mercoledì, settembre 27, 2006

Post sconnesso e incazzato

Girano.
Ooooooh come girano.
Oggi amico mio (e già ti ho chiamato “amico mio”, il momento è grave, lo capisci da te) ho proprio voglia di sfogarmi. Perché proprio io, ti chiedi preoccupato. Perché sì, mettiti comodo e sopportami come fossi un vecchio con la pipa che scanchera contro i numi avversi.
In mezzo al lagnaggio generico, mi permetterò anche di darti qualche consiglio, a te starà coglierlo.
Ma torniamo a me che è anche il mio argomento preferito.
Sono stato trombato. Roba da poco, era un lavoretto part time che facevo non tanto per i soldi (la paga era poco più di un’elemosina) quanto per guardare un po’dello sport che amo. Da una dozzina buona d’anni, una-barra-due volte alla settimana, mi sparavo un paio di ore al freddo, in piedi trattando con trogloditi ben vestiti e trogloditi mal vestiti. Comunque, sempre e solo trogloditi.
Tutto questo per potere poi vedere la mia squadra giocare.
Non che abbia gran importanza, era solo per farti capire che si trattava un po’ di una mia passione, una cosa cui ero affezionato e che facevo da quando ero poco più che cinno (bambino). Mi bullo di aver sempre lavorato piuttosto bene, quantomeno ho sempre cercato di farlo al meglio.
Da ieri ho scoperto che mi sbagliavo. Sono stato salutato senza nemmeno una spiegazione. Pare che dall’alto (dove l’alto non è stato ancora meglio identificato) qualcuno abbia deciso che io facevo entrare gente sarebbe dovuta rimanere fuori. Per cui, via!
Ora, se non lo sai, il luogo in cui lavoravo era un autentico colabrodo. Chiunque entrava gratis. Perché dalla hostess al magazziniere, dal custode al commerciale, ognuno aveva la sua cerchia di amici da blandire. Tutto questo sotto il mio naso. Certo, ma io lo avevo detto, porca troia. Più di una volta. E nessuno aveva fatto una piega. E ci sarebbe poi da divertirsi ad elencare i nomi di quelli che sono passati da me e mi hanno chiesto di far passare tizio o caio. Ed erano tutti della società. Tutti.
Non ti tedio oltre con questa storia.
L’unica cosa che vorrei sapere (se scopri qualcosa dimmelo) è chi mi ha inculato. Ho diverse possibilità.
1) La società per cui lavoro che è il fornitore del servizio per la squadra del cuore. Potrebbero averlo fatto perché il nuovo cliente è avaro e rigido. Può essere che abbian deciso di stroncare con metodo random (salvando paraculati e parenti dei capi, claro), sputare anche un po’ sui capri di turno e non dire una parola. Nel caso, ho io qualcosa da dire a un paio di “amici” con i quali ho mangiato fagioli insieme e che ora si son fatti di nebbia. Fatevi inculare, bastardi.
2) La società sportiva. Non ci credo molto ma da più parti mi giungono suggerimenti in questo senso. Io scrivo stronzate non solo qui ma anche su un forum discretamente frequentato. Pare che molti dei forumisti non allineati con la nuova proprietà di pirati siano stati epurati. Le spie in quel luogo sono tante. Resto dell’idea che uno come me contasse troppo poco. Però, però non escludo nulla, anche perché i suggeritori sono autorevoli.
3) In ultimo c’è una paranoica dagli infimi poteri che da un annetto mi ha preso in strino perché le avrei insidiato una hostess (la genialoide non si è resa conto che con cotanta accusa si rendeva ridicola e nello stesso tempo insultava l’intelligenza della hostess plagiata). Ma dubito molto.
Ma arriviamo alle conclusioni, amico mio. Cosa abbiamo imparato oggi, io e te?
Che nel mondo del lavoro gira un sacco di spazzatura umana che si spaccia per banda di allegri compagnoni (lo sapevi già? Bravo, ricordatelo).
Che essere onesti non porta quasi mai gran culo.
Che a dire o scrivere quello che si pensa non si ottiene mai rispetto, meglio pensarla come quello più grosso nel recinto e leccare culi, non importa quanto pelosi.
E, infine, ho imparato che si può perdere un po' della voglia di tifare per qualcuno che ti incula. Seguirò un po' più lo sport e parecchio meno la squadra.

