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Ieri sera mi recai in quel di Casalecchio nel Reno con lo scooter.
E fin qui, odo lontani chissenefrega tonanti.
Sono stato a Casalecchio, dicevo, e a un semaforo mi sono trovato affiancato a due classici truzzi in scooter. Avete presente il quattordicenne che ha smaragliato alla morte il suo sr? Li ho guardati e ho notato l'orgoglio tipico di chi pensa di avere creato un capolavoro della tecnica.
Per guadagnare 0,2 km/h sarebbe disposto a sostituire la carena con una in fibra di carbonio che costa 7mila euro. La marmitta è rigorosamente rovesciata, se compie un paio di giri su sé stessa meglio ancora. Adesivi dai colori più improbabili urlano dai fianchi del mezzo avvenieristico nomi che tutti conosciamo: Malossi, Arrow e so on.
I due fanciulli si sono posizionati sulla linea bianca dando colpi decisi al gas. Vrrrrrum, vrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrum!!!
Lo scooter avanza di tipo mezzo metro, il mini centauro stringe il freno anteriore e lascia che la motoretta lo costringa a quel tipico saltino in avanti, così, per vedere se gli amortizzatori fanno il loro dovere.
Non stanno più nella pelle, sono carichi come molle. Cazzo, diventi verde o no? Il piede è pronto a dare la spinta da skate, il busto in avanti per diminuire l'atrito, l'integrale (perché a quell'età l'integrale non fa sfigato, fa moto e quindi fa figo) è perfettamente chiuso.
Verde.
Mi aspetto di vederli sfrecciare avanti a tutti.
Macché. Io è un cinquantenne col majestic partiamo, diamo a tutti e due un po' di polvere e passiamo il semaforo dopo con un bel giallo acceso. I due maghi della marmitta si beccano il rosso e ricominciano il loro siparietto sgasante, nel mio specchietto retrovisore.
Mi è venuta un po' di tristezza. Il quattordicenne in scooter, da quando il mondo è mondo, tamarro o fighetto che sia, ha sempre avuto un solo enorme vantaggio rispetto al resto del pianeta motorizzato. Semaforo, partenza, annusate tutti la puzza di benzina e olio bruciato del mio 50cc.
I quattordicenni di oggi invece, possono elaborare quel cazzo che vogliono, quando si trovano a un semaforo, ci sono sempre almeno quattro vecchi merdi con i loro scuteroni che solo con un leggero movimento del polso li asfaltano alla grande. Noi non diamo spinta pelvica, non ci uniamo spirito e corpo al mezzo, non ci spalmiamo sul manubrio e non teniamo nemmeno i piedi a 7 mm dal suolo. Non meritiamo di bruciare questi ragazzi che sudano e lavorano solo per vincere la gara al semaforo.
Le conseguenze di questa ingiustizia sociale sono nefaste e hanno in genere nomi francesi tipo Ligier. Eh sì, perché questi, delusi dalla sconfitta semaforica, si buttano su quelle merde di microcar. Si inscatolano, accendono l'autoradio, fanno il fummafumma. E dalla microcar al geans rich e alla scarpa di gucci con lo strappo, il passo è molto breve. Una generazione rovinata per colpa degli scuteroni. Che tristezza.
Meditate, gente.
p.s.
qualcuno mi ha accennato la volontà di acquistare una microcar (non dirò chi per difendere il suo buon nome). Ecco il risultato di un crash test contro una twingo (immagina contro un cayenne [e a milano ci sono più cayenne che twingo, te lo garantisco])
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