mercoledì, giugno 03, 2009

Vediamo se ho capito

Io non sono mai stato forte in matematica. D'altra parte il mio profio del liceo si distingueva unicamente per la cattiveria con cui masticava gomme alla nicotina.
Era una bravissima persona, sia chiaro, tanto che all'esame di maturità si aggirava per i banchi dispensando ottimi consigli a tutti i sudati e nervosissimi maturandi. Peccato che non avesse capito nulla dell'esercizio con conseguenze facili da intuire per i poveracci che si erano fidati.
Bella storia questa, ma è di altro che volevo parlare.
Dicevo.
Io non sono mai stato forte in matematica.
Ma una vaga idea di cosa sia la media cellò ancora. Per sicurezza mi sparo un giro su kiwipedia et voilà:
La media aritmetica semplice è la media così come viene intesa comunemente. Viene usata per riassumere con un solo numero un insieme di dati su un fenomeno misurabile (per esempio, l'altezza media di una popolazione). Si chiama media aritmetica di più dati statistici tra la media e i dati stessi.
Viene calcolata sommando i diversi valori a disposizione, i quali vengono divisi con il numero complessivo di valori.






Questa premessa è importante.
Perché se la nozione sopra esposta venisse trasmessa anche alla gran parte dei telespettatori da tg, in un secondo crollerebbe l'impalcatura tutta del 90% dei programmi di informazione. Sì perché al momento il grosso di un telegiornale si occupa del dramma delle medie stagionali.
Temperature al di sopra della media stagionale.
Temperature al di sotto della media del periodo.
Caldo afoso fuori stagione.
Piogge e freddo sorprendono l'Italia.
Lo stivale si sveglia in autunno.

E via così, ma il punto chiave, il dato scientifico su cui poggia tutta la lagnanza e il dramma sta in quella media stagionale non rispettata.
Come dire, cazzo, ci dovevano essere 25,4 gradi centigradi e invece siamo già a 31. Segue terrore e spavento per le temperature che si potranno raggiungere in luglio, secondo la logica inattaccabile che se luglio è più caldo di maggio e a maggio un giorno fan 30 gradi, a luglio ce ne toccano almeno 40, non si scappa eh!
In alternativa, cazzo, ci dovevano essere 25,4 gradi centigradi e invece siamo solo a 18. Segue terrore e scontento per l'estate che non arriva e preoccupazioni per i poveri albergatori e gli ancor più disgraziati bagnini della riviera.

Ora io dico, se è una media, maremma puttana, che probabilità ci sono guardando oggi stesso il termometro che la temperatura sia sopra o sotto il valore medio? Altine direi, o no? Non mi pare difficile da capire.

Parlando di clima, io vorrei che le previsioni evoluissero con uno stile di questo tipo:
"La mattina dopo il tempo era così brutto che non meritava nemmeno di essere chiamato tempo, per cui Dirk decise di chiamarlo Stanley.
Stanley non era un bell'acquazzone. Non c'è niente di male in un bell'acquazzone che ripulisce l'aria. Stanley era il tipo di cosa per ripulire l'aria dalla quale ci vuole un bell'acquazzone. Stanley era afoso, opprimente e soffocante come un ciccione sudato che ci premesse contro in metropolitana. Stanley non pioveva, ma ogni tanto ti gocciolava addosso.
Dirk era fuori nello Stanley"
(Douglas Adams)

9 commenti:

  1. Se la distribuzione è una gaussiana, importa la media ma anche la deviazione standard. Se la media è 25, e la deviazione, chessò, 3, allora una temperatura di 31 gradi ha meno del 4.5% di probabilità di verificarsi.

    Modalità rompicoglioni off, passo e chiudo.

    RispondiElimina
  2. sì, l'informazione dei nostri media ha toccato livelli più bassi della media degli altri Paesi.

    ah, a proposito, mi è venuto in mente una cosa; era una piccola inchiesta, la cui domanda fatta agli intervistati era su dove si collocava il proprio senso dell'umorismo sulla base di una media ipotizzata.

    il 90% delle persone hanno risposto di avere un senso dell'umorismo superiore alla media.

    RispondiElimina
  3. però il senso dell'umorismo è difficile da calcolare.
    tipo, a me la premiata teleditta non ha mai strappato neanche un sorriso e boldi e de sica men che meno. uno che se la ghigna alla grandissima con natale a miami ha più senso dell'umorismo?

    RispondiElimina
  4. vogliamo calcolare la media dei media?
    bassina eh, rimandiamoli a settembre

    RispondiElimina
  5. ma da che libro è tratta la citazone? guida galattica eccetera o un altro? voglio quel libro!

    RispondiElimina
  6. @ila: io non li rimanderei a settembre, li boccerei direttamente. anzi, farei loro rifare le medie, dalla prima.
    @fe: Il salmone del dubbio. Che contiene tra le altre cose questa profonda riflessione: "Perché?" è sempre la domanda cui è più difficile rispondere. Sappiamo cosa dire quando qualcuno ci chiede "Che ora è?" o "Quando avvenne la battaglia del 1066" o "Come mai le cinture di sicurezza diventano così strette quando freni, babbo?". Le risposte sono facili e sono rispettivamente "Le sette e mezza", "Alle dieci e un quarto" e "Non fare domande stupide".
    Ma quando sentiamo quella parola, "Perché?", capiamo di trovarci davanti ad alcune delle principali domande senza risposta, come: "Perché siamo nati?", "Perché moriamo?", "Perché passiamo tanta parte del tempo che intercorre tra una cosa e l'altra a ricevere stampe pubblicitarie?".
    O come:
    "Vieni a letto con me?"
    "Perché?"

    RispondiElimina
  7. e ringrazio la fe per aver intuito che l'intero post altro non era che un espediente artificioso e poco credibile per postare questo incipit fulminante del fu Douglas Adams.

    RispondiElimina