Non hai capito niente? E’ lo stesso, questa l’ho scritta per me stesso, con la pancia non con la testa.

martedì, settembre 19, 2006

appunti sparsi

1- Ieri mi hanno commissionato un post. Non che la cosa sia interessante, diciamo che considerato l'addio alla sbrilluccicante scena bolognese della richiedente, ho pensato di rispondere.
Non vorrei creare troppa suspence, la richiesta era di parlare della Fallaci, o della morte della Fallaci, non ricordo bene.
Io ci ho pensato e ho deciso che non ho molto da dire. Per diversi motivi. Un po' perché molti giornalisti hanno già detto (e parlo di quelli della carta stampata, che quelli della TV hanno fatto dei coccodrilli aberranti). Valli, Ferrara, de Bortoli, Aspesi, Riotta, Lerner sono alcuni di quelli che ho letto e tutti hanno scritto molto meglio di quello che potrei scrivere io. Diciamola tutta, a parte Feltri, direi che qualsiasi giornalista possa scrivere, se non ha già scritto, un pezzo migliore del mio sulla Fallaci.
Non ho molto da dire anche perché la nostra generazione ha vissuto la fallaci solo nella sua ultima fase. Capiamoci, questa era inviata in Vietnam e tutti noi ne abbiamo sentito parlare sul serio solo dopo l'11 settembre. Ok, magari avevate letto Lettera a un bambino mai nato, ma non credo che nessuno di voi possa ricordare i suoi pezzi o le sue interviste. Credo sia stata una grandissima giornalista che ha vissuto gli ultimi anni della sua malattia con un odio e un disprezzo per quanto la circondava (perché ne La rabbia e l'orgoglio se la prende un po' con tutti, mussulmani, papa, italiani, europei, sinistra, destra) che dubito le abbia reso lieve il trapasso. Rispetto la sua morte, ne ammiro la carriera di giornalista, non condivido una virgola di tutti i suoi ultimi lavori.
Per tutto il resto, leggetevi Valli, ne vale la pena.

2- Come detto, abbiamo salutato un'altra ospite della turrita che si sposta per lavoro. Ospite, si fa per dire. Parliamo di una che è arrivata qui n anni fa (dove n tende a tanti) è stata adottata dalla città e, a sua volta, ha adottato la città come propria casa.
E siamo a due solo nell'ultimo mese.
Peccato.
Non sono bravo a sentire la mancanza delle persone in anticipo. Conosco altri più bravi in questo, io sul momento non sento tristezza. Alla fine, penso, parte perché ha trovato lavoro (garantisco, buona notizia anzi ottima). E non riesco proprio a farmi venire la faccia triste al pensiero che non ci si vedrà più come prima. E' strano, non so se mi spiego. Poi, nel tempo, probabilmente sentirò quella mancanza. Anzi, è certo, almeno per quel che riguarda Letizia e Giulia.
Anche perché quando penso ai nuovi ospiti non posso fare a meno di ragionare come un vecchio. Ho già la sensazione che questa generazione ('sti cazzi) sia la peggio gioventù. E mentre saluto amiche che hanno vissuto bologna come fosse loro, accolgo cazzoni integrali che si preparano a trattarla come il loro personale Luna Park.
Perciò, questa la morale: a me mancherete presto, alla città mancate già.
Ah, quasi dimenticavo, in bocca al lupo, Letì.
E in bocca al lupo, Giulia.

3- Sarò breve (come disse l'fdg appena nato). A breve piazzerò un bel link infotraffico per bologna nella mia saidbar (qui de lato, insomma), nel quale inserirò notizie su telecamere accese, preferenziali monitorate, orari di sirio. Perché voglio risultare utile pure io alla società.
In più, chi lo vorrà, potrà darmi l'autorizzazione per ricevere sms sui blocchi del traffico che, lo sapete voi lo so io, a breve partiranno. Per darmi l'ok basta spedirmi un'email (a uno dei miei mille indirizzi ma se non usate quello hotmail come ha fatto un furbone a caso, avete più probabilità che io non la legga dopo 7 mesi).

