Andiamo con ordine.
Sono iscritto a diverse scemate su internet. Ho il blooooog, ho il mio album di foto su flickr, c'ho stumble upon, la libreria, forumeggio. Insomma, un vero digerato. Ho notato che nel profilo per la registrazione ad ognuna di ste vaccate c'è sempre da inserire (per fortuna non obbligatoriamente) se sei single o no. La domanda è, perché?
Esempio libreria (quella qui a lato). Ci sono pochissimi dati da inserire, tra questi il genere, e ok, capisco che a chi legge la mia libreria possa interessare se sono maschio o femmina, l'età, e di nuovo ci siamo, di dove sono e se sono single, sposato, fidanzato o un simpaticissimo "non è così semplice", fatto apposta per i gran fighi.
Ma a chi frega, sbirciando la mia libreria, se sono single o no? E a chi frega da dove vengo? La risposta è facile, di fondo ogni cosa su internet sembra avere un fine ultimo, semicelato e non necessariamente primario, quello di fare della figa (o viceversa, del pizello). Altrimenti non si spiega. E infatti non sono tanti quelli che scrivono "sposato" o "impegnato". Quelli non scrivono nulla. Però chi è single (poi un giorno ci sarebbe da discutere di come sta parola cerca di rendere figa la condizione di uno che al novanta per cento non batte un chiodo o, al limite, lo batte pagando) lo urla, sai mai che nasca qualcosa. Per la stessa ragione si chiarisce il luogo di provenienza. Anzi, si definisce dove si vive in quel momento, che se un pugliese si è trasferito a bologna (esempio fatto del tutto a caso) non scriverà mai "provenienza: bari" ma sicuramente bologna, sai mai che ci si possa incrociare perché tutti e due abbiamo letto l'ultimo Ammaniti e gli abbiamo dato 3 stelline.
La prima non era interessante, lo ammetto.
Londra fa la guerra ai suv, titola il corrierone. In pratica i macchinoni merdi pagheranno 25 sterle al giorno (contro le 8 degli altri) per girare a londra. Tralasciando il fatto che se fan na roba del genere in Italia siamo tutti in piazza dopo 21 minuti, ci sarebbe poi da dire che a leggere il pezzo si scopre che non è che i suv pagano la tassa quanto tutti i mezzi che superano un certo limite di emissioni inquinanti. Quindi, certo, quello schifo di cayenne, ma anche, per dire, alcune monovolume e molte sportive. Al giornalista sembra poco importante, a me non poco visto che volevo poi vedere come giustificavi davanti a un tribunale qualsiasi il "razzismo" automobilistico di una norma che penalizza i suv solo perché stan sul culo a tutti (quelli che non ce l'hanno). Poi, sia chiaro, i li darei tutti democraticamente alle fiamme, ma questo è un altro discorso.
Resta la collega.
Che sta diventando veramente uno scassamento di balle.
Sta donna, oltre a rompermi i coglioni a intervalli regolari per farmi l'oroscopo (mi pare lo chiami tema natale e la prima volta che me lo ha detto ho impiegato un'oretta a capire di che stronzata si trattasse), è anche la psicologa per alcune sue colleghe con problemi gravissimi e pochissimo interessanti.
"Lui non può accettare di voler essere come suo padre"
"Prima di essere suo padre è tuo marito"
"Deve prendersi l'impegno di cercare, gliel'ho ribadito più volte. Sei solo tu che può dare questo messaggio in famiglia"
"C'è un'energia negativa, capisci che ti vuole solo per sè ma è un atteggiamento infantile"
Questi alcuni stralci della conversazione odierna con un soggetto non meglio identificato. Ora, passiamo sopra il fatto che io starei lavorando, tralasciamo il fatto che non è possibile che tutta sta gente chieda veramente il tuo aiuto, ma ti rendi conto di che consigli di merda dai? Se chiamo wanna marchi mi è più utile, per la puttana!
Ah, dimenticavo, ha pure messo sto colpo in canna: ha il raffreddore, però parla normale, l'avrò sentita starnutire due volte da lunedì. Ogni volta che telefona a qualcuno, parte così:
"Bronto, giao garissimo, gome sdai? Duddo bene?"
[evidente attesa, aspetta che dall'altra parte chiedano come sta lei]
"Mo io sdo benissimo, a barte quesdo raffreddore che mi distrugge, vaccio vatica a lavorare, molta gente sdarebbe a casa, ma io sono una che non zi lamenta mai. In vondo vinghé i mali sono questi, va tutto bene!"
ma vaffanculo, va.