venerdì, aprile 16, 2010

Il vinitaly

Sei mai stato, te, al vinitaly?
Io ci son stato 4 giorni e ho scoperto meglio questo mondo variegato e meraviglioso.
Che al vinitaly si beve, immagino sia chiaro a tutti. Anche solo perché da quando Zaia ha preso il 60% dei voti in veneto tutti i telegiornali ne parlano di continuo, di 'sto vinitaly.
Dunque bere è il denominatore comune per tutti i frequentatori di questa fiera. Per il resto, le differenze sono notevoli e provo ad esporvele.

Una prima categoria è quella formata dai normali bevitori. Gente che si prende un giorno per bere tutto quello che riesce. Se è alla prima esperienza sarà ubriaco alle 11.00. Se è alla seconda esperienza sarà in grado di arrivare alla terza regione (ogni padiglione è occupato dai vini di una regione, per questo si sentono frasi surreali del tipo "ci vediamo alle due in valle d'aosta, alle tre però devo fare un salto in abruzzo"). Se poi è un frequentatore decennale... Niente, è lo stesso, anche il frequentatore esperto alle 14 è bresco e tracanna vini per inerzia.

Poi ci sono i sommelier. Non mi riferisco a quelli vestiti come pinguini e con la conchiglia d'argento al collo. Penso piuttosto al sommelier in incognito, quello che ha fatto il corso e troverà il modo di fartelo sapere. Anche se nessuno gli avrà chiesto nulla. State lontani, vi manderà di traverso qualsiasi vino vorrete assaggiare. Lo riconoscete per la smorfia che fa ogni volta che assaggia qualcosa. Fa tutto cagare. Ne ho trovato uno che disprezzava un vino perché sapeva troppo di foglia di peperone. Lo ha sputato a spregio (si perché sputano, i sommelier, una roba inaccettabile), ha rovesciato il resto schifato e ha sussurrato il nome di un produttore ignoto che lui aveva assaggiato nonsodove e che quello sì, che sapeva fare il vino. Io ho lasciato correre ma essendo un po' rompicazzo, a casa, ho controllato le principali guide e le loro valutazioni sul vino che sapeva di foglia di peperone. Ora, le guide non sono la bibbia, son prezzolate e quello che volete, però se quattro guide su quattro danno a un vino il punteggio massimo, magari - e dico magari - posso supporre che il sommelier fosse un cazzaro che voleva fare lo schifiltoso con un'azienda di grande fama.

Un'altra categoria è quella formata dagli addetti ai lavori. Sono facili da riconoscere, son quelli seduti dentro gli stand a mangiare. Al contrario del sommelier, dopo adeguata e rituale degustazione, l'addetto ai lavori dice sempre che il vino è buonissimo. Anche se lo sputerebbero persino degli strafatti di colla in astinenza. Sono lì per vendere e per comprare, mentire è il loro mestiere.

Il leghista duro e puro è una categoria relativamente nuova. Sta solo nello stand del veneto (non esce nemmeno per andare in trentino, si passa dalla sicilia) e si aggira con aria tronfia, cravatta verde e fazzoletto della lega nel taschino. Ho carpito un dialogo meraviglioso con uno di questi soggetti che si lagnava del dispiegamento inutile di forze per l'arrivo di Cossiga. Inizialmente mi sono chiesto che cazzo ci venisse a fare cossiga e perché stessero transennando tutto. Poi ho scoperto che Cossiga era Napolitano. Il tizio era rimasto indietro. Ma mica di un giro, di due!

Una categoria a sé è poi quella formata dalle zoccole, per la quale mi tocca fare qualche doverosa premessa. All'uomo in fiera scatta la sindrome da motorshow. Che si manifesta nel bisogno di aggirarsi in branchi e commentare qualsiasi - e dico qualsiasi - culo passi. Deve essere l'aria di fiera. Il fatto è che al vinitaly non ci sono le modelle, ci sono ragazze normalissime (e d'altra parte non siamo alla fiera dell'intimo), vestite in modo normale. Niente da fare, per non dare nell'occhio è fondamentale esprimere almeno un "bene" al passaggio anche del peggior catrame della storia. Per rispondere a questi bisogni primordiali, si aggirano alcune fanciulle che consegnano inviti per night di vario genere. Inutile dire che le ragazze riscuotono notevole successo, soprattutto dopo una certa ora. Il miglior genio è quello che ho visto invitare al tavolo le due "pr" e offrire loro da bere. In una fiera in cui tutti danno da bere gratis.

4 commenti:

  1. hahahaah!
    già avevo deciso di venirci l'anno prossimo ma con questo post mi hai tolto anche gli ultimi dubbi! gran fauna al vinitaly!

    RispondiElimina
  2. frequentiamo di continuo gli stessi posti.
    io sono un'addetta ai lavori donna. ci vado perchè devo.. ma devo dire che fa molto bene alla mia autostima.

    RispondiElimina
  3. ila, gran fauna davvero. L'importante è non ridursi come quello che ha collassato dentro uno stand di sangiovese.

    giffa, frulla anche te dei bicchieri, dai!

    RispondiElimina
  4. hahaha
    fai te che io sta sera sono stata ad un wine tasting
    in inghilterra
    8 bicchieri su 10 son finiti nelle piante e poi ho ripiegato sullo stand del whisky

    RispondiElimina