lunedì, giugno 23, 2008

Il lato positivo

C’è sempre un lato positivo, di tutte le cose.
Per esempio, c’è un lato positivo del lavorare nel paradiso di umarels e zdaure (cit). Per mantenersi in vita necessitano di temperature costanti e relativamente basse, da qui un perfetto sistema di aria condizionata che permette di stare a 20 gradi tutto il giorno in ogni spostamento.
C’è un lato positivo del non avere morosa. Chiedimi se sono libero questa sera. Sì, andiamo a bere qualcosa?
C’è un lato positivo del non essere un giornalista sportivo rai pagato un monte di vaini vita natural durante. Non devo sopportare l’umiliazione di vedere gli ascolti rai passare dall’80% della partita al 16% del post partita in cui io parlo (non so se vi rendete conto della portata dell’esodo. Praticamente ci sono tipo 20 milioni di italiani che al celeberrimo “triplice fischio” pur di non sopportare nemmeno un secondo di lauro e soci, si vanno a fare un tè caldo (con questo, di caldo). Altri optano per lucignolo. I più vigliacchi si suicidano).
C’è un lato positivo del perdere con quei gran simpaticoni degli spagnoli (secondo popolo al mondo, dopo gli italiani, che sento fischiare l’inno nazionale degli avversari). Niente pèèèpèpèèèèè, niente poporopopooo, niente secchiate di retorica sull’italico ardor e la possibilità di tifare russia senza nessun pudore.
C’è un lato positivo anche dell’essere laureato. Però al momento non mi sovviene.
C’è un lato positivo persino dell’informazione italiana. Oggi, per esempio, ci informano tutti che fa caldo. Grazie, davvero.

5 commenti:

  1. Il lato positivo di essere laureato è la possibilità di appendere la pergamena di laurea in bagno, di fronte al cesso, così mentre sei lì a produrre deiezioni leggi la tua altisonante qualifica invece delle etichette dei detersivi.
    Si tratta di un discreto esercizio d'umiltà.

    Salut.

    Stefano

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  2. anch'io tifo russia!
    anzi, ti dirò, sogno una finale russia turchia con vittoria della russia per 2-1

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  3. può essere un'idea, il problema nasce nel momento in cui smetteranno di consegnare la pergamena 4x5 metri che distribuiscono adesso per passare ad una carta ricaricabile utilizzabile su internet (ogni volta che ti laurei si ricarica di tipo 100 fantacrediti da usare su un fantamercato del lavoro in cui il titolo di studio serve a qualcosa e in cui dei fantadatori di lavoro leggono i fantacurricula che gli mandano i fantalavoratori. con fantasoddisfazione generale. (sapete che calzini si indosseranno in questo mondo? i fantasmini. e sapete che forma di governo c'è? una monarchia retta dall'infanta imperatrice. cosa si beve non ve lo sto a spiegare)).

    @fe: per dirla proprio tutta a me più che altro interessa che esca la spagna. e mica perché han battuto l'italia, così, perché mi stanno un po' sul cazzo. son teroni come gli italiani, arroganti come i francesi e brutte come le inglesi. in più villa mi sta antipatico quasi quanto navarro (non dave, juan carlos (se non sapete chi è wikipedate (oppure no (non è così importante)))).

    (è una giornata un po' tra parentesi)

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  4. prima che arrivi qualche genio del male con la mamma spagnola o la morosa inglese, si fa per fare gli asini, lo so benissimo che le mie son generalizzazioni scontate e ignoranti, non vi offendete.

    ps per quello con la morosa inglese
    hai le corna, è certo

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  5. Maledetto Villa. Pensa che io ho scommesso 50 euro su Podolski capocannoniere prima dell'inizio dell'Europeo, quando era dato a 30.
    Non è ancora detta l'ultima parola, ma con quel folletto iberico in circolazione le mie probabilità di incassare 1500 euri facili facili scemano inesorabilmente.

    P.s.

    La Spagna l'ho girata in lungo e in largo e le pulzelle non mi sono sembrate male, anzi...

    Alla prox.

    Stefano

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