Ho deciso che devo cambiarmi nome.
Con questa maledetta w vado sempre a finire in fondo agli elenchi di link degli altri blog. Non è mica giusta questa cosa. Tipo, se il mio blog fosse Abbracadabbra invece di Woland molta più gente mi cliccherebbe. E’ per combattere questa giusta guerra che io i link li tengo in ordine a organo riproduttivo maschile di schnauzer.
Fin qui le cose interessanti. Ora parliamo del mio lavoro (argomento che tornerà con costanza, fateci il callo).
Ho trovato un posto meraviglioso dove voglio assolutamente lavorare.
Si presenta così:
“... e' nata all'inizio del 2003, e l'uso del femminile non e' scelto a caso: un team [brrrr] di esperte di marketing [ribrrrrr] ha scelto di fondere le proprie differenti professionalita [professionalità avrebbe l’accento ma se mi assumete non lo dico a nessuno] per creare il mix [brrr] giusto per ogni esigenza.
La grande importanza data al fattore tempo [questa è difficile. Credo significhi che se piove non si lavora e mi sta piuttosto bene] ed alla soddisfazione di ogni esigenza del cliente si e [niente, gli accenti stan sul cazzo, speriamo di non trovare un cliente che ha come esigenza gli accenti o sono uccelli per diabetici] perfettamente integrata con l'attenzione al piu [ding!] piccolo dettaglio, trovando cosi il perfetto connubio tra lavoro e divertimento [notare, perfetto. Qui si è raggiunto il nirvana e voi rimanete lì fermi e ferme davanti ai vostri miseri pc!].
La motivazione di ... e' l'adrenalina [eh?]: e' l'adrenalina [avevo capito bene] della progettazione di un evento che ci stimola e ci entusiasma, il nostro obiettivo e sentire quell'ansia, quel panico bellissimo che ti aggredisce ogni volta che inizia una nuova avventura [non ho commentato questa frase perché è meravigliosa letta tutta d’un fiato].
Siamo ragazze fortunate: in pochi hanno la fortuna di fare un lavoro che ti fa sentire bene.”
Decisamente devo mandare il cv. O qui o come guardia a Guantanamo o in una qualsiasi fabbrica di scarpe cinese. Penso che a Guantanamo durerei di più.
http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/cronaca/caserta-sparatoria/saviano-omerta/saviano-omerta.html
RispondiEliminaUn po' lunghetto ma per me ne vale la pena.