domenica, maggio 28, 2006

Il Codice che Vince

Non ho letto il Codice da Vinci.
E non lo leggerò.
Non ho nemmeno visto il film.
E, con molta probabilità, non lo vedrò.
Questo pacchetto di informazioni potrebbe suscitare la reazione “ecchisenfrega?”, anzi, dovrebbe suscitare una reazione di questo tipo! Invece no. In molti casi, la reazione è diversa. E’ un misto di stupore e di incomprensione, qualcosa di simile a un “ma perché devi sempre cercare di dimostrarti diverso?”.
Mi sia concesso allora di spiegare (mi è concesso sì, è mio il blog!).


Non sopporto il CdV per due ragioni.
La prima è che si tratta di un fenomeno di massa, nel quale la lettura del libro (e la visione del film) sono stati indotti da un enorme investimento pubblicitario. Dice, ecco lo vedi che vuoi fare lo snob! Può anche essere, trovo ugualmente curioso che non venga giudicato altrettanto snob chi, per esempio, non ha mai letto Il nome della rosa o non ha mai visto il film. La differenza nasce nel momento stesso in cui si forma la domanda. Che per un libro normale sarebbe un’ipotetica: “Hai mai letto La montagna incantata?”. Per il capolavoro di Dan Brown invece contiene già una stilla di stupore: “Non hai letto il Codice da Vinci?”
Potremmo fare la stessa cosa con tutti i libri. Ve lo immaginate? Hai letto Sotto il culo della rana di Tibor Fisher? No? E come mai non l’hai letto?

Dicevo in capo (o “al carissimi amici” come mi ha suggerito un tale mangiaconfetti), che le ragioni sono due. La seconda ha a che vedere con l’imbroglio che sta dietro al Codice e all’imponente battage mediatico che lo accompagna.
Eeeeeeh, ma lo sanno tutti che è una storia di fantasia!
A parte che no, non lo sanno proprio tutti. E’ comunque solare che il gioco sta nell’insinuare il dubbio, il fascino di tutto l’ambaradan sta nella possibilità che ci sia una chiave di lettura nuova degli ultimi 2000 anni di storia.
Non dite di no, non vi credo. Non è il thriller che vi ha intrigati e spinti a leggere ‘sto mattone. Che se così fosse, ho una dritta per voi, L.A. Confidential e passa la paura, un capolavoro. “E’ l’idea paranoica di una verità nascosta fin dalla notte dei tempi da potenti stirpi di congiurati, il credo scientifico alternativo in un governo mondiale con codici che spetterebbe decifrare ad alcuni iniziati” (Bernard-Henry Lévy, Corriere della Sera 24/5/2006). Il contenuto di questa storia, quello che lascia passare da sotto la porta, è profondamente offensivo, anche se inventato. Non ho mai avuto simpatica per quei massoni dell’Opus Dei. “Ma ricordiamoci che le parole hanno una storia e che dietro a queste parole, cioè dietro al fantasma di una confraternita di monaci mafiosi e assassini che non avevano altro obiettivo se non di sfruttare sistematicamente l’universo, c’è un peso di delirio e di crimine che evoca ricordi paurosi e contro il quale non è inutile mettere in guardia il pubblico” (Bernard, quello di prima).

Questo non significa ovviamente che ci sia qualcosa di male a leggere ‘sto cazzo di libro. Credo fermamente nel diritto di leggere un po’ quel che a ognuno più aggrada (vedi Daniel Pennac, Come un Romanzo). Difendo solo il mio diritto a non leggerlo, non fumarlo, non considerarlo e non entrare in nessuna conversazione che lo riguardi.

Il Codice di Benni

m.

12 commenti:

  1. approposito di Tibor Fischer...ma l'avete letto "la gang del pensiero" ?....io si e l'ho trovato meraviglioso...ve lo consiglio...nonostante questo ho letto il CDV e alla fine si è lasciato leggere, non sarà un capolavoro ma sempre meglio di un calcio nei denti!!!

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  2. nemmeno io volevo leggerlo e vi dirò di più, non volevo leggerlo proprio per snobismo...l'avevano letto tutti!
    Poi, allettata dall'idea di andare a vedere un bel filmone ho provveduto a leggerlo prima..il risultato è che non vedrò il film.
    A parte il fatto che mi hanno detto che non è gran che ma io il libro l'ho trovato una sorta di harry potter per adulti..

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  3. io l'ho visto. Non è che spasimassi per andare, ma non avevo un emerito accidente da fare e sono andata al cinema. Senza aspettative (dato che non ho letto il libro e mi sono profondamente disinteressata delle polemiche, inclusa la ridicola ingerenza della chiesa, che ormai viene a sindacare anche su quante volte mi gratto il culo in un giorno). Credo sia un bel polpettone digeribile in 2 ore e mezza senza strascichi. Cioè, non è che esci in piena crisi mistica disconoscendo tutto ciò che ti hanno insegnato a catechismo. Si capisce che è un mix di teorie già sentite, mischiate per bene creando una verità alternativa (ed inverosimile). Quindi se non vuoi vederlo per rispetto al tuo credo, ti comunico che puoi tranquillamente andare al cinema e sputtanare quei 7 euro sicuro di non avere commesso una eresia. Non è un granchè come film però... anche se il frate albino è sexy.
    Ho scritto troppo, sorry.

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  4. Però. Vedo si è capito il senso del mio messaggio. Mi fa piacere.

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  5. 'scolta, se ti riferisci al mio commento sappi che ho capito il tuo discorso (io non ho visto Top Gun, e tutti a dire "NON HAI MAI VISTO TOP GUN????" ed io rivendico il mio diritto di non vederlo. Però se uno non ha visto Via col vento dico "NON HAI MAI VISTO VIA COL VENTO???"è un circolo vizioso )
    Mi riferivo al fatto che dici che il contenuto, benchè falso, è offensivo. E allora, SAPENDO COME LA PENSI, ho scritto ciò che ho scritto.
    Qualcosa mi dice che litigheremo anche virtualmente prima o poi, diamine.

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  6. L'autore elimina i commenti???? ALLARME CENSURAAAAAAAA!!!!
    RE-GI-ME
    RE-GI-ME
    RE-GI-ME!!!!

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  7. Caro Cagnone, giuro che ho cercato un sito agnostico che riportasse il pezzo (che viene da Repubblica). Non trovandolo, ho pensato che tutto sommato sarebbe stato pure divertene.

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  8. Per leti.lometro. Io l'ho letto. Signor libro.

    Per uffy: lix ha la coda di paglia ma il commento vale anche per te.

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  9. "offendi la mia intelligenza dandomi il permesso di andare a vedere un film"???? Oè, stavo a scherzà! Ma se prendi tutto così sul personale non andare mica a vederlo. Prima ti ho dato il permesso, ora il divieto. Cosa ti ho offeso ora?

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  10. Spieghiamo perché avete visto sparire alcuni miei commenti. Avevo chiusto il mio delirio dicendo che non ne volevo discutere. Poi mi sono messo a discutere. Perdonate.
    m.

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