La corioretinopatia sierosa centrale è un disordine della retina che colpisce principalmente la macula. Questa patologia è stata descritte per la prima volta circa 100 anni fa. Si tratta di un disordine "idiopatico" o in altri termini la cui causa non è nota. Questo disturbo è associato ad un sollevamento (distacco) della macula secondario alla diffusione di liquido proveniente dalla circolazione al di sotto di essa (circolazione della coroide). Questa diffusione di liquido avviene attraverso un difetto a livello dell'epitelio pigmentato retinico che si trova tra la retina e la coroide. L'epitelio pigmentato retinico serve appunto a prevenire il passaggio retrogrado di fluido dalla circolazione della coroide alla retina. Nella sierosa centrale l'epitelio pigmentato non riesce a trattenere il fluido che diffonde sotto la retina producendo un sollevamento della macula che è causa della distorsione degli oggetti che vediamo.
La CSC è classicamente considerata una malattia che predilige il sesso maschile (85%), con età di insorgenza fra i 30 e i 50 anni. È meno frequente nella razza nera e può presentarsi in forme particolarmente gravi negli asiatici. Una personalità di tipo A sembra poter favorire l'insorgenza della CSC. Le persone con questo tipo comportamentale sono particolarmente attive, hanno atteggiamento competitivo, sono facili allo stress, hanno sensazione di dover affrontare situazioni di urgenza ("hurry sickness"). Costituiscono anche fattore di rischio condizioni che comportino un aumento del cortisolo ematico come gravidanza, sindrome di Cushing, lupus eritematoso sistemico, emodialisi, trapianto di organi e naturalmente l’assunzione di corticosteroidi. Vi sono diverse descrizioni, soprattutto recenti, di CSC in donne. Nel caso delle donne l'età di insorgenza è spesso superiore ai 50 anni. Si trova spesso presente una condizione di ipercortisolismo endogeno o esogeno.
La prognosi per il recupero visivo è generalmente buona. Di solito i punti di diffusione si chiudono spontaneamente e il distacco si risolve in un periodo di settimane o mesi. La maggiorparte dei pazienti (più del 90%) manterrà una acuità visiva pari a 8-9/10, sebbene alcuni pazienti possano comunque notare qualche lieve diminuzione della sensibilità al contrasto, lieve distorsione o difficoltà nella visione notturna. Solitamente la malattia non è bilaterale. Le riprese di malattia riportate sono intorno al 25-30% e possono manifestarsi settimane, mesi o anche anni più tardi. Ogni distacco predispone ad un ulteriore rischio per l'integrità dell'epitelio pigmentato retinico e della retina stessa. Alcuni pazienti possono sviluppare una progressiva atrofia dell'epitelio pigmentato e grave perdita della funzione visiva che è permanente.
C'ho 'sta roba qui STOP
Aggiornamenti del blog che potrebbero andare a diradarsi STOP
La libreria figuriamoci STOP
Quel "generalmente" non mi tranquillizza STOP
Cercansi infermiere che siano i miei occhi STOP
Le mani le metto io STOP
Sate benone STOP
Senza volerlo e senza conoscerti, ti ho dedicato un post.
RispondiEliminawww.latradottanuova.splinder.com
allora e' vero quello che dicevano al catechismo... si perde la vista a forza di masturbarsi!!!
RispondiEliminaRingrazio eeee per la dedica involontaria e mando a fare in culo dudu.
RispondiElimina....quando si dice un "signorino"
RispondiEliminahttp://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/bologna/2008/02/08/63707-beppe_maniglia_cos_far_sindaco.shtml
RispondiEliminaUN GENIO