martedì, luglio 29, 2008

L'intervista che vorrei leggere

Tempo di mercato in tutti gli sport.
Arrivano nuovi campioni e ogni giornalista locale prepara penna e tacccccuino a si presenta per la prima intervista.
Un film già visto, con risposte preparate dagli addetti stampa (e spesso domande preparate dagli addetti stampa).
L'intervista vera al nuovo straniero cellò io, in esclusiva.

E’ appena sbarcato in Italia è già non vede l’ora di cominciare a lavorare e tuffarsi in questa nuova avventura. Klaus Uros Puppalvsky, per tutti ‘Ngoia, come è stato arrivare qui a Bologna?

“Ma, veramente non fosse stato per il mio agente che mi ha svegliato e trascinato qui, sarei ancora sotto pompa con quella tipa che ieri sera mi ha chiesto l’autografo. Comunque direi che la città fa abbastanza cagare. Ma temevo pure peggio. Ho visto che avete le macchine e non girate a cavallo.”

Tu sei un giocatore che fa della fantasia il suo miglior pregio, qual’è la ricetta di ‘Ngoia per il successo?

“Guarda, a me importa sega di difendere, però pare che faccia gran moda dire che le cose importanti sono la difesa e il gioco di squadra. In linea di massima in campo faccio poi quel cazzo che mi pare, anche perché gli altri mona di ‘sta squadraccia son veramente tristi”.

Insomma, un progetto intrigante, con tanti giovani e tante scommesse?

“Più che intrigante lo definirei una merda. Un sacco di pippe spacciate per possibili campioni.”

Perché hai scelto di ripartire da Bologna?

“Perché nessun’altro mi offriva un contratto, se no col cazzo che mi infognavo in ‘sto postaccio senza un night decente”

Il tuo rapporto con il pubblico? A Bologna il pubblico è molto esigente.

“Ahahahahah, c’han poco da essere esigenti ‘sti quattro straccioni. Comunque vi prometto che mi batterò il petto e dedicherò ogni vittoria al pubblico, così son contenti, ‘sti lobotomizzati. Ahahahah”

Coach Tristavecchi crede in te. Sei pronto a ricambiare la fiducia.

“No”

Qui trovi un nuovo capitano, Pipparelli, pensi ci sarà affiatamento.

“Non ho idea di chi sia costui. Capitano una sega, si fa quel che dico io.”

Il tuo primo impatto con la cucina italiana.

"Non saprei, per ora ho sempre e solo mangiato da macdonald. Magari se capita proverò anche questi famosi spaghetti alla bologneisa."

Cosa senti di poter promettere ai tuoi tifosi?

“Tromberò ogni cosa che mi passerà vicino, mi berrò tutto, sputtanerò i soldi dei vostri abbonamenti”

6 commenti:

  1. questa intervista starebbe benissimo sul blog della cipolla!
    lacipolla.blogspot.com

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  2. Ho paura di essere passato vicino a 'Ngoia.
    Oddio dimmi che non è successo.

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  3. @fe: mettimi in contatto, vengo solo 25 iuros al pezzo
    @6.37: l'importante in fondo è che tu non sia passato vicino a suo fratello. 'Ngulo (divento ogni giorno più raffinato).

    gente, oggi c'è una notizia spettacolosa. pare che la ryanair molli forlì e faccia base a Bologna. dai allora! carichi, cazzo!

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  4. no, ecco carichi no. tutto ma carichi no. mi spieghi perchè cacchio ora voi bolognesi die sempre "carico"? dai! grande! carico! ma carico de che???
    (nulla di personale, è che un tipo che prenderei a calci lo dice ogni 3x2..)

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  5. Nello specifico stavo proprio facendo il verso al classico "spronatore".
    (hai mai visto boris? hai presente "dai, dai, dai!"? una cosa simile)
    Nello specificodue, il tipo lo prenderesti a calci perché dice sempre "carico" o lo prenderesti a calci a prescindere e di conseguenza ti viene a noia il suo tipico intercalare?

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