Big Dog: Piace molto la tenuta da sbirro di los angeles (hai presente quei pirla che inseguono pericolozizzimi criminali in bici?), batte ogni record esistente di paglie fumate al secondo (record precedente di Sandro Ciotti) e di paglie fumate in giornata (record precedente di Krusty (non, il klown)). Diciamolo, non ha più il fisico di un tempo, però resta affidabile e continuo. Non dice mai di no a una birra e l’ultima sera è l’ultimo a uscire dalla disco, insieme agli autoctoni. Davids.

Fdg: Ahahahahahah. Stiamo parlando di uno che è riuscito a prendere 150 iuros di multa perché pisciava contro una palma alle 5 del mattino! Capite anche voi che risulta assai complesso valutare la sua prova senza ridere. Tra l’altro ha aggiunto alla beffa della multa oscure minacce su quello che ci avrebbe fatto a loro (gli sbirri, suppongo, ma non ho mica capito) una volta tornato in Italia. Suvvia, mi faccia un piacere. Se a questo episodio si aggiunge il presunto furto di 10 euro da parte del figotto (rivelatosi falso) e gli insulti al ginecologo reo di averlo svegliato (sì, però lui aveva fatto risuonare la mucca fino a due minuti prima), si ha l’immagine di un giocatore che sarebbe pure bravino ma che è sempre per terra a frignare con l’arbitro. Inzaghi (o Nedved).

Toro: Sereno come pochi ha un singolo obiettivo. Bere. Lo persegue con costanza. Giocatore esperto, non insegue la partita ma aspetta sia la partita a venire a lui. La partita viene effettivamente a lui sotto forma di cassa costante durata 96 ore. Non lo definirei un trascinatore ma se ti capitasse di pensare “corbezzoli (mi hanno sgridato perché scrivo parolacce), avrei voglia di ordinare qualcosa da bere ma da solo mi viene tristezza”, lui è il tuo uomo (o il tuo bovino). Emerson.

Renzo: Brilla subito con un paio di impuntate che gettano nel panico il resto della squadra e rischiano di spaccare lo spogliatoio (e un po’ anche i coglioni). In realtà resteranno casi isolati. Viene letteralmente buttato fuori dalla sua zona di campo (la cucina) da un panchinaro pescato nelle serie minori che tutti pensavano essere l’autista del tram. Lui accusa il colpo con discreto stile e si mette, volenteroso, al servizio del nuovo king. Detronizzazione che sarebbe passata anche in modo indolore se non fosse stato per il Presidente che, calboni come pochi, lo sputtana facendo sperticati complimenti al Ciofanni (con stretta di mano, con stretta di mano!). Luther Blisset.

Il sesto viaggiatore: per fare una pagella potrei scegliere due strade. La prima, quella di parlare bene di me stesso. Tristissima. La seconda, quella di parlare male di me stesso. Fintissima. Non vi resta che provvedere.

m.

3 commenti:

  1. io avrò anche fatto suonare la mucca mentre il ginecologo operava(peraltro è una gag zimpaticizzima che vorrei riproporre alla prossima occasione)ma lui non non è che mi ha semplicemente svegliato,è entrato in camera,ha accesso una luce regolabile mettendola in modalità "stella polare" e per un tempo indefinito(che a me è sembrato un'eternità)ha svuotato una mensola facendo cadere tutto per terra...stronzo io?

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  2. a) ti rispondo solo perché ci sei solo tu
    b) la risposta alla tua domanda è ovviamente sì

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  3. Come sempre il più elegante.

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