lunedì, dicembre 14, 2009
E nel frattanto...
Ho provato a buttarmi nella vendita (non quella telefonica, il video è a solo scopo di esempio). E ho scoperto che c'è veramente gente come nei filmi, che si carica prima di uscire per le vendite con applausi, abbracci e musica sparata a tutto volume. E ho imparato che c'è qualcuno che davvero sorride tutto il giorno come un povero ebete, per essere sempre positivo perché "se fossero tutti positivi il mondo sarebbe più bello". E ho visto grafici su presunti guadagni nel giro di pochi anni, presentati con la serietà (sorridente) di uno statistico provetto, che si basano su dati del tutto inventati. E mi sono sentito dire che tutto dipende da me, da quanta voglia ho di lavorare e, naturalmente, da quanto sono positivo. E ho sentito dire che studiare non serve a nulla, che lo sapete quanti laureati senza un lavoro ci sono? E ho visto tanti ragazzi convinti, carichi, speranzosi.
E ho deciso di andarmene.
Ora vendo vino. Guadagno una sega e rigorosamente in nero però capita di tirare il collo a bottiglie simpatiche. Venitemi a trovare, non vi posso fare sconti perché lì dentro conto circa quanto rutelli ma giuro che vi consiglio solo vino che abbia assaggiato e che ritengo valga la pena comprare.
Dopo natale sono a spasso di nuovo e magari mi torna di raccontare qualcosa. Che ne so, magari parliamo di trans. O della neve che è bella ma solo in montagna. O di cosa si potrebbe fare a capodanno.
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Che sia totalmente inutile studiare, almeno in Italia, è assolutamente vero. Rinascessi, non lo farei.
RispondiEliminaho dentro un odio feroce, quell'odio che solo un parente antipatico come mio fratello può provocare, se mi dai l'indirizzo vado ad usare un po' di violenza™ su uno di quei venditori, così, per rendere il mondo un posto migliore e vedere se poi sorridono ancora...
RispondiEliminacharlie