4- Ultima cosa. Ho aggiornato il post "Ancora" con un po' di foto che trovate qui. Ricordo che cliccando "diapositive" le potete vedere in sequenza.

martedì, settembre 12, 2006

Top faiv

Gioco aperitivo per tutti.
Ok, niente di originale o spettacoloso, ma non si può essere sempre originali e spettacolosi. Avete letto Alta Fedeltà di Hornby? Avete visto il film? Il principio è lo stesso. Voglio da voi la lista dei vostri 5 film.
Che non significa i migliori cinque film della storia.
Appoggiate il Mereghetti e finitela di sforzarvi di decidere se sia più capolavoro Ladri di Biciclette o Uccellacci e Uccellini.
Da voi voglio 5 film che vi vengano in mente in pochi secondi. Se c'è Velluto Blu di Linch, molto bene, se invece c'è Fast and Furious, molto bene lo stesso. Per questa volta, e solo per questa, sono democratico e accetto qualsiasi top 5.
L'unica cosa, accennate a una motivazione. Che ne so, Il tempo delle mele perché ho pianto tantissimo, Shining perché sono riuscito a vederne solo metà dalla paura, dal tramonto all'alba perché era talmente una cazzata che l'ho convinta a trombare e così via (piuttosto che non mettere niente, mi accontento poi pure dei titoli secchi).
Se strappo 4 risposte sono già contento.
Ovviamente comincio io.
p.s.
ah, non più di 5.
è l'unica regola, chi ne scrive di più viene cassato.
troppo facile se no.

mercoledì, settembre 06, 2006

Gita dalla Suzi


Ho aggiunto qualche altra foto. Facile importi sega ma pazienza.
Ah, dimenticavo due cose:
1) Ancora tanti grazie al suzino.
2) Nell'album web, se cliccate su "diapositive" parte uno slideshow (parlando come magnamo, vi fa vedere le foto in sequenza con i commenti cazzoni a fianco).

sabato, settembre 02, 2006

Lunga vita al riccio

Ricorderete la mia campagna AntiPanda (se non la ricordate andatevela a leggere).
Voci false e tendenziose mi vorrebbero nemico degli animali. Per dimostrare quanto sia falso questo pregiudizio nei miei confronti vi parlerò di un animale che mi sta particolarmente a cuore.
Il riccio.
Il riccio è un animale cazzuto. E soprattutto è un animale nostro. Intendo, un riccio in vita vostra lo avrete visto pure voi, no? Magari spiaccicato per strada, però lo avete visto! E chi si preoccupa del riccio? Nessuno. Tutti dietro a quel ciccione fighetto del panda che vive dall'altra parte del globo. Ci pensi il Wung Wung Effe a quello scoreggione cinese viziato!
Ma torniamo al riccio. Avete mai sentito un riccio lamentarsi perché è finito il suo cibo preferito? Io mai. Lui è il classico tipo che dove lo porti a mangiare mangia. Insetti alla griglia (ma anche crudi), serpentelli, rane, va tutto bene. E si impezza pure la cameriera e la cuoca riempiendole di complimenti per la meravigliosa cucina. E poi le tromba, ovviamente, o non si direbbe "scopare come ricci" (avete mai sentito dire "ho scopato come una panda"? No, mica tromba mai quel pirla).
E l'habitat, vogliamo parlare dell'habitat? Vive in posti che "qui erano tutta campagna" ma adesso col cazzo. Gli hanno demolito chilometri di boschi, hanno costruito fabbriche e strade. Ha mai preteso lui 150mila chilometri quadrati coltivati a bambù? No, infatti qualche giorno fa ne ho trovato uno in cortile (da lì l'ispirazione per questa roba che scrivo. Volevo addomesticarlo e farne un riccio da difesa, poi l'ho lasciato dove era). Lui aveva i suoi percorsi abituali e noi li abbiamo tagliati con le nostre strade percorse da missili terra aria che li stirano con notevole regolarità. Eppure nessuno ha pensato di fare delle strisce pedonali per ricci. E se domani metto sotto un riccio nessuno fa una piega. Se però metto sotto un panda, scommetti che ne viene fuori un casino, io divento un mostro da copertina e Bono Vox scrive una canzone dal titotlo Poor Pure Panda?
Bah, che mondo di merda.
Ma il riccio va avanti per la sua strada. Lunga vita al riccio (fanculo al panda).